Brianna mi tira i capelli. Mi mordo l'incavo della guancia per non protestare.
- Ecco fatto - esclama.
È strano non sentire più i capelli sulla schiena. L'acconciatura a cipolla tira sulla nuca ed è stretta tanto che mi sembra difficile perfino pensare. Brianna può essere pure una brava capofazione ma di certo non sa come si fare un acconciatura. Tuttavia la ringrazio e le sorrido.
Sono tutti molto gentili con me, non è il momento per lamentarmi. Da quello che ho capito sono riusciti a sfuggire agli Intrepidi nascondendosi in un edificio malmesso. Lì hanno conosciuto degli Esclusi e sono stati presentati da Rick. E hanno rinunciato alla loro fazione.
Quest'ultima parte è stata pronunciata velocemente ma con convinzione. Secondo Brianna era necessario, mentre lo diceva molti avevano espressioni colpevoli.
Aiuto Brianna a distribuire il cibo, insalata di riso in scatola, e passo bottiglie d'acqua. Mi ringraziano tutti facendomi battere più forte il cuore, mi mancava la gentilezza.
Mangiamo in silenzio sforzandoci di masticare in maniera educata fingendo di non essere affamati. Un bambino rompe l'atmosfera andando a tagliarsi con la parte seghettata della scatoletta. I suoi genitori si affrettano a pulirgli il dito per arginare il taglio superficiale. Io distolgo lo sguardo. Non voglio più vedere sangue.
Uno dei due uomini del gruppo si alza - Credo sia giunto il momento di andare - .
Molti lo seguono. Cerco di alzarmi anche io ma Brianna mi ferma - Sei più utile qui - .
Rimaniamo solo io, lei e una donna giovane pallidissima. Credo si chiami Eloise. Guarda un punto nel vuoto e continua a tormentarsi le pellicine delle mani. Io e Brianna accatastiamo le scatole di latta e chiudiamo con cura le bottiglie d'acqua, anche quelle vuote.
- Sono molto dispiaciuta per i tuoi genitori, Susan. Specialmente Alice. Era un brava donna - .
Abbasso lo sguardo e annuisco. Non ne voglio parlare.
- Confesso di essere stata piuttosto sorpresa quando ti ho vista. Sei stata molto fortunata a riunirti a noi - Brianna parla con voce pacata ma fredda.
Da quello che mi ricordo prima era una donna silenziosa sempre assieme al marito. Quello che è successo deve averla cambiata.
- Comprendo il tuo dolore, tutti lo proviamo - continua Brianna - Tuttavia non voglio che questo diventi una zavorra per noi - .
Alzo la testa di scatto sorpresa dalla durezza delle sue parole.
- Siamo una comunità, Susan. Immaginerai certamente quello che abbiamo dovuto sopportare per essere accolti dagli Esclusi. I loro capi sono stati molto generosi con noi ospitandoci e dando una casa ai nostri figli. Accettando di diventare parte di loro abbiamo rinunciato alla nostra vecchia fazione - .
Credevo ne fossero pentiti. Cerco qualche segno rivelatore nel volto di Brianna ma è una maschera impenetrabile.
- Ora che hai perso i tuoi genitori sento che sia mio dovere essere la tua nuova guida - .
Reprimo lo stupore e il desiderio di protestare. Io non ho perso i miei genitori.
- Ti ringrazio - mormoro.
Brianna annuisce soddisfatta - Spero ti dimostrerai una ragazza ubbidiente che sa tenersi lontano da pensieri sovversivi - .
Aggrotto la fronte - Che genere di pensieri? - .
Brianna si guarda intorno a disagio - Alcuni di noi sostengono che sia meglio andarcene e riformare di nuovo la fazione degli Abneganti. Sai anche tu che è impossibile. I capofazione sono dispersi e con il regime degli Eruditi non avremmo speranze - .
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Humble
FanfictionInsurrezione. Un attimo prima Susan Black è una delle tante ragazze Abneganti vestite di grigio, un attimo dopo si ritrova a dover scappare dalla sua fazione per salvarsi la vita. Suo padre è disperso, sua madre é sempre più oppressiva, suo fratello...