Capitolo 66

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Pov's Sam
Ero seduta nell'angolo del letto, mentre Aiden dormiva ancora tranquillo.
Guardavo il biglietto che avevo tra le mani, lo stesso biglietto, che avevo trovato nella penna regalata da mio padre.

Facendo attenzione, scesi dal letto e andai a frugare dentro la borsa.
Appena trovai il telefono, lo presi e cercai nel motore di ricerca " williams 1 NY"
Quando vedo bene cos'è, strabuzzo gli occhi..

"Sam... Che succede?" Mi chiese assonnato Aiden, mentre si sfregava un occhio.

Mi ripresi e risposi " nulla tranquillo.."
Andai verso il letto e appoggiai l'iPhone sopra il comodino, nascondendo il bigliettino sotto ad esso.

" non me la racconti giusta Sam.." Disse lui con voce roca e appoggiando la testa sul mio addome.

Alzai gli occhi al cielo e decisi di dirglielo.

"Mio padre anni fa mi regalò una penna, una penna che per anni ho amato e che ho tenuto come fosse oro.. Quando te ne sei andato via, l'altra sera, io sono entrata nella mia vecchia casa. Ho rotto la penna perché ero incazzata e ho trovato un bigliettino.. " gli dissi mentre pensavo alla penna.

Lui corrugò la fronte, alzando il capo e guardandomi confuso.

Presi il bigliettino nascosto sotto il telefono e glielo diedi.

"Poco fa ho cercato come una stupida su internet ed è uscito fuori che è..." Dissi incredula.

"William street, è la banca della IMI securities.. Qui dice cassetta 285.. "Affermò aiden pensando a chissà cosa.

Dopo pochi secondi scattò alzandosi su.
Scese dal letto guardandomi incredulo..
"Sam e se li ci fosse la formula? Quella famosa formula di cui parlava Duane e che la CIA sta tanto cercando? Forse è quello che diceva Duane.. La penna te la data tuo padre, tuo padre forse ti ha dato anche l'informazione per il posto della formula.. La banca ti tiene la formula in una cassetta di sicurezza.." Spiegò sicuro Aiden, camminando avanti e indietro.

"Aspetta.. Pensi davvero che mio padre possa avermi dato in mano la formula? Perché io, scusa? " gli chiesi incapace di crederci.

"Sam può darsi che invece lo abbia fatto.. L'unica cosa che possiamo fare è andare a vedere, se è davvero così." Disse Aiden indeciso, mentre mi guardava.

"Prepariamoci e andiamo alla banca.." Dissi semplicemente.

Lui mi guardò e annuì.

***
Scendemmo dalla macchina e camminammo verso l'entrata della banca.

Ero nervosa ed Aiden lo notò, perché mi afferrò la mano e la strinse tra la sua.

Entrammo e ammirai l'eleganza di quella banca.
Più che una banca sembrava una reggia..
Ci avvicinammo verso una signorina al bancone.

"Salve, cosa posso fare per voi?" Chiese la ragazza sulla trentina, minuta ed anche lei elegante.

Iniziavo a sentirmi a disagio per come mi ero vestita..

"Ehm, sì.. Vorrei per favore, vedere la cassetta 285 al nome Collins" azzardai a dire con sicurezza.

Lei mi guardò leggermente stupida ed annuì.
"Da questa parte per favore.." Ci disse, uscendo da dietro il bancone e conducendoci verso un corridoio illuminato.

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