Quando sono ritornata dal primo incontro ero in uno stato ben peggiore, adesso ho solo sonno.
Mi sfrego gli occhi sdraiandomi sul materasso, le coperte ruvide mi sfregano la schiena.
Roger mi fa un cenno ed esce, non c'è mai la notte, mi chiedo dove vada.
Sono troppo agitata per poter dormire, anche se ne ho bisogno. La testa vaga ripetendo i discorsi che ho sentito, il volto di Robert, l'auto che sobbalza. Alla fine precipito in un susseguirsi continuo di sogni.
Brianna mi tocca la spalla - Ci sono molte cose da fare - .
Apro gli occhi lentamente , ho mal di testa e la fastidiosa sensazione di non essermi riposata affatto.
- Sei pallida - esclama Brianna.
- In effetti non sto molto bene - è solo la stanchezza, mi dico.
Brianna mi appoggia la mano sulla fronte - Non avrai ancora la febbre, spero! - so bene quanto sia stata una inutile per la comunità in queste settimane tuttavia vorrei che nel suo tono di voce non ci fosse così tanta accusa.
- È tutto a posto - mi tiro su a sedere raddrizzandomi la maglietta.
Brianna annuisce sollevata - In tutto questo tempo non ti sei data molto da fare, ho saputo che hai rischiato di finire nei guai - .
Guai è una parola piccola in confronto al pensiero della canna della pistola premuta sulla fronte - Adesso è tutto a posto - .
Brianna mi lancia uno sguardo obliquo - Sarà meglio per te, Susan Black. Non mi piace come ti sta comportando da quando sei qui e non voglio avere problemi - .
- Mi dispiace - mormoro.
Brianna mi lega i capelli in una treccia stretta che sembra bloccarmi i pensieri ed il sangue - Adesso vieni, abbiamo bisogno di aiuto - .
Sono tutte di fuori in mezzo alla polvere ed ai calcinacci. I pochi bambini che ci sono hanno trovato una palla di stoffa, o forse l'hanno fatta loro, e ci stanno giocando proprio come i ragazzini Esclusi. La maggior parte delle donne tira fuori abiti o cibo da degli scatoloni.
Brianna nota il mio sguardo e sorride orgogliosa - Sono stati inviati da Evelyn. Ha saputo di come abbiamo abbracciato la vita Esclusa e ne è rimasta molto colpita -.
Non riesco a dare un nome alla sensazione che provo. Evelyn Eaton sa come guadagnarsi la fiducia delle persone, a differenza di Rick che è fin troppo inquietante.
Brianna continua a parlare - È nostro incarico adesso fare da punto raccolta per tutti gli Esclusi, certo è un compito gravoso ma estremamente importante. - .
Le donne smistano i vestiti mettendoli in pile ordinate per numero di taglia, un perfetto esempio di collaborazione Abnegante.
Brianna mi passa uno scatolone - È giunto il momento che anche tu ci dia una mano - .
Un lavoro manuale è monotono e non fa pensare. Forse è proprio questo uno degli obbiettivi di Evelyn: far dimenticare agli ex Abneganti che la donna per cui nutrono tanta riconoscenza non è altro che la gelida moglie del loro ex capofazione, Marcus Eaton.
Passo la giornata a rendermi utile e controllare taglie, di Kim neppure l'ombra. Nel pomeriggio il caldo diventa tanto opprimente che i vestiti mi si appiccano alla pelle.
Brianna si alza lentamente asciugandosi la fronte - Direi che ora possiamo rientrare, riprenderemo il lavoro quando il sole sarà meno caldo - .
Anche i bambini vengono richiamati, ad un tratto l'umida cantina che usiamo come camera è un rifugio dall'estate.

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Humble
FanficInsurrezione. Un attimo prima Susan Black è una delle tante ragazze Abneganti vestite di grigio, un attimo dopo si ritrova a dover scappare dalla sua fazione per salvarsi la vita. Suo padre è disperso, sua madre é sempre più oppressiva, suo fratello...