Capitolo 45

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Le giornate passavano tranquille e serene, e ogni giorno conoscevo sempre di più la persona che amo.

Qui a Miami era un sogno, non solo come vacanza, ma anche per come convivevamo ed eravamo in simbiosi.

A volte faceva qualche chiamata di lavoro e anche se mi diceva che andava tutto bene e che stava proseguendo tutto bene, io rodevo.

Rodevo di curiosità, volevo sapere di più sulle indagini e quello che scoprivano ma non potevo e da una parte non volevo.

Avevo paura di ricascarci come l'ultima volta.
Una volta saputa la verità e tutto il resto, è stata una grande batosta.

Ed eppure quei documenti su mia mamma che non mi erano stati detti, ancora non li capivo.
Avrebbero potuto dirmi la verità e non l'hanno fatto.

Sapevo che Aiden non me la raccontava giusta ma io non volevo ugualmente rovinare tutto per i miei dubbi infondati.
Forse mi stavo preoccupando e facendo mille pare per nulla..

Ero sdraiata sul letto, tra le braccia di Aiden che dormiva ancora.
Sembrava un angioletto con quel viso bello e rilassato.

Erano le 4:00 del mattino e mentre Aiden era crollato tranquillamente dopo il ritorno da un locale io invece ero più sveglia che mai.

Ed eppure avevo bevuto..
Sospirai arresa e socchiudendo gli occhi cercai di addormentarmi..

****
"Piccola? Svegliati dai.." Mi sentì chiamare dolcemente, dalla voce di Aiden.

Nooooooo io volevo dormire e stare in questo fottutissimo e comodo letto.

"Mmmmmh..." Mi lamentai mettendo la testa sotto il cuscino.

"Dai ti ho lasciata dormire tutto il mattino, sono le 15:00 del pomeriggio.." Insistette lui quasi stanco e divertito.

"Voglio dormireeee." Urlai io da sotto il cuscino.

Aspettai qualche secondo ma penso che forse se ne era andato..

Quando sorrisi beata e ricominciai a dormire.. Mi sentì zuppa d'acqua fredda per tutta la schiena...

Aiden sei morto.

Lui iniziò a ridere come non mai, mentre io mi alzavo dal letto e lo fulminavo.

"Buongiorno amore.." Rispose lui guardandomi mentre rideva a crepa pelle..

Grugnì arrabbiata e mi chiusi in bagno.

"Dai Sam era solo uno scherzo.. Non te la prendere.." Disse lui risentito, dopo qualche minuto che ero chiusa in bagno.

Sorrisi maligna e non gli risposi.
Per circa 20 minuti si scusava e blaterava a volte cose che non capivo, dietro la porta.

Io intanto mi burlavo di lui dentro la vasca, mentre mi rilassavo e mi lavavo.

Aveva dato inizio alla gara di scherzi, perché io fino alla fine della vacanza gliele avrei fatte di tutti i colori..

Era passato quasi un'ora ormai.. Uscì dalla vasca e mi asciugai tranquillamente.

Non me le ero affatto presa per lo scherzo, anzi non vedevo l'ora di fargliene uno epico a lui..

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