Mi rivolto nel letto. Fa caldo. Terribilmente caldo. Tiro indietro le lenzuola e serro le palpebre : la testa mi gira. I respiri lenti degli ex Abneganti a poco a poco mi fanno riaddormentare.
Vengo spintonata a terra. Grido. Jeff mi da un altro colpo allo stomaco, poi uno in faccia. I suoi occhi sono cavità nere senza fondo. Tento di respirare ma non ce la faccio. Jeff mi colpisce ancora, questa volta con un calcio alla testa. Mi proteggo con le braccia: non serve a niente. Jeff svanisce lasciando il posto a Peter.
Mi fissa divertito - Ho sempre saputo che non eri una brava persona - .
Dietro di lui c'è Caleb .
- Non è vero! Io posso spiegare - urlo.
Caleb scuote la testa - Assassina - la sua voce è un colpo al cuore.
- Assassina - ripete Peter, mi volta le spalle e se ne va.
- È stato un incidente, non volevo - .
Caleb scuote la testa - Lo hai ucciso - .
Si volta e se ne va. Il cumulo di macerie cade sopra di me.
Voglio urlare. Mi passo una mano sulla fronte cercando di calmarmi.
È ancora notte. Sono passati tre giorni da quando sono stata alla metropolitana, il solo pensarci mi fa venire la nausea. Ma non è la cosa che mi fa più paura.
Se rivivo quello che ho provato non c'è stato un solo momento di quel giorno in cui abbia pensato agli altri. Non mi sono preoccupata se l'Erudito tramortito da Kim venisse travolto dalle macerie né se stesse bene.
E così anche per Sam, Jack e Peter. Avrebbero potuto rimanere sepolti tutti. Ma io non ci ho pensato. Ero talmente preoccupata di sopravvivere da soffocare il mio lato Abnegante. Vorrei ci fossero qui mamma o papà a darmi cosa devo fare.
Appoggio la testa sulle ginocchia. Vorrei tanto che Caleb fosse già di ritorno. Con lui non sarei stata crudele, avrei pensato anche agli altri e molto probabilmente ci saremmo salvati tutti senza neanche un graffio perchè avremmo trovato un piano migliore.
Sono seduta ai margini della Conca. Il solo è alto nel cielo. Ho ancora i capelli bagnati dalla doccia che mi ricadono sulle spalle. Brianna mi ha lasciata libera per un pò, ha finito gli incarichi da darmi.
Osservo i bambini Esclusi giocare a calcio con una palla di stoffa. Fanno chiasso come i Pacifici ma hanno ginocchia sbucciate e tagli di ogni tipo proprio come gli Intrepidi. Una sagoma scura si staglia davanti a me e sembra inghiottirmi.
- Gli Esclusi non stanno mai con le mani in mano - esclama Rick.
Mi volto a guardarlo. Lui mi ignora, è più un discorso fra sé e sé. Credo di avere capito perchè a Kim non piace: è falso. Veste il ruolo del capo autorevole e superiore a tutti ma basterebbe guardarlo in maniera diversa per capire che ha tanti difetti. Per Kim deve essere difficile riuscire a sopportarlo.
- La vostra avventura nella metropolitana ha riscosso molto successo, Black - esclama Rick.
Tiro indietro una ciocca di capelli e fingo di non sentirmi male. Forse sarebbe diverso se smettessero di parlarne. Rick non sembra offeso del mio silenzio.
- La maggior parte di noi viene dagli Intrepidi, sembra che per diventare un buon Escluso basti avere muscoli e fortuna . Ma chi la pensa così si sbaglia - Rick lascia passare qualche secondo.
Immagino che pensi stia pendendo dalle sue labbra. In realtà spero che se ne vada via il più presto possibile: non mi piace.
- Abbiamo bisogno di persone come te Black, gente che non si perde d'animo e che sa usare la testa. Non ci servono Esclusi che si buttano in missione suicide senza battere ciglio - .
Mi risulta difficile credergli. Rick ha bisogno di queste persone, anche se con me non lo ammette. Continuo a guardare i bambini che giocano sbracciandosi e cercando di passarsi la palla a vicenda. Sono felici. Vorrei che anche i figli degli ex Abneganti si comportassero come loro, gli farebbe bene invece che stringersi impauriti ai genitori. Noi Abneganti abbiamo chinato la testa alle difficoltà per troppo tempo: gli Esclusi dovrebbero essere un punto di svolta, non un limite.
- Voglio che tu entri nella mia squadra - dice Rick.
Questa volta mi volto di scatto - Come? - .
Rick sorride soddisfatto di avere finalmente attirato la mi attenzione - Non do a tutti i giocatori questa opportunità. Evelyn ha il suo gruppo scelto, io anche e così Myra - .
È un'occasione che non posso perdere, lo capisco. Potrei avere la possibilità di entrare in possesso di più informazioni per Marcus e gli Abneganti.
- In cosa consiste? - chiedo lentamente.
- Ci infiltriamo - spiega Rick - è facile procurarsi vestiti di altre fazione e imitarne i modi. L'obbiettivo è saperne più possibile. Se conosciamo il nostro nemico ne prevediamo le mosse - .
Quest'ultima frase la recita, deve essere di Evelyn. In fondo anche Rick è un burattino nelle sue mani.
- È pericoloso? - non voglio essere di nuovo un'assassina.
Capisco di avere detto la cosa sbagliata.
Rick fa una smorfia - Perchè? Hai paura? - il suo tono di voce mi dice che vuole degli Esclusi senza incertezze.
Recupero sicurezza e sorrido - No. Ma come hai detto tu è sempre importante conoscere i rischi - .
Ho fatto centro. Rick si rilassa, tenta anche di mettermi una mano sulla spalla ma all'ultimo momento la ritrae. Neanche a lui piace il contatto fisico.
- Ben detto, Black. Sapevo che eri una sveglia. Allora ci stai? - .
Ho forse altra scelta?
- Si - non riesco a dire altro. Non potrei.
La fronte di Rick si distende - Stiamo organizzando una visitina dagli Eruditi. Ti faremo sapere quando, tieniti pronta - .
Sono fin troppo felice di vederlo andare via. Rick mi mette i brividi. Questo posto non mi piace. I bambini hanno smesso di giocare a pallone e se ne stanno andando. I loro discorsi non hanno niente di adulto: parlano di un nascondiglio segreto, qualcuno che devono seguire di nascosto. Un altro gioco.
Non stiamo forse facendo così anche noi? Gli Esclusi sottovalutano gli Eruditi e le altre fazioni ma io so quanto possono essere pericolosi. Hanno i fucili, i sieri, telecamere di sicurezza ed esperienza. Progettare di infiltrarsi nel quartiere Erudito è folle. Eppure ho bisogno di seguirli. Fare il doppio gioco è più difficile se devi anche stare attento alla tua vita.
NOTA AUTRICE : Mi dispiace informare che la settimana prossima non potrò aggiornare un nuovo capitolo e probabilmente neanche qualche giorno dopo. Sicuramente però pubblicherò a partire dal 14 luglio quindi non preoccupatevi, non sparisco ;)
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Humble
FanfictionInsurrezione. Un attimo prima Susan Black è una delle tante ragazze Abneganti vestite di grigio, un attimo dopo si ritrova a dover scappare dalla sua fazione per salvarsi la vita. Suo padre è disperso, sua madre é sempre più oppressiva, suo fratello...