La folla si agita. Urla. Il cuore mi batte sempre più forte. Voglio che smetta.
Prendo Caleb per un braccio - Andiamocene, non prevedo niente di buono - .
Mi guarda confuso - Perchè? - .
Scuoto la testa - Ho una brutta sensazione - .
Caleb mi attira a sé - Non c'è nulla di cui preoccuparsi Susan , prova solo lasciarti andare - .
Ha il respiro che sa di alcool, quando cerca di baciarmi mi ritraggo a disagio. Caleb aggrotta la fronte - Cosa c'è? - .
- Non avresti dovuto bere da quella fiaschetta - mormoro.
Caleb ride, di quello che ho detto, anche di me - Non sono ubriaco - .
Ha ragione, non lo è. Forse è questa la cosa che mi spaventa di più : che mi dia così fastidio anche da se stesso.
- È meglio andare via, gli Abneganti non possono essere qui - dico cercando di non incontrare il suo sguardo.
- Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia informazioni . È difficile fare tutto da soli, fidati degli Esclusi - esclama Caleb.
Annulla le distanze tra noi e mi passa il braccio attorno alla vita. Mi agito sentendo un senso di estraneità che mai avevo provato prima.
- Io sto cercando di fidarmi ma loro mi respingono - .
Caleb aggrotta la fronte e si guarda in torno - Cosa trovi di pericoloso in tutto questo? - .
Gli Esclusi che ballano, le bambine che sorridono a tutti. Persino a noi. Eppure c'è qualcosa. E non mi piace il tono di Caleb. È troppo da Erudito arrogante e mi fa sembrare una stupida che vede nemici ovunque.
- Willy ha informato questo Rick della nostra presenza, ne sono sicura - .
Caleb annuisce - Bene, avremo le risposte che cerchi - con questo sembra avere chiuso la questione. Mi accarezza la schiena.
- Ma non capisci? Hai sentito anche tu il suo discorso sulle fazioni, odia quelli come noi! - .
- Siamo vestiti da Esclusi, Susan - esclama Caleb - E abbiamo dalla nostra Evelyn nel caso le cose si mettessero male. Sono sicuro che Rick o chi detiene il potere qui non avrà problemi a ospitarci per qualche giorno - .
Questa volta sono io a essere confusa - Qualche giorno? - .
Caleb annuisce - Il tempo per trovare gli Abnaganti e portarti da loro sana e salva. Raggiungerò Beatrice dai Candidi solo quando sarai al sicuro, non preoccuparti - .
Lo fisso instupidita. Aveva detto che sarebbe venuto con me alla ricerca della nostra fazione. Io come una stupida ho creduto che sarebbe rimasto.
- Te ne andrai - sussurro.
Caleb mi accarezza il viso - Abbiamo ancora un pò di tempo per noi - . Mi bacia tenendomi stretta a sé. Mi stacco bruscamente .
- Cosa sono per te ? - .
Caleb mi guarda sorpreso - Cosa? - .
Ingoio la tensione e la paura - Per tutto questo tempo cosa hai pensato di me? Mi hai visto come un pacco da scaricare alla prima possibilità di pericolo , come ... - .
- Susan - mi blocca Caleb - Io voglio solo che tu sia al sicuro , non sopporterei che anche tu sia in pericolo - .
- Credi davvero che il modo migliore sia lasciarmi qui? Hai idea di quanto sia difficile non sapere niente delle persone che amo? Non so cosa ti abbiano insegnato gli Eruditi ma gli Abneganti credono nello stare insieme. Sempre. Anche quando la situazione è delle più disperate - .
Ricaccio indietro le lacrime. Non è il momento migliore per mostrarmi ancora più debole di quanto mi veda già.
STAI LEGGENDO
Humble
FanfictionInsurrezione. Un attimo prima Susan Black è una delle tante ragazze Abneganti vestite di grigio, un attimo dopo si ritrova a dover scappare dalla sua fazione per salvarsi la vita. Suo padre è disperso, sua madre é sempre più oppressiva, suo fratello...