Capitolo 62

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Pov's Aiden
Tra poche ore sarebbe arrivata Sam e non vedevo l'ora di vederla.
Era l'unico pensiero bello che potevo avere in questo momento.

Non sapevo cosa dovevo fare con queste informazioni date da mio padre..
Langley ci stava con il fiato sul collo alla divisione, i Collins erano così strani e con il cuore di ghiaccio.. Non capivo cosa poteva centrare Sam con loro.

Sospirando chiamai l'unica persona di cui forse potevo fidarmi veramente..

Appena rispose dissi " dobbiamo parlare.. Devo mostrarti una cosa. Incontriamoci da te tra un'ora. Va bene?"

Lui acconsentì ed io feci una copia dei file su un'altra chiavetta, per sicurezza.

Misi la chiavetta nella mia cassaforte in camera.

****
Stavo guidando per andare da Ryan e mentre ascoltavo la playlist fatta da Sam allo stereo, non facevo altro che pensare a come gli avrei spiegato tutto.
Avevo intenzione di dirgli dei suoi genitori e speravo con tutto il cuore che non mi avrebbe odiato.
Sopratutto per averglielo nascosto fino ad adesso.

Altro non gli avrei raccontato, perché la verità su se stessa per ora non era necessaria. Lei non avrebbe fatto parte del mio mondo e quindi ero tranquillo su questo..

Finalmente arrivai e parcheggiai davanti alla villa.

Scesi dalla macchina e andai verso la porta.
Appena suonai il campanello, la porta subito dopo si aprì.

Christopher Collins con la sua faccia da bronzo, mi aprì la porta.

Corrugai la fronte infastidito e senza dire nulla entrai tranquillamente.

Si, tra noi due non scorreva buon sangue per varie ragionevoli questioni.

"Entra pure Wheller.." Disse sarcasticamente lui, chiudendo la porta.

"Dove è Ryan?" Gli chiesi indifferente.

"Nel suo studio.." Disse guardandomi attentamente.

Io lo ignorai e andai verso il suo studio.
Aprì la porta e lo trovai a parlare insieme a Miranda.

Loro due mi guardarono seri, mentre io andai verso la sua scrivania.

"Miranda puoi lasciarci per favore da soli?" Disse Ryan guardandomi con serietà mentre forse cercava di leggermi il mio stato d'animo.

Era facile da scoprire.. Ero così irascibile e nervoso ultimamente. Tanto che Tod non mi voleva quasi più attorno, in casa.

Miranda annuì e salutandomi se ne andò verso la porta, mentre io le feci un cenno con la testa gentilmente.

Appena la porta si chiuse io gli lanciai la mia chiavetta con i file copiati..
Lui corrugò la fronte e mi guardò senza capire.

Mi sedetti sulla poltrona davanti a lui "guarda il file che c'è dentro.. Io non l'ho ancora visto del tutto. Tu sai cos'è la convenzione?" Chiesi nervosamente.

Lui guardò scioccato prima me e poi lo schermo del pc.

"Che c'è? Sai cos'è vero?" Gli chiesi alzandomi e andando di fianco a lui per guardare del tutto la lista.

" sì che so cosa è ma.. Come fai ad avere questa lista di nomi? " chiese lui guardandomi incredulo e dubbioso.

" mio padre è morto e mi ha lasciato nello scrigno un cd con questo file che io ho copiato con sicurezza... Non sapevo cosa fosse e so che sei l'unico con cui posso parlarne.." gli confessai un po in imbarazzo.

Lui annuì attentamente e alzandosi velocemente dalla poltrona andò verso un quadro.

Spostò il dipinto e dietro vi era una specie di cassaforte.

Ma quante casseforti aveva Ryan?

Quando l'apri tirò fuori un raccoglitore.

"La convenzione, è un gruppo di potenze o agenti influenti sullo stato, che ha creato questa assemblea di persone per creare e decidere le sorti di questo paese.
Fino ad adesso alcuni scettici dicevano che era inesistente questo gruppo, e una pura menzogna, creata semplicemente con lo scopo di creare confusione e vacillamento alle attività governative di questo paese.
Ma molti altri invece ne parlano come se davvero esistesse questo gruppo.. Fino ad adesso non si sapeva neanche se esisteva e te invece arrivi qua con una lista di nomi che molto probabilmente sono membri della convenzione.
Sono gente potente e pericolosa, corrotta e con valori e principi diversi dal prendersi cura del nostro paese e stato. Molti di loro fanno il doppio gioco con la giustizia, quando invece la fa solo franca.
Anni fa avevo cercato ed indagato da solo su questa organizzazione di potenti, ma nulla solo falle e buchi nell'acqua... " spiegò lui sicuro ed elettrizzato mentre appoggiava il raccoglitore sulla scrivania.

"Quindi se diamo la chiavetta alla divisione e ci occupiamo di prendere ogni membro di questa organizzazione, potremmo arrestare l'origine di maggior parte della criminalità che vi è qui in America?" Gli domandai spiazzato mentre non me ne capacitavo ancora..

"Sì proprio questo! Solo che dobbiamo giocare di astuzia Aiden. Abbiamo per le mani una missione che potrebbe durare per anni, la cosa non è affatto semplice e sbrigativa. Non dobbiamo parlarne con nessun altro e non dobbiamo farne parola ne con la CIA o la divisione. Loro potrebbero escluderci dalla missione e potrebbero procedere in modo diverso e molto più lento del nostro." Spiegò lui, mentre sfogliava il raccoglitore.

Mentre soppesai alle sue parole dissi "guardiamo quali sono i nomi dei membri.."

Lui tirò su lo sguardo dai fogli e guardandomi d'accordo annuì.

Ci avvicinammo al pc e scorrevamo la lista.
Appena finimmo di leggere i nomi, l'ultimo della lista mi fece scattare di rabbia e incredulità.

Ryan mi guardò seriamente e disse semplicemente "ricordi cosa abbiamo detto non dobbiamo farne parola."

Io mi irrigidì e con molta pazienza annuì.

Appena Ryan levò via la chiavetta dal pc e me la ridiede, uscimmo dallo studio.

Era tardi ormai è sarei dovuto andare a prendere in aeroporto Sam..

Neanche il tempo di pensarlo che Christopher e Miranda andarono ad aprire ingenuamente la porta di casa, per andarsene via. Prima che Sam potesse arrivare ... Ma invece come sempre vi era una sorpresa.

Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Pensai con rabbia.

Pov's Sam
Fortunatamente siccome il mio volo era stato sospeso per problemi di tempo, decisi di prendere quello prima.
Dopo essermi ripresa dalla piccola sbronza con Oliver e dopo aver affrontato il viaggio, eccomi qua che scendo dal taxi.

Ero contenta e un po nervosa di tornare a casa.
Mi mancava Aiden e anche mio zio anche se l'ultimo mi preoccupava di più, visto che di sicuro mi sarei beccata una ramanzina della madonna.

Presi le valigie ed andai verso la porta.
Proprio quando stavo per mettere le chiavi nella serratura per aprire, la porta scattò e quando vidi i loro visi mi sentì un colpo al cuore.

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