Capitolo 68

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Pov's Sam
Finalmente sapevo tutto.
Pensavo di sentirmi meglio di essere più tranquilla dopo aver sentito la verità, ma le mie emozioni furono l'apposto di quel che pensavo.

Per tutta la notte Aiden e Ryan hanno lavorato su tutte le informazioni, ed un piano preciso e sicuro da fornire a Norman Fuller, direttore del Langley.
Ryan chiamava ed Aiden riguardava le carte..

Io dopo aver letto tutte le informazioni e qualsiasi foglio, su di me e la convenzione, o il programma Felicity ero giunta ad una conclusione.
Se prendevo il toro per le corna?
Fumai l'ultimo tiro di canna, la quarta di tutta la giornata, e come le altre era servita a niente.

Andai in camera mia e mi sedetti a gambe incrociate sul letto, appoggiando la schiena sulla tastiera del letto.

Pensai e pensai, erano le 3:25 del mattino e alle 6:00 saremmo partiti per la Virginia.
Al pomeriggio avremmo avuto l'appuntamento con il direttore ed io ero stanca e approvata mentalmente.

Basta, non avrei lasciato decidere la mia sorte a qualcun altro, un'altra volta..
Avrei reagito e non avrei più versato una lacrima come una frignona.
Era il momento di smetterla.

Scesi dal letto e mi spogliai.
Andai in bagno e mi feci una doccia calda.

*****
Quando suonò la sveglia, mi rifiutai di aprire gli occhi, finché non ricordai che giorno era..

Mi stiracchiai nel letto e vidi Aiden uscire dal bagno, vestito e con i capelli bagnati.

Lui neanche si accorse che ero sveglia di sicuro era perso nei suoi pensieri.

Scesi dal letto con solo una canotta e in mutandine, e mentre lui prendeva l'orologio e se lo infilava al polso, io lo abbracciai da dietro, intrecciando le mie mani sul suo addome.

Lui mi sfiorò le mani con le sue e le accarezzò.
Profumava del mio bagno schiuma preferito, quel pensiero mi fece stranamente sorridere lievemente.

"Ehi piccola.." Disse lui afferrando le mie mani e girandosi per abbracciarmi.

Appoggiai il mio viso sui suoi pettorali fasciati dalla maglia.

" come stai?" Chiese lui accarezzandomi i fianchi dolcemente.

Di merda, ma ti dirò falsamente che sto bene..
Pensai nella mia testa.

Forse si preoccupò perché non risposi, ma improvvisamente mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò dolcemente e amorevolmente.

"Ovunque tu vai o qualunque cosa ti succeda, io sarò lì e io mi farò male insieme a te. Non ti lascerò mai sola Sam, mai." Disse lui dopo avermi baciata.

Io lo guardai negli occhi e lo amai incondizionatamente dal fatto che a volte mi faceva perdere la testa dalla rabbia, che giorni fa fossi arrivata a lasciarlo, ma in cuor mio sapevo benissimo che facendo così stavo solo scappando come sempre. Grazie a lui ho continuato a provarci e ora sono felice di essere qua con lui nonostante tutto e tutti.
Io amavo il mio Aiden e avrei fatto qualsiasi cosa anche per lui.

Gli presi il viso e lo baciai carnalmente approfondendo il bacio sempre di più.

Dopo non so quanto, forse un'infinità di tempo, non so.. Si staccò da me, prendendo fiato entrambi e dicendomi sorridendo furbamente " forse è meglio se ti prepari piccola."

Io annuì arrossendo e andando in bagno.
****
Dopo aver passato l'intero viaggio a sorbirmi la musica lagnosa di mio zio e la lunga attesa dell'arrivare in Virginia, finalmente eravamo arrivati.

Davanti a me avevo la sede centrale della CIA, chiamata anche Langley.

La sede era un insieme di edifici grandi e predisposti ad arco, alla cui ammirai incredula.

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