Capitolo 17

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Era da due giorni che non si presentava al campo.. Come non capirla, glielo avevo detto io di non presentarsi..
Non la vedevo e non la sentivo, è tutto ciò mi faceva stare male.

Con lei ogni cosa era impossibile e da quando lei è diventata il mio incarico e la mia unica ragione di preoccupazione, dormivo difficilmente.

Basta.. Tutto ciò doveva finire.
Erano le 5:30 del mattino, ed uscì dalla mia stanza e dal dormitorio, vestito e pronto per una mattina di allenamento.

Camminai deciso e con sicurezza verso il dormitorio femminile. L'avrei buttata giù dal letto in qualunque modo, pur di farla allenare e chiarire la situazione una volta per tutte.

****
Pov's Sam
Un bussare brusco della porta, mi fece sentire le lamentele e le imprecazioni più brutali di Trish.

Socchiusi gli occhi, guardandola alzarsi svogliatamente e camminare verso la porta.
"Cazzo arrivo." Urlò lei esausta.

"Aiden?" Disse lei con voce meravigliata.

Quando sentì quel nome anche se pur alzando gli occhi al cielo, ne ero felice.

"Samantha. So che sei sveglia. Levati quel cuscino dalla testa e alza il tuo culo.
Ti voglio pronta e fresca, per gli allenamenti tra cinque minuti. Vedi di non farmi rientrare qui." Disse lui con voce decisa e autoritaria.

Appena sentì chiudersi la porta lanciai il mio cuscino contro essa.

Trish si limitò a ridere divertita e io mi alzai dal letto, grugnendo.

***
"Sei in ritardo di dieci minuti." Disse Aiden appena mi presentai al campo.

"Aiden dacci un taglio, perché l'aria da comandante e figura autoritaria non ti si addice." Gli dissi seccata.
Era una stronzata la mia.. Dio quanto sarebbe stato ancora più figo nei panni di una divisa..

Lui alzò il sopracciglio e si avvicinò a me sorridendo, divertito.

Quel sorriso mi fece mordere il labbro per trattenere il mio sorriso smagliante, ma con pochi risultati mi uscì ugualmente.

"Pace?" Disse lui allargando le braccia.
Lo guardai attentamente e annuì.
Mi avvicinai a lui e mi lasciai abbracciare. Intrecciai le mie braccia intorno alla sua schiena e mi lasciai andare.

Quanto mi era mancato..

Dopo qualche minuto credo, ci staccammo.
E io pronta per allenarmi, mi levai la canotta, rimanendo con il mio solito, top sportivo e shorts.

Mi sistemai la coda e sotto il suo sguardo attento iniziai i miei esercizi e il percorso.

Finito il tutto e i due test di prova fatti da lui, mi fermai per bere e fare pausa.

"I tempi sono migliorati. Sabato pomeriggio sono sicuro che supererai il test finale, con il massimo dei tempi." Disse lui contento e facendomi l'occhiolino.

Sorrisi divertita e bevendo dell'acqua gli chiesi " ne sei sicuro che ce la posso fare? È dopo domani il test.." Dissi io un po insicura.

Lui annuì sorridendo e rispose " ti fidi quando ti dico che quando ti vedrà il brizzolone,  fare uno dei tempi più buoni di sempre, ti tratterà come fossi di porcellana?" Scherzò lui pavoneggiandosi..

Risi e morivo dal caldo.. Lui era abbastanza sudato tanto che quando mi sventolai una mano davanti al viso, lui si tolse la maglia e prese una bottiglietta d'acqua.

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