Capitolo 64

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Pov's Sam
Eravamo da un'ora mezza, in viaggio.
Sapevo bene cosa avrei dovuto fare.

Passammo il cartello che diceva "Connecticut"
"Stiamo andando nella casa in cui abitavi prima vero?" Domando lui mentre sentivo il suo sguardo su di me.

" si."Risposi fermamente.

"Perché stiamo andando lì? Sam torna indietro non ha senso scappare.. Con il tempo di risolverà tutto vedrai." Disse lui con sicurezza e attenzione.

Io accelerai desiderando di arrivare prima lì, in quella maledetta casa.

"Ma io Aiden non sto scappando. Voglio solo fare una cosa, sono sicura che loro capiranno tutto." Risposi semplicemente decisa.

"Loro chi? " chiese lui confuso.

"I miei genitori" risposi rallentando e guardandolo con amarezza.
***
Finalmente arrivammo.
Parcheggiai davanti casa e prendendo la borsa, scesi dalla macchina, seguita da Aiden.

Prima che potessi andare verso casa, lui mi afferrò il braccio.
Cercai di toglierlo, ma la presa era forte su di me.

"Sam ti prego non fare cazzate. Non ne vale la pena. Ci sono io qui insieme a te. Io non me ne vado e io non volevo ferirti. Te lo giuro, te l'avrei detto.. " insistette lui con sguardo perso e pieno di colpe.

Ero stanca di discutere, volevo solo che tutto finisse, che tutto questo non fosse così difficile.
Volevo una vita semplice e tranquilla con un ragazzo e una famiglia normale e amorevole.

Ma sapevo che ormai avrei ottenuto tutto questo ed era ora di accettarlo.

"Aiden, non posso sopportare tutto questo. Sei come loro o almeno stai diventando come loro. Nascondi segreti non mi dici la verità o le cose che mi riguardano.. Mi ami ma a me non basta, voglio potermi fidare e non avere dubbi su qualunque cosa tu mi nasconda. Non voglio una relazione così Aiden. Sto male, ho un dolore incredibile che non so spiegarti, non so più cosa è vero o no, non so più nulla, perché niente è reale di questa vita.
Non volevo finisse tutto così." Dissi piangendo e tenendomi il petto con l'altra mano.

Lui mi guardò spiazzato.. Lasciò il mio braccio mentre mi guardava perso.

"Io Sam ti amo, questo è vero, è reale. Tutto il resto non conta, solo i nostri sentimenti piccola e basta. " disse lui accarezzandomi una guancia.

Io mi beai di quel contatto, chiudendo gli occhi.
Dopo qualche secondo li riaprì e a cuor mio sapevo già quello che provavo.
Ero riuscita ad andare avanti una volta, e sarei riuscita ad andare avanti anche in questa.

Scostai delicatamente il mio viso dalla sua guancia e lo guardai negli occhi.
Lui assunse un espressione seria quasi frustrata.

"No non dirlo..." Sussurro lui incredulo.

"Aiden.. Non posso andare avanti di bugie. Io ti amo ma per me è importante. Non posso più stare con te e farmi andare bene il tuo modo di vivere. Davvero non posso. " dissi con voce tremante non credendo io stessa alle mie parole.
Per quanto fosse difficile, dovevo farlo per me stessa.

Lui mi guardò irrigidendo la mandibola e scuotendo la testa.

"Sei una stronza Sam. Sei sempre tu quella che sta a pezzi, sei sempre ti quella che deve decidere per gli altri vero? Sono sempre stato sincero quando si trattava di noi due e solo perché la mia vita e il mio lavoro è condizionata da te e la tua famiglia, e per alcune questioni non posso dirti nulla, tu hai il coraggio di mollarmi? Ma sai cosa ti dico? Va bene mollami, vatti a ubriacare a fare la finta adulta vissuta, fai tutto quello che ti pare tanto quello che sbaglia sono sempre io vero?" Gridò lui con rabbia.

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