Capitolo 29

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È buio. Non soffia vento. In tutta la conca regna calma piatta. Mi stringo nel mio giubbotto che sebbene non sia comodo mi fa rabbrividire di meno. Non vedo un orologio da giorni ma il sole deve essere tramontato da diverse ore.

Sono uscita fuori dal mio letto il più silenziosamente possibile con la paura costante che Brianna mi scoprisse. Ma lei russava e tutti gli altri dormivano. Non credo sarei comunque riuscita a chiudere occhio, ho scoperto che dormire in uno spazio chiuso con tante persone mi agita. Ho l'impressione di essere in una trappola pronta a scappare.
È un'altra cosa che non perdono agli Eruditi : averci trasformati in animali spaventati.

Nonostante non ci siano luci se non quella della luna mi guardo attorno alla ricerca di qualcuno. Forse non avrei dovuto venire all'appuntamento. A darmi il biglietto è stato Roger e ci si può aspettare poco da un pazzo. Eppure quella calligrafia ...

Se la mia mente è ancora lucida so per certo che appartiene a mia madre. Alice Black. Se è viva lei vuole dire che lo sono tutti gli altri.

In mezzo alla conca mi sento ancora più sola e sperduta. Un rumore di passi mi fa sobbalzare.

È un'ombra. Non riesco a metterla abbastanza a fuoco. Decido di seguirla anche se può essere pericoloso. La sagoma risale la conca e si ferma per assicurarsi che io sia dietro di lei. Poi riparte. Accelero il passo. La figura svolta ed entra in una delle case senza tendine e messe in uno stato peggiore. Mi avvicino pronta a scattare nel caso ci sia pericolo. Delle mani mi afferrano, vengo trascinata dentro.

Voglio gridare ma qualcuno mi tiene una mano premuta sulla bocca. Riesco a percepire il suo respiro sul collo e le braccia che mi tengono a se.

- Non urlare - mormora lentamente.

Lascio la presa e mi volto. Caleb abbassa lo sguardo .

- Tu cosa ci fai qui? - chiedo stupita.

Questo non era programmato.

Caleb si schiarisce la voce - Ho dato una mano a trovarti. Ieri sera sei praticamente sparita ed è difficile riuscire ad avere qualche informazione dagli Esclusi - .

- Credevo andassi molto d'accordo con loro - ribatto.

Tra di noi c'è ancora la barriera che abbiamo creato con il nostro litigio. So che entrambi ci stiamo pensando.

Caleb accoglie la frecciatina - Dal mio punto di vista sei tu quella che è loro amica - .

Sa che sono un'Esclusa. Ora penserà di certo che sono una traditrice.

Deglutisco e cerco di recuperare la calma - Non avevo scelta - .

- C'è sempre un'altra scelta - esclama Caleb.

- Non quando si rimane da soli - mormoro.

Caleb prende un lungo respiro - Immaginavo non mi avresti perdonato - .

Questa volta sono io ad evitare il suo sguardo - Non è solo questo, è molto di più - .

Caleb allunga la mano per sfiorarmi ma all'ultimo momento cambia idea e la ritira.

- Torniamo al problema principale, perchè sono qui? - chiedo.

Caleb si riscuote - Giusto - dalla tasca tira fuori una pila che illumina la stanza piena di macerie . C'è una porta .

- Ci staranno aspettando, vieni - .

Aggrotto la fronte confusa ma lo seguo. Quando apre la porta di ferro davanti a me c'è Marcus Eaton, il nostro capofazione.

- Susan, sono felice di rivederti sana e salva - .

Mi posa una mano sulla spalla. Io sono ancora sotto choc per poter dire qualcosa.

- Marcus è riuscito a scappare assieme a Peter quando gli Eruditi ci hanno attaccati - spiega Caleb notando il mio sconcerto - Voleva ritrovare la fazione superstite ma si è reso conto della situazione e si è rifugiato qui - .

- Io non capisco - mormoro.

Marcus mi sorride tristemente - Purtroppo anche io ho avuto questa reazione all'inizio. Gli Abneganti con cui hai avuto a che fare sono diventati Esclusi per paura di venire sterminati. Io stesso ho tentato di far ragionare Brianna ma è stato tutto inutile. Hanno paura e reputano gli Esclusi la loro unica possibilità - .

- Gli Esclusi sanno della tua presenza qui? - chiedo.

Caleb si appoggia al muro .

- No - esclama Marcus - Gli ex Abnaganti lo sospettano ma Brianna è troppo intelligente. Sa che andare a confidarlo a Rick sarebbe una cattiva idea, la sua reazione è imprevedibile - .

Caleb si fa avanti - Marcus sta organizzando la nostra fazione, adesso. Sa che ci sono alcuni Abneganti che non approvano Brianna. Alla sera della Promessa cercava di parlare con qualcuno di loro ma invece ha trovato me - .

Assimilo in fretta .

- Rick non ti ha ancora incontrato - .

Caleb annuisce - Da solo non costituisco una minaccia ma con un gruppo compatto ... - .

- Quindi non siete più contro gli Eruditi - esclamo.

C'è dietro più di quanto pensassi.

- Naturalmente vogliamo porre fine al loro regime - interviene Marcus - Ma facendolo non dobbiamo dimenticarci che gli Esclusi sono potenti. Senza contare che potrebbero mettere le mani su qualcosa di molto importante - .

Gli Eruditi si sono appropriati di qualcosa che prima era degli Abneganti. Qualcosa di molto importante. Ricordo che papà ne parlava sottovoce ed immagino che anche mamma ne fosse al corrente. Mia madre. Il suo biglietto.

- Ho visto la calligrafia - .

Marcus capisce subito - Era l'unico modo per essere sicuri che saresti venuta. È stata un'idea di Caleb - .

Avverto un dolore al cuore - Crudele da parte sua - .

- Ma necessario - dice Marcus - Sei l'unica persona che si è inserita negli ex Abneganti senza sospetti - .

C'è attesa nella sua voce. Ignoro Caleb anche se so che mi sta guardando.

- Cosa volete che faccia? - .

Marcus parla in maniera decisa - Ci serve qualcuno che tenga d'occhio gli Esclusi. Vivendo assieme a loro sicuramente saprai i loro piani e riuscirai a localizzare i rifugi che ancora ignoriamo. La tua presenza è fondamentale. Useremo Roger come tramite per comunicare - .

Spalanco gli occhi - Roger? - .

- È l'unico che può spostarsi senza suscitare sospetti, Brianna lo crede impazzito - .

Anche io, vorrei dire ma rimango in silenzio.

- Avete pensato a tutto - esclamo.

- Niente va lasciato al caso - le rughe sulla fronte di Marcus sembrano ancora più profonde.

È stanco, come tutti del resto.

- Io e Caleb partiremo dai Candidi per andare a convincere il loro capofazione ad una alleanza. Sono certo che ci darà ascolto - .

- A meno che non sia troppo spaventato dagli Eruditi - commenta Caleb.

- Jack Kang è un uomo intelligente, basterà presentargli un'offerta che non può rifiutare - .

Marcus è talmente sicuro di sé che capisco come abbia fatto a diventare capofazione. Tutto in lui ispira fiducia e rassicurazione, le malelingue su di lui non possono avere un fondo di verità.

- Ci sono altri particolari di cui discutere ma puoi parlarne adesso con Caleb. Io e Roger Miller controlleremo che tutto sia pronto per la partenza - Marcus accenna un sorriso ed esce dalla stanza.

Rimaniamo solo io e Caleb. Riesco a percepire il muro che ci divide. Questa volta ci vorrà più di qualche parola per abbatterlo.

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