*¤Paragrafo 59¤*

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Impiegai una decina di minuti per riuscire a trovare l'arma giusta; non sono per niente esperta in materia vorrei specificare, ma le due spade ricurve dalla lama affilata poggiatesta poco distanti dalla sezione pugnali mi hanno colpito particolarmente...assieme alla loro strabiliante leggerezza e lucentezza. Quando le presi in mano, era come se fossero state assemblate per me.

E ora, finalmente, stavamo raggiungendo Matthew al centro della cupola. Appena uscii dall'armeria lo stupore prese posto come emozione principale dentro di me. Era uno spazio enorme, nonostante da fuori sembrasse di una grandezza minore. Sono circondata da alte montagne dalla cima ricurva e aguzza che non fanno altro che alimentare l'effetto strabiliante creato dalle catene sospese in aria, poste a formare disegni del tutto geometrici.

Osservando meglio noto il leggero strato azzurrino che separa lo spazio in cui siamo, dall'esterno. Se uno non vi fa caso, non lo nota...nonostante il fatto di vedere delle catene sospese nel nulla potrebbero far intuire qualcosa.
Giro su me stessa andandomi a scontrare contro qualcuno che, evidentemente, stava con la testa per aria come me ad osservare la cupola.
Mi sono già convinta di essere una causa persa e aspetto l'impatto con il terreno. Il braccio muscoloso della stessa persona mi afferra per un pelo.
-Stai attenta piccolo felino, non sempre ci sarà qualcuno a sorreggerti- dice la voce sbeffeggiante di Cristian.
Oh, ma è mai possibile?
-Tranquillo Cris, quando arriverà quel momento sarò pronta- dico strattonando il braccio dalla sua presa.
-Certo, come no- dice non curante una voce femminile dietro il ragazzo.
Sporgo la testa e noto Cindy camminare su dei tacchi vertiginosi, nonostante sia in divisa, mentre si avvia verso di noi.
-Bhe, non mi pare che siano molto stabili quei trampoli, dovresti preoccuparti anche tu- le rispondo mentre una sua immagine mentre cade attraversa la mia mente. Ridacchio tra me e me.
Mi diverto con poco...
-Oh, sciocchezze. Io sono sempre pronta- dice sorpassandomi e prendendo a braccetto Cristian che mi fa un occhiolino.
-L'importante è crederci- dico senza pensarci.

Mentre i due si allontanano tengo lo guardo fisso su di lei chiedendomi come faccia a muoversi su quei...cosi.
La sua tenuta è formata da un solo pezzo che fascia alla perfezione tutto il suo corpo; il materiale completamente nero e lucido attira molto l'attenzione dei ragazzi e lo scollo non fa che alimentare la sensualità dei suoi movimenti. Piccole strisce rosa rivestono particolari come polpacci o braccia, un mantello rifinisce l'aspetto di tutto.

Scrollo le spalle e mi concentro sulla figura decisa del comandante.
-Ora che tutti avete scelto la vostra uniforme ed arma, posso incominciare a spiegarvi il perché della visita a questo magnifico spettacolo architettonico e irreale chiamato: la cupola. Questa struttura, come potete vedere, contiene varie gabbie a chiusura magica e strettamente sorvegliate; esse racchiudono infatti quattro delle cinque specie di ombre conosciute, dato che sicuramente nell'universo esisteranno altri esempi di queste perfide creature ma che devono ancora sviluppare la capacità di adattarsi al nostro ambiente. Comunque, oggi siamo qui riuniti perché così, quando affronterete il viaggio a cui sarete sottoposti a breve, non siete all'oscuro dei punti deboli dei nemici contro cui vi batterete-. Detto questo si volta e fa cenno ad un ragazzo accanto ad una delle quattro gabbie che a sua volta annuisce e alza uno sportelletto incastonato al muro sollevando una levetta, non prima di aver inserito in un tastierino una lunga successione di cifre. Mentre un battente di un materiale scuro si alza, Matthew rincomincia a parlare: -Ogni entrata è costituita da uno spesso strato di ossidiana, materiale che abbiamo scoperto, reprime parte dell'energia oscura delle ombre indebolendole. Quella che stiamo per osservare si tratta della specie più piccola ma comunque da non sottovalutare. Di tipo volante, questo piccolo mostriciattolo non si muove mai da solo, quindi se vi si presenta uno solo di questi individui, sicuramente gli altri vi staranno accerchiando. Vivono in delle specie di grandi alveari sospesi. Possiedono zanne affilate che contengono una soluzione soporifera, gli artigli non sono dei più pericolosi ma hanno la capacità di essere affilati come rasoi. Hanno una vista sviluppata e i loro occhietti rosso sangue non sono per nulla amichevoli, sono intelligenti e il loro corpo è quasi totalmente concreto a differenza di altre specie-. A quel punto potevamo osservare già da un po' le piccole bestiole al di là del vetro. Non sono più grandi di cinquanta centimetri così ad occhio. Si muovono veloci tra di loro e come ha spiegato il comandante i loro piccoli occhietti rossi non sono rassicuranti...proprio per niente.

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora