Capitolo 53

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Mi trovavo al posto che corrispondeva all'indirizzo di Christopher.

Ero insieme a micheal che osservava con sguardo attento e dubbioso la zona.

Eravamo in un quartiere più che disabitato che il contrario..

Scendemmo dalla macchina e ci incamminammo verso l'edificio rosso davanti a noi.

"Siamo sicuri che non sia una trappola?" Chiese micheal mentre si guardava alle spalle.

"Dubito. Sanno che sono qui per ragioni importanti e sanno anche chi sono,  quindi non penso ci possano tradire. Comunque sia teniamoli d'occhio per sicurezza." Gli consigliai mentre entravo nell'edificio abbandonato.

Appena entrammo, trovammo la coppia che ci scrutava attenta e pensierosa.

****
Pov's Sam
Mi lamentai scalciando le lenzuola ed alzandomi dal letto.
Maledetta scuola.
Camminai con stanchezza verso il bagno e mi spogliai per entrare in doccia.
Mentre mi lavavo ripensai alla serata trascorsa.

Ieri sera ero uscita a cena con mio zio, e mi era mancato parlare tranquillamente e scherzare spensierata con lui.
Mi ero divertita e stranamente, eravamo anche tornati a casa verso le due del mattino.
Avevamo avuto l'idea di andare nella vecchia casa in Connecticut. Quella dei miei genitori.
Avevamo aperto il garage ed alcuni scatoloni, guardando alcune foto o alcuni dei loro oggetti che tanto ci mancavano.

Chiusi il getto dell'acqua ed uscì dalla doccia.
Nonostante la serata bella e ricca di ricordi e malinconia, Aiden era sempre tra i miei pensieri.
Ancora non avevo sue notizie da Parigi. Speravo che tutto procedesse perfettamente e che lui stesse bene.

***
Ero ancora in macchina e nel parcheggio della scuola.
Odiavo questo posto.
Non avevo amici, anzi potevo dire di avere dei nemici ed in più una punizione, ancora da scontare..

Sbuffai e prendendo la mia borsa scesi dalla macchina.
La chiusi e mi incamminai verso l'entrata.

Mentre camminavo per i corridoi della scuola sentivo alcuni sguardi su di me. Quando vidi alcuni studenti davanti al mio armadietto corrugai la fronte.

Mi feci spazio e quello che vidi mi fece saltare i nervi.

Staccai il foglio con scritto "stronza vattene via da qui" ed il secondo foglio era una foto di me, dell'annuario dell'anno scorso, alla scuola in Connecticut.

Cercai di respirare tranquillamente e quando sentì la risata famigliare di quella puttana, accartocciai nelle mie mani i fogli.

Aprì l'armadietto e prendendo due libri di storia, feci finta di nulla e andai a lezione.

Dio se ero infuriata.. Me l'avrebbe pagata non so come ma avrei trovato il modo.

Entrai a lezione e sedendomi agli ultimi posti, cercai di seguire quel che potevo della lezione pallosa..

****
Dopo ore di lezione pallose e la rabbia ancora in me, ero seduta ad un tavolo della mensa da sola.

Mangiucchiavo alcune patatine fritte e massaggiavo con ash.
Mandai anche qualche messaggio ad Aiden sperando che mi rispondesse.

Dopo qualche minuto, mentre controllavo Facebook, quattro persone si sedettero del tavolo in cui vi ero io.

Un ragazzo e tre ragazze mi sorrisero gentilmente, mentre io li guardavo incredula.

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