L'Escluso mi fa un cenno - Una camicia e dei viveri per almeno due settimane - .
Lo guardo cercando di trovare la giusta taglia e frugo nel mucchio di vestiti.
Quando tiro fuori una camicia bianca l'Escluso scuote la testa - Preferirei avere un altro colore - .
Evelyn è tanto convinta che sia meglio rinnegare le fazione da dimenticarsi che restano comunque una parte di noi.
Passo all'Escluso una camicia nera spiegazzata e una decina di scatolette. L'Escluso le prende in fretta infilandosele nelle tasche.
- Non sono abbastanza per due settimane ma non posso darti altro - mi scuso.
L'Escluso mi guarda - Forse non per te, a me bastano - se ne va senza ringraziare. Sembra che tutto sia dovuto a questa fazione di rinnegati e l'idea di essere serviti da ex Abneganti li diverte molto.
Inizio a pensare che l'incarico di Evelyn non sia stato un premio.
Una ex Abnegante mi passa uno scatolone - Prova a vedere cosa c'è dentro, non lo ha ancora aperto nessuno - .
È pieno di giornali impilati in maniera ordinata, non ne vedo uno da mesi.
Afferro il primo, parla di lavori da fare, casi di furto, manifestazioni. Volto la pagina. A chiare lettere, in pennarello nero c'è scritto : " Studio legale della terza strada, tu e il contatto. Domani mattina. ".
Accartoccio il giornale e lo metto sotto gli altri. Julia mi si aggrappa al braccio facendomi sobbalzare - È arrivato Roger - .
La ringrazio e le raddrizzo il colletto, in questi giorni ho potuto notare quanto sia diventata grande, non è più la bambina pelle e ossa di una volta.
Roger Miller sta finendo di aggiustare una delle nostre finestre, sobbalzo quando il martello colpisce il chiodo.
- Ti devo parlare - .
Roger colpisce ancor il chiodo con il coltello - Parla pure, Susan Black - .
Mi guardo intorno: nessuno . Ma Brianna potrebbe sbucare fuori da un momento all'altro a chiedermi perché non sto distribuendo viveri anche io.
- Non ci sarebbe un posto più appartato? - chiedo sottovoce.
Roger scuote la testa - Siamo visti sempre. Loro ci controllano - .
Credo si riferisca agli Eruditi ma non ne sono così sicura, Roger è un enigma.
Mi avvicino di più a lui ed abbasso ancora la voce - Ho bisogno di parlare con Cara, sai come possiamo metterci in contatto? - .
Roger aggrotta la fronte - Da bambino avevo una bicicletta, mi piaceva molto, la usavo tutti i giorni. Una volta mi sono trovato davanti una strada non asfaltata piena di ghiaia e molto in pendenza. Sapevo che poteva essere pericoloso ma ho deciso di percorrerla allo stesso - Roger colpisce con il martello, si blocca - Sono caduto e ho picchiato la testa, degli Intrepidi mi hanno rubato la bici e non l'ho più ritrovata - .
Si volta verso di me guardandomi con quegli occhi che non sembrano più così folli - Capisci cosa voglio dire, Susan Black? - .
Ho capito.
- La mia bici non si romperà, te lo assicuro - .
- Può anche ammaccarsi, solo non fartela portare via perché è molto importante, non solo per te - .
Annuisco - Non metterò a rischio la nostra fazione - .
Roger mi fissa intensamente per poi scrollare le spalle - Scrivi un biglietto - si fruga nelle tasche e tira fuori un pezzo di carta e un mozzicone di matita.
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Humble
FanfictionInsurrezione. Un attimo prima Susan Black è una delle tante ragazze Abneganti vestite di grigio, un attimo dopo si ritrova a dover scappare dalla sua fazione per salvarsi la vita. Suo padre è disperso, sua madre é sempre più oppressiva, suo fratello...