"D'un tratto rimase come folgorato, col cuore che batteva all'impazzata. Si era rifiutato di dare un nome ai sentimenti che aveva sempre provato per Eve, ma non poteva più prendersi in giro.
Si era innamorato di lei.
Non era neppure una semplice infatuazione adolescenziale, ma un amore adulto, potente, vibrante e terrificante. "
(Conquistami - Nicole Jordan)Nello stesso momento...
Sono in macchina e sto andando agli allenamenti mattutini. Eh sì è iniziata una nuova stagione e quest'anno voglio dare ancora di più il meglio di me.
Ho trovato una nuova casa, Daniele è stato gentile nel darmi una mano. Poi lui conosce un sacco di gente ed è stato facile. Non è grossa come quella di Casal Palocco però diciamo che mi va bene. Ho iniziato ad arredarla come piace a me e ho sistemato tutto. Certo quello che sono capace di fare. Le pulizie mi rifiuto. Sono un uomo io, sa!
Però ho portato un sacco di roba a casa. Ieri sono andato a prendermi le ultime valige. Claudia, come immaginavo non ne vuole sapere di me. È comprensibile visto l'ultimo discorso che abbiamo avuto. Mi ha chiesto solo se fossi sicuro di quello che sto facendo. E si, non sono stato mai così sicuro in vita mia.
Alla fine so che col tempo la sua arrabbiatura passerà e tornerà a parlarmi come due persone normali. Anche perchè saremo sempre presenti nelle nostre vite, anche se non staremo insieme. Le bambine, in compenso, le vedo tutti i giorni e quando ne ho voglia. Non mi da tempi, nè mi dice quando devo vederle e su questo gliene sono grato. Impazzerei di più. Eh si le bambine, perchè Claudia ha partorito da poco. Mi somiglia tantissimo. L'ho accompagnata io all'ospedale non appena le si sono rotte le acque. Non sono entrato, lei non ha voluto e sinceramente non me la sarei sentita. Comunque è andato tutto bene.
Parcheggio nel mio solito posto, all'ombra, dentro il centro sportivo. Cazzo, sono in ritardissimo!
Entro di corsa, prendendo il borsone, pensando al cazziatone che mi farà il mister, ma quando arrivo negli spogliatoi trovo i miei compagni che ridono e scherzano tra di loro e si stanno preparando.
"Eccolo tiè lo cercavi??" Mi dice Daniele.
"Pensavo di aver fatto tardi!" Dico grattandomi la testa e mi siedo al mio solito posto. Vicino a me c'era sempre Pjanic.. Scaccio quel pensiero e mi tolgo le scarpe.
"Sei l'ultimo si!" Mi risponde Wojciech.
"Capirai mo single, a casa da solo. Sai i macelli che combina!" Ridacchia Alessandro mentre scuoto la testa divertito. Sono sempre più stupidi ogni giorno che passa.
"Mette il numeretto fuori la porta" continua Lucas.
"Fuori la porta c'è scritto: banco della carne!" Continua Ste facendo ridere tutti.
Kostas come sempre non si mette in mezzo e si fa i cavoli suoi. Almeno lui! Na squadra di pettegoli!
Il posto di Dzeko è vuoto. Non ci sono neanche le ciabatte sotto la panca.
Guardo l'orologio ed è tardi. Di solito lui è sempre puntualissimo. Spacca il secondo.
Devo sapere dove cazzo è.
"Scusate ma Dzeko?" Chiedo.
"Ma che te sei innamorato??" Ride il capitano.
"Ma va! Era per sapere. Non lo vedo.." dico.
"Eh mi sa che non lo vedrai più" mi dice Ale.
Mi faccio attento e li guardo confuso.
"Lo hanno venduto è tornato in Inghilterra" risponde Manolas.
Rimango un po' così, a bocca aperta. Non me lo aspettavo. Ma dentro sento il mio ego che ruggisce. Sorrido non facendomi vedere.
Mi alzo in piedi e inizio a battere le mani a ritmo.
"Forza forza! Tutti in campo!!" Urlo "Veloci, veloci! Non cincischiate!!"
I miei compagni si guardano confusi ed io esco in campo seguito poi dagli altri pazzi. Ci mettiamo a disposizione del mister e durante tutto l'allenamento ho un pensiero fisso che mi martella la testa.
E se lei decide di andare con lui?? Se partirà con lui perchè si è veramente innamorata, cosa succederà?!
Più che altro come reagirò io?!
Quando rientriamo nello spogliatoio sono assente. Non posso pensare di vederla sparire così.
Non puo' andare via. Non posso perderla. Io devo sapere. Mi vesto in fretta dopo essermi fatto la doccia e esco.
"Radja do vai de corsaaa??" Sento urlare Ale da dentro ma non rispondo salgo in macchina e sfreccio via.
Non so dov'è ma l'istinto mi dice dove andare. Non posso presentarmi così a casa sua però. Ah, qualcosa mi verrà in mente, dopo tutto lei quando mi sono lasciato con Claudia mi è venuta a fare la ramanzina, quindi mi invento poi qualche stronzata li per li.
Parcheggio fuori casa sua e scendo. Spero di non essermi sbagliato e che ci sia.
Suono il campanello. Nessuna risposta. Mi appoggio con la mano al lato della porta e risuono.
Dopo poco mi apre. Mi guarda come se non si aspettasse di vedermi lì. Beh in effetti non lo avrei mai fatto.
"Tu.. che vuoi?" Mi chiede aggrottando le sopracciglia.
"Ho saputo.." dico, la sposto delicatamente ed entro. Lei mi guarda e sta già per controbbattere ma non mi caccia."E allora?" Mi chiede chiudendo la porta.
"Volevo vedere come stavi.." dico sedendomi sul divano.
Mi guarda e non risponde, così parlo io.
"Siamo amici no?! Ti sei preoccupata tanto quando mi sono lasciato con Claudia volevo ricambiare il favore.." dico. Il fatto è che quando mi ha detto che eravamo "amici" ha bruciato dentro e non poco. Vediamo come reagisce lei a questa parola ora.
La guardo ma non sembra avere una reazione. Niente sta soddisfazione non me la da. Oppure è veramente innamorata di quello.
"Giusto.." dice.
"Insomma come stai?" Chiedo.
"Come vuoi che stia?! Sono appena stata lasciata dall'unico uomo che mi ha amata veramente, direi uno straccio" mi dice.
"Come lasciata?!" Dico.
"Così, lui è già partito. Penso sarà anche arrivato visto che sono quasi le quattro del pomeriggio.." sospira.
"Mi dispiace.." riesco solo a dire. Non è vero non mi dispiace. Non che se ne sia andato, ma che lei stia così. L'ho vista soffrire a causa mia e non voglio che soffra più, per nessun altro.
"Fa niente" mi dice.
"E non ti ha chiesto di andare con lui?" Azzardo. Mi guarda.
"Una via di mezzo" mi risponde a monosillabi. Devo tirarle fuori tutto oggi, cazzo!
"Che vuol dire?"
"Vuol dire che amate una persona significa renderla felice anche a costo di starne fuori.." mi dice ed io non afferro il concetto.
"Che vuol dire?" Chiedo sincero.
"Niente, ci siamo lasciati Rà, storia chiusa. Basta parlarne va bene così" mi sorride e giuro che mi sto trattenendo.
"E adesso?" Chiedo.
"Niente piano piano mi riprendo.. ora sono confusa e spiazzata.. voglio stare sola con i miei pensieri"
"Cosa ti preoccupa?"
"Niente"
"Voglio fare qualcosa per tirarti su.." dico.
"Non puoi fare niente ma ti ringrazio. Sei mio amico ma non ho voglia di vedere nessuno.."
Ancora quella parola. La usa ancora.
Mi gratto il mento. Non saremo mai amici. Mai. Non la voglio la tua amicizia. Devo fare qualcosa. Devo lottare sempre nella mia vita. E continuerò a farlo. La voglio, punto.
"Vestiti" dico.
"Lo sono già" mi risponde acida.
"Dai andiamo"
"Dove?"
"Usciamo"
"Perchè?"
"Inutile stare qui a pensarci e stare così. Io non devo fare niente. Ti va un gelato?" Chiedo.
"No grazie.."
Dio mi manderà al manicomio. Già sono pazzo.
"Okay.." dico incrociando le braccia.
Ho deciso rimarrò qui allora finchè non si decide a cacciarmi. E forse neanche allora me ne andrò.
Sbuffa e si appoggia alla poltrona con la gamba sul bracciolo.
Sono le cinque vediamo un po' quanto rimarremo così.
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Amici Mai
Fanfic"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" ~ Antonello Venditti