•°Paragrafo 28°•

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Il mio telefono, che ormai porto dietro solo per abitudine, dato che non lo uso mai da quando sono qui, squilla, interrompendo ogni discorso in corso.
Rispondo.

*chiamata*
-Pronto?-
- Hey!! Come vanno le cose a Damora?- mi risponde la voce dall'altra parte del citofono.
- Stefyyyyy!- urlo praticamente.
- Tesoro, calma! Mi hai quasi perforato il timpano!- mi risponde ridendo.
- Mi sei mancata..., anche Peter!-
- Anche tu Polpetta... Ti trovi bene?-
- Si, mi sto ambientando, è un posto veramente meraviglioso. È come se appartenessi a questo mondo da sempre.- rispondo alzandomi da tavola e scusandomi con tutti. Black mi guarda confuso ma io gli lascio un veloce bacio sulla guancia per rassicurarlo.
Salgo le scale e mi dirigo verso la mia camera.
- Lo so piccina, è normale, tu hai vissuto fino ai tuoi 9 anni circa, poi, a causa della guerra i tuoi si sono dovuti trasferire e poi.... Bhe, poi lo sai...- mi dice affievolendo via via la voce.
- Io sono stata qui fino ai 9 anni?- chiedo confusa.
- Si Sophy, la Livia ti ha fatto un incantesimo, glielo avevano chiesto i tuoi genitori... Avevi assistito a un brutto spettacolo a Damora e volevano che tu lo dimenticassi, volevano che tu passassi una vita normale.-
- Oh...- riesco semplicemente a dire.
Mi sento tradita... Dalla Livia e dai miei zii anche se continuo a dirmi che l'hanno fatto per il mio bene.
- Non devi essere arrabbiata con la Livia, ha stretto un patto con tuo padre che era un demone, e i patti di sangue non si possono cancellare, solo se la persona interessata inizia a ricordare... Ma di solito ci vuole un bel po'.-
- Va... V-va bene.- dico. - Tu quindi sapevi a che animale appartenevo, e che ero un ibrido. Sapevi che i miei migliori amici non erano quello che io pensavo.- dico un po' arrabbiata.
- Si Sophy, ho giurato a tua madre di permetterti di fare una vita normale finché si potesse. Tua madre era la mia migliore amica, apparteneva alle tigri albine, ultima della sua specie... Mentre tuo padre è un demone nobile, erano amici dei genitori dell'Alpha. Black, l'hai conosciuto? E un ragazzo molto freddo e distaccato... Non si affezzionava mai a nessuno e se ne stava rintanati sempre nel suo ufficio o con quella Lupa tanto odiosa... -
- Cindy- mi affretto a dire.- E si... L'ho conosciuto Sebastian. Non è così male.- dico un po infastidita dal fatto che Cindy gli stesse attaccata.
- C-come? Ti fa chiamare per nome da te?- chiede con un pizzico di paura nella voce.
- ! Perché?-
- No, niente... È solo molto strano, di solito solo i gemelli o i beta del suo branco lo potevano chiamare così. Piuttosto... Ha trovato la sua Luna?-
- La sua che?- chiedo.
- La sua Faith, compagna, anima gemella... Ci sono tanti modi per chiamarla.-
- Hemmmm... S-si. C'è, credo...- mi affretto a cambiare leggermente argomento. - Come si fa a sapere se si ha trovato il proprio compagno/compagna? -
- È una cosa unica, la puoi provare solo una volta che io sappia, e non tutti possono trovare la propria anima gemella. È un onore. Comunque è una cosa molto semplice se uno l'ha provato per riconoscerla. Praticamente inizia tutto la prima volta che il tuo sguardo incrocia il suo, scocca tipo una scintilla, ad ogni tocco mille scariche ti investiranno e sarai attratta come una calamita. Ogni volta che sei vicino a lui la tua tigre lo reclamerà e lotterà per uscire fuori e unirsi a lui.-si sente dal tono di voce in cui lo dice che ha provato tutto ciò.
- Ma, zia...-
- Si?-
- Tu e Piter quindi siete compagni?-
- Si Sophy, anche i tuoi genitori lo erano. È capitato molto raramente che un demone e uno come noi si unissero. Nasce sempre qualcosa di unico e potente. Tu, ragazza mia, molto probabilmente hai sangue Alpha dentro le vene. Tua madre lo era e tuo padre era molto potente, sapevano esercitare dei poteri molto rari. I più potenti e pericolosi da governare sono: leggere nella mente, muovere oggetti con la mente, mutare forma del corpo, esercitare tutti gli lementi, predire il futuro, riuscire a capire le emozioni che provano gli altri, scudo... Ma come ho già detto sono molto pericolosi... - sembra riflettere. - Come mai la domanda del compagno?- chiede sospettosa.
- N-no, n-niente... Semplice curiosità.- faccio una risatina nervosa.
Mi alzo dal letto su cui ero sdraiata e mi dirigo verso il balconcino della camera. Apro le finestre e inalo una buona quantità di aria fresca e pura. Mi siedo sul parapetto con le gambe a penzoloni sul vuoto.
- Sophy... Io so che tu sai che io so che tu stai mentendo.-
- What?-
- Sputa il rospo piccola bricconcella!-
- Va bene, va bene! Mi arrendo... - sospiro. -Potrei aver trovato il mio compagno...- le dico.
Sento un urlo dall'altra parte del telefono che mi fa prendere un leggero spavento e rischiare di cadere giù di sotto.
- Wow Sophy!! Chi è il fortunato???- chiede eccitata.
- Black...- sussurro sperando che non mi senta.
Dall'altra parte del cellulare non si sente volare una mosca.
- Stefy... Ci sei?-
- S-si. Non ne lo aspettavo... C'è, si, era una cosa possibile dato la tua natura forte e da comandante. Ma non sono mai esistiti due compagni che fossero entrambi Alpha...per di più ibridi. È un evento unico come raro... Può essere un bene come un male.-
- Perché male?- chiedo leggermente preoccupata.
- Perché l'Alpha... L'essere Alpha, comporta una gran forza e potenza. Se si mettono assieme possono distruggere qualsiasi cosa se si schiera dalla parte del male. È una cosa stupefacente... Ma la Dea Luna non sbaglia mai, e se vi ha voluti assieme significa che è la cosa più giusta. Farete grandi cose! Se vi unite sarete ancora più potenti...-
- In che senso "se vi unite"? - chiedo ingenuamente.
- Vedi... Ogni femmina della nostra specie, dopo tot di tempo, inizia a reclamare il corpo del proprio compagno come del resto succede anche al tuo Faith. Si ha sempre più bisogno di vicinanza... E... Le ragazze più o meno della tua età, ad un certo punto, entrano nel così detto periodo 'rosso' in cui la voglia di acc- la frase non viene terminata perché il cellulare mi viene strappato dalle mani e io quasi scivolo. Mi giro per vedere chi è stato per saltargli addosso, e vedo Sebastian che si sta allontanando con il cellulare fra le mani.

- Si, si, certo....... Non la faccio soffrire......... Mh mh...... Certo!....... Poteva avere un po' più di tatto su questo argomento........ Lo so che è giusto dirglielo, ma l'avrei fatto io..... Okkey....... Va bene, gliela saluto......
Vi aspettiamo......- e mette giù.
Io gli sono davanti con le mani sui fianchi e la faccia molto incazzata.
Quando si gira per porgermi il cellulare gli dico:- Tu cos'hai fatto?-
- Io? Assolutamente niente! Ho salutato tua zia... Ah, ti saluta.- dice facendo un gran sorriso che maschera la leggera paura.
Paura di me.
Emettono dei bassi ringhi cercando di calmarmi inutilmente.
- Stupido gatto che non sei altro!! Mi stava spiegando delle cose importanti!- sbotto.
- Se vuoi te le spiego io...- mi dice avvicinandosi.
- Fermo!- gli dico urlando. Sento un gran pizzicore alla gengiva e del sapore metallico in bocca. Mi sono punta con qualcosa e mi stanno colando alcune goccioline di sangue sul labbro.
Lui si ferma. Ma i suoi occhi diventano rossi come il sangue. Ricomincia ad avanzare e dalla bocca emette un soffio. Scorgo che i suoi canini si stanno allungando e diventando più appuntiti.
Mi prende i polsi e spalanca la bocca. Solo allora noto che probabilmente si è trasformato in.... Demone?
Mi fa sbattere contro il muro e io emetto un soffio come lui. Con la lingua mi tasto i denti e sento che anche i miei canini si sono allungati più del solito. Oh cazzo.
Si avvicina pericolosamente al mio viso e un'ondata del suo profumo invade le mie narici facendomi chiudere gli occhi dal piacere. Quando li riapro sono certa che siano diventati rossi tendenti al nero.
I nostri respiri si fanno sempre più affannati.
Si avvicina al labbro e lecca le gocce di sangue che erano colate.
Chiude gli occhi e scuote la testa. Quando li riapre sono ridiventati quasi bianchi.
Si fionda sulla mia bocca e mi bacia possessivamente. I miei canini si ritraggono non prima di aver fatto un piccolo graffietto sul suo labbro che succhio vogliosa di ancora più suo sangue.
Lo spingo in avanti e non mi controllo più, la mia parte demone sta prendendo il controllo.
Lo butto sul letto e gli salto sopra iniziando a baciarlo dappertutto.
Dalla bocca vado alla mandibola, poi al collo su cui mi soffermo di più leccamdoglielo e succhiando un lembo di pelle.
Le mie mani esplorano il suo corpo mentre le sue sono strette ai miei fianchi mentre tiene gli occhi chiusi e respira pesantemente.
Mi piace vederlo in questo modo per merito mio. È molto appagante.
Gli tolgo con una velocità impressionante la maglietta e inizio a baciargli tutto quel ben di dio che si ritrova lasciando qualche morsetto qua e la. Lui si lascia scappare un gemito di piacere che ricopre con un ringhio.
Una presenza si risveglia sotto di me facendomi eccitare ancora di più.
Vedo la "V" perfetta formata dai suoi addominali che va a finire sotto i pantaloni neri della tuta che indossa.
Stringe nei pugni il lenzuolo, come se si stesse trattenendo.
Mi fondo nuovamente sulla sua bocca ma poi mi ritrovo su un fianco con delle braccia che mi circondano la vita stringendomi in un modo molto stretto. Cerco di liberarmi. Inutilmente.
- Shhh, piccola... Riprenditi, ti prego. Ritorna in te. È il demone che ti fa fare queste cose, non sei tu.-
Io non gli do asolto.
- Ti prego piccola, finora sono riuscito a fermarmi ma se continui così non ci riesco- dice con sofferenza nella voce.
Io mi blocco di botto e mi riapproprio del mio corpo.
- Scusa- sussurro mentre le guance mi vanno a fuoco.
Cosa stavo facendo?
- Semplice. Volevo divertirmi un po' , non succede mai niente qui...-
- Ma sei scema? E se io non lo volessi?-
- Oh si che lo vuoi. Lo so bene io, lo sento. Solo che non ti senti pronta. Bambina....
- Non osare insultarmi!- ruggisco dentro di me.
- Come desideri- dice sbuffando.

- Fa niente tigrotta. Ora... È meglio che mi vada a fare una bella doccia fredda dato che non posso rimanere così per tutto il giorno...- mi dice alzandosu e indicando i suoi pantaloni dove si può notare un rialzamento ben pronunciato.
Io mi copro gli occhi con le mani e arrossisco.
- Non... N-non l'ho fatto a posta...- dico imbarazzata.
- Ha, no di sicuro. L'hai fatto sul serio!- mi dice con un sorrisetto malizioso.
Io prendo il cuscino e glielo lancio colpendo soltanto la porta chiusa da dove è uscito svignandosela velocemente.

Stupido micetto. Penso ridendo.







Domani e dopodomani probabilmente non aggiorno⚠

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora