Capitolo 24

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La porta è arrugginita e pesante. Kim ruota una manopola. Non succede niente.

- Maledizione - sibila a denti stretti.

Caleb le dà una mano. Io rimango a fissarli, ultimamente non sembra riesca a fare altro. È difficile dimostrarti Abnegante quando sei inutile.

- C'è un'altra entrata? - chiede Caleb speranzoso.

Kim scuote la testa - Ho un altro metodo per passare - .

Ispeziona la porta fino a premere un punto rosso : è un pulsante ma si mimetizza talmente tanto da essere invisibile. Dall'altra parte giunge un suono penetrante simile a quello di un campanello.

- E adesso cosa facciamo? - domando .

Kim si siede contro la porta - Aspettiamo - .

Non aggiunge altro. Dopo pochi secondi sia io che Caleb seguiamo il suo esempio . Mi massaggio le gambe indolenzite con una smorfia.

- Fa male ? - chiede Caleb .

Non è più arrabbiato con me, almeno spero.

- È solo stanchezza - dico sfregandomi gli occhi - Tutto qui - .

Caleb lancia un'occhiata di sottecchi a Kim che ha lo sguardo fisso in chissà quale pensiero - Credo di non avere mai desiderato tanto una bottiglia d'acqua - .

Mi passo la lingua sulle labbra secche - A chi lo dici . Anche qualcosa da mangiare non sarebbe male - .

- E una doccia - aggiunge Caleb.

Ridiamo. Entrambi siamo talmente sporchi di fango e chissà cos'altro che ci vorrebbero ore per togliere lo sporco. Mi sento sollevata al pensiero di essere qui con Caleb. Ridere dopo tanto tempo mi suona innaturale e quasi mi spaventa. Il ricordo di mamma è sempre presente.

La troverò  rifugio degli Esclusi, mi riprometto, lei e tutti gli altri. E se non fosse così andrò a cercarla. Me lo ripeto molto volte fino a imprimerlo nella mente come un marchio indelebile.

- A cosa stai pensando? - chiede Caleb.

Scuoto la testa e sorrido - Le solite cose - .

Un clangore ci fa sobbalzare. Kim si alza in piedi di scatto - Finalmente! - .

Bussa alla porta tre volte. Dall'altra parte arriva un tonfo. C'è qualcuno. Incrocio le dita e spero che non sia armato. Anche se Kim lo conosce non si sa mai, è pur sempre un Escluso. Kim batte due volte contro la porta. Nessun suono.

- Oh, andiamo! - urla.

Silenzio.

- Willy smetti di fare l'idiota e apri questa porta - .

La manopola inizia a ruotare. Caleb la fissa entusiasta - Affascinante, non vedo un congegno ad incasso da anni . Sono sorpreso che sia riuscito a rimanere integro - .

La porta si apre abbastanza per lasciare sporgere qualcuno. Mi aspetto un mostro, un Erudito, un pericolo. È un ragazzino. Ha i capelli arruffati e la camicia che balla sulle braccia magre e che è infilata in parte nei pantaloni.

Ci fissa diffidente - Non avevi detto che c'era qualcuno. Conosci il segnale : quattro bussate, pausa e un altro colpo . - . Si tira sul naso gli occhiali storti.

Kim sbuffa - E chi se lo ricorda ! - .

Willy scuote la testa serio - Non vi posso lasciare passare - .

Spalanco gli occhi : dopo tutto quello che abbiamo dovuto fare per arrivarci.

- Stai scherzando - Kim flette le spalle.
Willy tira su con il naso - Sono le regole - .

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