Capitolo 47

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"Quando ti ho visto entrare in macchina con quell'uomo, l'irrazionalità ha preso il sopravvento. Ho pensato di seguirti e spaccargli la faccia". Espirai violentemente. "Ma sapevo bene che non era lui il problema. Il problema sono io". Dedussi angosciato."
(Da Love me again di Carola Rifino)

"Buonanotte.." sussurro mentre la vedo andare via.
Si gira a salutare con la mano le sue amiche e la vedo scendere le scale.
È andata via, un'altra volta. Ed io rimango sempre qui a guardarla sfuggirmi dalle mani.
La vedo dalla finestra, affrettare il passo e poi entrare nella macchina del bosniaco, il quale fa retromarcia e sfreccia via.
Non mi aspettavo di vederla qui, sinceramente. Non l'avevo neanche notata subito perchè non ero preparato. Poi l'ho vista. Era lì che mi guardava, senza espressione come se avesse cancellato tutto e avesse dimenticato quello che c'è stato tra noi. Infatti ho cercato anche io, mentre parlavamo, di mantenere uno sguardo in cui non trasparisse nessuna espressione.
Ho fatto il freddo perchè l'ho sentita acida, come se avesse voluto farmela pagare. Ma comunque era bella. Era bellissima sì, come mi ricordavo. Forse anche di più.
Non so cosa mi prende devo essere sincero quando l'ho vista ho sentito il battito cardiaco accellerare e la mia mente ha iniziato a viaggiare. Non solo scene di sesso nella mia mente ma soprattutto una scena che mi si ripete da un po'. Noi due sdraiati a letto nell'albergo a Bruxelles. Niente sesso, ma è un momento che mi è piaciuto molto.
Quel poco discorso che abbiamo fatto, non mi è piaciuto per niente.
Rumore di casa, Dzeko?!?! Pfff. Il mio non se lo ricorda. Ma andiamo! Lì ho lasciato che un po' di delusione entrasse nei miei occhi. Non so perchè ma non ho potuto controllarlo.
Cazzo, avrei voluto baciarla, toccarla. Mi manca il suo contatto fisico, devo dire.
Se penso che in questo momento lo sta facendo lui mi si contorgono le budella. Si sono già baciati, li ho visti quindi lo rifaranno ma avranno già fatto sesso?!
A quel pensiero stringo i pugni e do un cazzotto sul tavolo. Non posso immaginarli così. Mi do un colpetto sulla testa.
Ma a che cazzo pensi, scemo?!
Che schifo.
Mi verso altro spumante e lo mando giù in un sorso solo.
"Ehi amico, che fai qui?"
Miralem si è avvicinato, neanche lo avevo sentito.
"Mh?! Niente.." rispondo.
"Vi ho visto che parlavate.."
Annuisco.
"Che vi siete detti?" Mi chiede.
"Niente di che.. con lui sta bene, è la sua casa" dico marcando la parola "casa" con una smorfia tanto che Mira scoppia a ridere.
"Ti faccio ridere?" Lo guardo male.
"Moltissimo Ninja!" Si tiene la pancia dalle risate.
"Ma che cazzo ridi oh?!"
"Perchè tu sei un testone e non hai ancora capito"
"Ma che c'è da capire?" Chiedo infastidito dalle sue risate.
"Che ti è partita la bussola" alza gli occhi al cielo.
"Ma che dici e perchè mai??"
"Come perchè?! Guarda come stai solo perchè se ne è andata! Senti fratello stai mentendo a te stesso, ma io questa non me la bevo" mi fa l'occhiolino.
"Ma quale geloso oh! È una questione di principio!" Ribatto.
"Si un principio d'innamoramento"
Lo guardo sconcertato.
"E non guardarmi così! Tu lo odi perchè ci ha sempre provato con lei no?! Adesso lo uccideresti perchè stanno insieme. Inizia ad ammettere a te stesso che ormai non era più il vizietto del sesso ma c'è qualcosa sotto che va al di là della passione fisica.." mi dice.

"Tu farnetichi! Non ci dormi la notte per pensà a ste cazzate!" Dico sorridendo amaro.
"Si si, continua così Radja. Continua a non fare chiarezza! Voglio solo dirti una cosa. C'è un detto: non si capisce quanto si tenga ad una cosa finchè non la si perde.. È vero eh, il valore delle persone lo si capisce solo dopo che non le hai più vicino, che non le frequenti più, che non le hai più come vorresti.. Rà sei cotto e capisco che magari hai paura, ci sono tante cose in mezzo, ma se devi stare così per una storia di sesso.." mi guarda di sottecchi.
"Ma guarda che io sto benissimo eh" rispondo prontamente.
"Uh si vedo, te se sta ammoscià pure la cresta!" Mi dice e prontamente me la tocco.
"Coglione!" Gli do una gomitata e Pjanic ride.
"Ci penserai domani dai, ora divertiti è la tua festa!" Mi dice, mi da una pacca sulla spalla e raggiunge gli altri che stanno facendo gli stupidi con le ragazze. Stephan e Lucas stasera hanno un po' bevuto e stanno dando spettacolo.
Scuoto la testa divertito e bevo un altro bicchiere.
Mi aiuterà a non pensarci.
"Rumore di casa".
La sua frase mi rimbomba nella testa come un boato assordante.
"Il tuo è un rumore passato, neanche lo ricordo." Ha detto insofferente.
Poteva dire qualsiasi altra cosa, anche odio o qualsiasi cosa. Me ne bastava una. Ci sono miliardi di parole e invece lei ha scelto l'indifferenza.
Poi Pjanic con sti cazzi di discorsi mi mette in difficoltà. Non so più che pensare. Solo che lei non c'è. Non è qui ed io non vorrei stare in questo posto ora.
"Ehy amore!" Claudia mi viene vicino.
"Ehy"
"Che fai qua solo?" Mi chiede dandomi un bacio.
"Niente osservavo quei pazzi" indico i miei compagni di squadra.
"Si beh si stanno dando da fare!" Ride.
"Ma ti stai divertendo si??" Mi chiede poi.
"Certo! Grazie mille, non potevi farmi regalo più bello!" Le dico e lei mi abbraccia.
"Meno male! È un mese che sto organizzando tutto!" Mi dice dandomi tanti baci sulla guancia.
Le accarezzo il pancione ma sono un po' freddo. Devo iniziare a schiarirmi le idee ed in fretta anche perchè così non va. Che razza di casino.
"Dai fammi andare dalle ragazze, Radja su con la vita dai, mi sembri un mezzo morto!" Ride.
Mi sforzo di sorridere e si allontana.
Mi dirigo verso i miei compagni per continuare la serata.
Il mio corpo è qui, ma la mente è altrove.

****

"Se c'è da scegliere tra mente e cuore,ricorda che il cuore ha sempre ragione, perché la mente è stata creata dalla società.
È un prodotto dell'educazione. Ti è stata data dalla società, non dall'esistenza. Il cuore è incontaminato."
(Osho)

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