Capitolo 25

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"Davvero credevi di essere più forte dei tuoi sentimenti?"

~ Il giorno dopo ~

Fuori piove. Ho deciso. Cioè non è che ho deciso che fuori piove, pioveva già. Ho deciso che devo fare i conti con quello che ho dentro.
Beh si, credo che sia il caso di guardarmi dentro e dare una spiegazione alle lacrime di ieri sera. Non me lo aspettavo, sinceramente. È stata una cosa inaspettata..
Non so cosa mi sia preso.
Mi avvicino alla finestra e mi accendo una sigaretta.
Ma chi voglio prendere in giro! Ho pianto perchè lo odio. Lo odio perchè mi illudo che possa piacergli anche dentro e invece è solo passione per lui. Lo odio perchè mi fa illudere, perchè si sa, noi donne ci illudiamo parecchio. Basta un gesto, una frase detta in un momento così per farci stare bene. Ma poi quando ti riprendi ci ripensi e capisci che è un illusione. Lo odio per il fatto che sia, diciamo, "geloso" di Edin, che quella mezza scenata che mi fece in quel magazzino quella volta, era solo per farmi stare buona e mantenere questo rapporto a base di sesso perchè è questo quello vuole. E odio me stessa per il fatto di non sapergli dire di no, non sapermi staccare da quest'uomo, che non so cosa abbia in più degli altri, insomma è solo un uomo!
Mi odio perchè ho permesso di farlo entrare nella mia vita, anche se per poco perchè lui non vuole conoscere la me vera, ma solo quella sotto le coperte. Mi odio sì, perchè non c'è momento della giornata in cui non lo pensi, in cui vorrei abbracciarlo o semplicemente scrivergli su whatsapp.
Ma odio più lui per il semplice fatto che ha scelto di far soffrire me, tra tutte le donne che puo' avere!
Inizio a odiarlo veramente.
Odio il modo in cui mi parla e il modo in cui si taglia i capelli. Odio il modo in cui guida la macchina, odio quando mi fissa, semplicemente per ottenere quello che vuole, come sempre. Odio quando rompe i calzettoni prima di entrare in campo. Lo odio così tanto che mi fa stare male. Odio quando mi mente, che mi dice che con le altre non ci scopa più, ma so che non è vero. Ci vedo ancora. Odio quando mi fa ridere. Odio anche di più quando mi fa piangere. Ma più di tutto odio il fatto che non lo odio poi così tanto. Nemmeno un pochino...
Non lo odio no, lo penso perchè è meglio pensare di odiarlo che ammettere di essere diventato troppo importante.
Lancio la cicca di sotto e chiudo la finestra.
Non so cosa ci sia di tanto forte tra noi.
Non ho ancora le farfalle che spiccano il volo quando i suoi pensieri mi sfiorano la mente, quando i suoi occhi mi cercano.
Ho capito solamente di essere attratta da lui cosi come l'organismo è attratto dall'aria quando siamo sott'acqua.
Credo che siamo più avanti dell'attrazione fisica ormai. I primi tempi era solo attrazione, beh è proprio uno gnocco!
Credo che mi sono innamorata.. Cavolo credo di essermi innamorata e stavolta sul serio.
Non doveva succedere, la sola idea mi terrorizzava..
È assurdo di come ogni sua imperfezione ora mi appare chiara e di come io ci passi sopra ogni volta.. è assurdo di come ogni volta che lo penso mi spunta uno stupido sorriso.
È tutto così tremendemente assurdo. Era iniziato come un gioco. Ma il mio subconscio cerca di nascondere a me stessa tutto ciò perché la paura di perderlo è troppo grande. Dovrei parlargli non so, dirgli che non ho più voglia di fare questo, ma che vorrei di più. Ma poi lo perderei sicuramente. Deve andarmi per forza bene questa situazione. Magari inizio un po' a staccarmi da questa situazione. Puo' farmi solo che bene. Dovrei dirglielo lo so, ma se gli dicessi queste cose non so come la prenderebbe. Alla fine lui è stato sempre chiaro con me. Rivinerei tutto. Meglio stare zitta, è l'unico modo per potergli stare "vicino". Tanto non avrò mai nulla da lui. Ho paura, ho seriamente paura di essermi innamorata di lui.
Mi ero promessa niente sentimenti e invece..
Sono una stupida, mamma mia.
Scendo di sotto è quasi ora di pranzo.
Stanattina in casa non c'è nessuno. Camilla ieri sera è andata a dormire da Kostas, dovevano fare pace per bene. Marta, giustamente è andata a festeggiare la proposta di matrimonio di ieri sera con Lucas e Giulia mi ha lasciato un biglietto sul frigo: "Sono a pranzo con Woj" con tanto di cuoricini e smile. Meno male almeno loro adesso sono tranquille.
Inizio a sistemare un po' casa almeno non ci penso. Mamma mia oggi che tempo. Diluvia proprio.
Meno male che oggi neanche esco, con sto tempo è da starsene tutto il giorno a letto!
Si farò così oggi. Neanche pranzo mi sa, non ho molta fame e non mi va di cucinare. Poi io e la cucina due mondi differenti.
Passo l'aspirapolvere quando suonano alla porta. Chi puo' essere a quest'ora?! Forse Fra..
"Arrivoooo" urlo andando verso la porta.
Mi ritrovo Edin col cappuccio bagnato fradicio.
"Ehi, ciao.." dico "ma te sei preso tutta la pioggia"
"Ciao, eh si piove a dirotto" mi dice.
"Dai entra che ti asciughi" mi sposto per farlo passare.
"Grazie" entra "ho preso qualcosa per pranzo, mi sembrava una cosa carina" mi dice posando una busta sul tavolo. Si toglie la felpa e si sistema i capelli.
"Me so fatto la doccia" ride "ho preso il mc!"
"Poverino" gli bacio la guancia "uuh bravo, mi piace da morire.. che hai preso?" Dico sbirciando nella busta.
"A te McCicken, dato che l'hamburger non ti piace" mi dice specchiandosi all'ingresso e sistemandosi.
Rimango stupita. Glielo ho detto una volta, così parlando del più e del meno e se ne è ricordato. Che carino. Mi lascio sfuggire un sorriso.
Torna di la.
"Allora?! Ho fatto danni??" Mi chiede.
"No, no! Tutto fantastico. Anche i polletti!" Dico tirando fuori la roba dalla busta.
Prendo i tovaglioli e mi siedo di fronte a lui.
Iniziamo a mangiare.
"Come mai sei venuto qua con sto tempo?" Chiedo bevendo la coca cola.
"Boh così, mi andava, poi stai da sola ti tengo compagnia!" Mi dice facendomi l'occhietto.
"Grazie Ed"
"Uh per così poco, lo sai su di me puoi contare sempre" mi dice e gli sorrido.
"Sei di poche parole oggi.." mi guarda.
"Boh andrò col tempo" faccio spallucce. Finiamo di mangiare e gli faccio il caffè.
Continuiamo a parlare e mi dice gli ultimi pettegolezzi che girano a Trigoria finchè non si accorge che è tardi e deve andare agli allenamenti.
"Ciao Ed, grazie per il pranzo" gli dico e con mia sorpresa lo abbraccio. È venuto spontaneo.
"Ma va, è stato un piacere. Fammi scappare va che è tardi. Ci sentiamo piccolè" mi bacia la testa e corre via. Si, Edin è proprio un ragazzo d'oro.

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