Capitolo 59

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Pov's Sam
"Potevate evitare.. Sopratutto tu Oliver." Lo rimproverai, mentre appoggiavo la borsa sul bancone della cucina.

"Avresti reagito anche tu così. Quel barista del cazzo, mi aveva detto di stare lontano da ash, solo perché le avevo chiesto di smettere di bere e di andare via. " spiegò semplicemente.

"Giusto, allora scavalchi il bancone e ti metti a fare a cazzottate con il barista... Per fortuna Ashley era collassata sul bancone. " dissi alzando gli occhi al cielo.

Oliver sbuffò e appoggiando delicatamente Ashley sul divano, mi raggiunse in cucina.

"Beh comunque sia, le ha prese solo lui ahahahha. Vuoi andare un po al mare?" Chiese lui sbottonandosi i primi bottoni della camicia.

Io guardai il mare sotto il chiaro di luna e poi mi voltai verso di lui, per annuire.

Lui andò verso il frigo e prese quattro birre e me le diede.

"Torno subito, vado a prendere una cosa." Disse lui pensieroso.

"Che cosa?" Gli dissi mentre se andava non so dove per la casa.

Dopo qualche minuto che lo aspettavo con le bottiglie di birra, lui arrivo sorridente.

"Non penserai di andare al mare senza queste.." Disse lui mostrandomi due nelle canne.

Io sorrisi felice e ci incamminammo verso la spiaggia.
***
Ci eravamo  seduti a pochi metri dal mare, tirava un bel venticello fresco ed io e Oliver fumavamo e bevevamo la nostra birra.

"Sam come va con Aiden?.." Mi chiese lui mentre guardava il mare mosso.

Rimasi un po interdetta ma alla fine potevo fidarmi di Oliver.
Sapevo che potevo farlo.

"Con Aiden va tutto bene.. Solo che avevo bisogno di andarmene per un po via, e visto che era così anche per ash e prima o poi dovevo venirti a trovare, ne ho approfittato." Gli spiegai semplicemente, mentre fumavo.

"Strano, di solito una persona se ha una relazione che va benone, non sente il desiderio di andarsene via per un po.. " mi riprese in modo ironico..

"Io con Aiden, sto davvero bene Oliver. Solo che la situazione è più difficile di quello che tu pensi.
Lui è.. Lui mi ha nascosto troppe cose, mi ha mentito e penso che forse sta continuando a farlo. Lui dice che lo fa per il mio bene ma io ci sto male.. E penso che lui lo sappia.
Io e lui ci amiamo ma io odio le bugie. Odio essere etichettata come una ragazza fragile e piccola. Ho superato cose che.." Dissi senza concludere e sospirando.

Oliver appoggiò la sua mano sulla mia testa e mi accarezzò i capelli.

" penso che voi due siate solo all'inizio e anche se non so per quale motivo ti menta fidati di quello che dice. Se lui ti mente e lo fa per proteggerci, forse c'è un motivo. Prenditi il tuo tempo e vedrai che le cose tra voi due andranno bene.. Se tu odi quelle cose, è giusto che le sappia anche lui." Mi consigliò lui sorridendomi.

"Non ti dirò mai che hai ragione, e mi meraviglio del tuo consiglio.." Gli dissi bevendo subito dopo un po di birra.

Lui fece una smorfia divertita" tempo fa avevo una ragazza di nome Angela. Era il contrario di me.. Era così diversa e così astuta ed intelligente.
Io ero sempre stronzo con lei, una volta l'ho umiliata davanti a tutti i miei amici.. Quando vidi il suo viso pieno di lacrime me ne pentì.
Quella fu la prima volta che la guardai nei suoi occhi grigi e pieni di lacrime. In qualche modo mi scalfirono, perché la stessa sera di quel giorno andai sotto casa sua. Sapevo dove abitava e sapevo quanto mi odiava.
Quando lei mi aprì la porta, mi aspettavo di vederla arrabbiata o seccata e forse anche disgustata, ma invece nulla.
Mi guardò sostenendo il mio sguardo, e guardandomi incredula l'unica cosa che feci fu baciarla. Da quel giorno divento la mia dipendenza preferita, era una ragazza così forte e brillante dentro di se, ma sapevo benissimo che era anche fragile e sensibile, le mostrai il mio mondo e qualsiasi cosa sapessi. E poi venne un giorno in cui litigammo come non mai, ci dicemmo parole terribili.. Sapevo che era cambiata, che si stava logorando e rovinando e la colpa era solo mia. Quando capì chi avevo davanti, mi vennero le lacrime era diventata un'altra persona e non era più l'Angela di cui mi ero innamorato. Angela era diventata un'altra persona, sotto i miei occhi e me ne ero accorto, solo molto tempo dopo. Quello che voglio dirti è che devi affrontare tutto con Aiden prima che sia troppo tardi, prima che rimpiangiate il tempo.." Disse lui finendo la canna e guardandomi intensamente.

Soppesai le sue parole e annuì leggermente senza rispondere.

"Che fine ha fatto Angela, olly? Vi siete lasciati?" Gli chiesi curiosamente.

Lui sospirò e rispose " quando capì delle parole brutte che le avevo detto, poche ore dopo corsi a casa sua, con la paura che avesse fatto qualcosa di stupido.
Quando riuscì ad entrare la cercai per tutta la casa, ma l'unica stanza chiusa a chiave era il bagno..quando riuscì ad entrare quello che vidi mi tortura ogni giorno, da anni ormai..
Angela si era tolta la vita, annegando nella vasca da bagno. Ho sofferto e soffro da allora, perché mai, sono più riuscito ad amare una ragazza da quando è morta. Per me c'era stata solo lei, con i suoi capelli biondo cenere e i suoi bellissimi occhi.
Tra anni fa decisi di entrare nel campo, lo stesso anno in cui persi Angela.
Fu lì che conobbi Trish. Per anni l'ho usata come giocattolo, sapendo quanto lei invece provasse qualcosa per me.
In questo ultimo anno le cose però sono cambiate.. In qualche modo era riuscita a togliermi maggior parte del dolore, che ancora mi portavo e trascinavo addosso."

Lo capivo sapevo di quale dolore parlasse. Nonostante la situazione diversa, sapevo che era lo stesso dolore che dan mi aveva procurato.

Inconsciamente, le mie guance si bagnarono.

"Perché piangi Sam?" Mi chiese lui preoccupato.

Quella domanda vece aumentare il mio pianto in singhiozzi, e che cazzo odiavo così tanto piangere anche se era liberatorio.

Non c'è la feci più. Dovevo dirlo a qualcuno. Non potevo continuare così.

"Perché capisco il tuo dolore.. Io ero come la tua Angela. " dissi piangendo sempre più forte.

Lui mi strinse a se mentre io soffocavo le mie lacrime sulla sua spalla.

*****
"Quasi un anno fa ero una ragazza così semplice e diversa da quella che sono diventata dopo.. A scuola conobbi un ragazzo così bello e con occhi estremamente belli.
In pochi mesi era diventato il mio tutto e lui era così perfetto.. Da un giorno all'altro non capendo il motivo iniziò a diventare un'altra persona.. Mi drogava e mi usava, mi diceva che mi amava e mi usava, mi faceva soffrire in ogni modo, ed io per quanto volessi lasciarlo, vi era sempre il mio amore per lui e il fatto che non mi avrebbe mai lasciata stare. Una sera era così arrabbiato, eravamo a casa sua da soli..
Ebbi l'idea di rispondergli male e di reagire, ma quello che fece fu di massacrarmi di botte.
Sopportai e strinsi forte i denti sperando che prima o poi tutto finisse.
Quando ripresi conoscenza, mi ritrovai sul suo letto.
Era seduto in un angolo mentre mi guardava con pena e tristezza.
Io lo odiavo così tanto in quel momento.. Presi le mie cose e con il dolore sia mentale che fisico me ne andai per un po via, dicendo ai miei che stavo da ash, e fortunatamente ash mi coprì anche se non andai mai da lei.
Mi rintanai per qualche giorno in un hotel e quando ritornai a casa, salutai per l'ultima volta i miei. La sera stessa, una pattuglia di polizia e mio zio mi dissero che erano morti in un incidente... Mi è crollato tutto.." Dissi ricordando con occhi lucidi, i brutti momenti.

Dopo qualche minuto di silenzio Oliver mi prese una mano, "Sam? Tu non sarai mai sola, io ci sarò sempre quando vorrai." Disse lui guardandomi negli occhi e forse anche nell'anima.

Gli strinsi la mano forte e restammo a guardare ancora per un po il mare.
*****
Pov's Ryan 
Erano le 3:00 del mattino ed un bussare alla porta mi svegliò.
Ma chi cazzo era, a quest'ora?
Mi alzai dal divano mezzo addormentato ed intanto spensi la TV.

Camminai verso la porta e prendendo per sicurezza la pistola, dietro il portaombrelli, la nascosi dietro la schiena ed aprì la porta.

Rabbrividì scioccato..

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