Capitolo 30

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Io e Caleb. Da soli.

Lo guardo alla ricerca di qualcosa che mi possa ricordare il nostro litigio ma non lo trovo. È come se la rabbia e la confusione fossero sparite senza avvertirmi. Vorrei avere già fatto la pace. Vorrei non avere mai provato i sentimenti di ieri sera.

Caleb si sposta dal muro con un sospiro sedendosi a gambe incrociate sul pavimento. Lo imito e mi piazzo davanti a lui . L'uno di fronte all'altro. Sembra impossibile riuscire a mentire.

- Dimmi tutto quello che dovrei sapere - esclamo.

La voce è più decisa di quanto pensassi, mi piace.

Caleb sembra sollevato di essere su un terreno sicuro - Hai già un aggancio: Kim. Visto che la conosci potresti usarla per avvicinarti ancora di più agli Esclusi. Brianna non dovrebbe avere particolari dubbi ma stai comunque attenta . - .

Non mi piace manipolare le persone, non so neppure se ne sono capace. Kim è stata la cosa che si avvicina di più ad un amica negli ultimi tempi. Fare il doppio gioco significa tradirla.

Caleb nota la mi indecisione - Lo so che non è piacevole Susan ma devi farlo. Si tratta della nostra fazione - .

- Cos'è che Marcus vuole avere prima degli Esclusi? - chiedo.

Caleb si fa scuro in volto - Qualcosa di molto pericoloso. Non hai neppure idea di come potrebbe cambiare la nostra società - .

Rabbrividisco - Centrano qualcosa i divergenti? - .

- Purtroppo si - .

Mi chiedo come sia avere una sorella e sapere che è una di loro. Per quanto Beatrice possa essere innocua gli altri la considerano comunque una minaccia.

Il silenzio si propaga, lo percepisco pizzicarmi la pelle e premere contro i muri.

- Così te ne vai - mormoro per spezzarlo.

Caleb annuisce - Non ci vedremo per un pò - .

Sono sempre stata affascinata dai suoi occhi, verdi con diverse sfumature di grigio. Abbastanza vivi da contenere un mondo intero. Vorrei tuffarmici dentro e scoprire dov'è Caleb Prior in questo momento.

- Riguardo a quello che ci siamo detti l'ultima volta - Caleb tentenna - Non volevo essere egoista con te. Pensavo davvero che lasciarti qui fosse la scelta giusta - .

Improvvisamente sono tentata di lasciare tutto e seguirlo.

- Potrei venire con voi - dico lentamente.

Caleb mi fissa sorpreso.

- Avete già Roger come infiltrato e sono sicura che altri Abneganti siano dalla vostra parte. Sono più utile dai Candidi che qui - .

- Susan ... - inizia Caleb e so che sta per dirmi di no. Che non posso. Ma si blocca.

I suoi occhi brillano febbrili - Verresti veramente? - .

Sono scossa dall'eccitazione.

- Non ho niente che mi induca a restare. Ero venuta qui per cercare mia mamma ma lei non è qui. Forse non è in nessun altro posto - .

Deglutisco per impedire che mi si formi un nodo alla gola.

- Susan , lei è viva - esclama Caleb.

- Cosa? - è come se il macigno che mi opprimeva i polmoni ed il cuore stia sparendo.

- Dopo la fuga Alice e la maggior parte del gruppo si sono messi in comunicazione con Marcus. Fanno parte anche loro della nostra organizzazione - .

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