Capitolo 56

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Erano ormai le 3:00 del mattino e ancora non riuscivo a chiudere occhio..
Mi alzai silenziosamente dal letto e mettendomi un paio di pantaloncini e una canotta, afferrai le ciabatte e la borsa.

Camminai cercando di non far rumore ed uscì dalla porta finestra del soggiorno.

Camminai sulla sabbia e dopo qualche metro mi fermai e mi sedetti.
Il cielo si stava schiarendo sempre di più, l'alba era ormai vicina.

Il rumore del mare mi circondava ed io ammiravo le onde infrangersi sulla sabbia.

Nonostante avessi preso la decisione di starmene un po' da sola e schiarirmi le idee, tra i miei pensieri vi era sempre Aiden.
Lo amavo ma fino a che punto?
La paura che e la preoccupazione che gli potesse accadere qualcosa, in una qualche stupida e odiosa missione forse avrebbe ostacolato i miei sentimenti per lui.

Non potevo vivere con il fiato sospeso finché non ritornava e sopratutto non potevo sopportare le sue bugie. Quando sembrava che volesse dirmi a cosa stava lavorando, lui mi mostrava che mi sbagliavo, iniziando a parlare di altro.

Non so il perché ma mi sentivo che non mi diceva la verità e sapevo che se non lo faceva era perché riguardava me.

Mi venne subito in mente quella cartellina che trovai nella sua valigia. Quei documenti che riguardavano mia madre..

Scossi la testa e tirando fuori dalla borsa una canna, e me l'accesi.
Fumai e aspirai finché non la finì.

Subito dopo tirai fuori l'iPhone e lo sbloccai.
Andai nella galleria e riguardai tutte le foto insieme ad Aiden e anche quelle vecchie prima di lui.

Appena vidi quella foto, mi venne un senso di nausea.
Ero abbracciata a Daniel mentre lui mi baciava una guancia.

Cancellai immediatamente la foto e mi alzai dalla sabbia.
Presi la mia roba e me ne ritornai in casa..

*****
Pov's Aiden
Mi svegliai e appena guardai l'orario imprecai.
Ero in ritardo a lavoro.

Mi alzai velocemente dal letto e facendo una doccia veloce, mi vestì rapidamente e prendendo la roba scesi le scale.

"Amico sei di fretta?" Scherzo Tod sghignazzando mentre beveva il caffè.

"Coglione lo sei anche tu se non ti muovi." Gli dissi derisorio mentre andavo verso la porta.

"Non ti preoccupare per me, io ho una visita da fare quindi ho un permesso, te invece muoviti." Disse lui sorridendo divertito.

Alzai gli occhi al cielo ed uscì di casa.

Salì sulla jeep e andai verso la divisione.

Fortunatamente arrivai in orario.. Prendendomela finalmente con tranquillità presi un caffè alla macchinetta e guardai il telefono.

Un messaggio da Mocciosa

Lo apri velocemente e sorrisi intenerito.
Mi aveva inviato una foto di quando eravamo a Miami.
Sotto la foto vi era scritto "ti penso sempre"
Eravamo in spiaggia e mentre lei scattava la foto io la guardavo sorridendo.

Mi mancano quegli attimi di tranquillità e di spensieratezza insieme a Sam.

Nonostante mi avesse inviato questa foto, mi sentivo ugualmente ancora ferito dal tuo suo comportamento.
Non vedevo l'ora che ritornasse, ero sicuro che appena l'avrei vista mi sarei scordato della mia rabbia, perché anche se mi faceva incazzare lei era pur sempre la ragazzina che amo.

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