"A volte ti accorgi di essere arrivato in un momento in cui puoi dolo dire basta. Basta pensare solo ad una persona che non fa altro che farti scendere lacrime. Basta aspettare un messaggio per poter sorridere. Basta stare dietro a qualcuno a cui non importa di te. Basta aspettare qualcosa che non accadrá mai. Devi aprire gli occhi e capire che non meriti tutta questa tristezza e devi andare avanti, senza paura di perdere niente."Sono arrivata sotto casa di Radja. Guardo bene che il Cayenne non ci sia, di solito lo ha la molglie, non mi va di fare una piazzata con lei presente. Anche se lo meriterebbe.
Non c'è quindi prendo un bel respiro e suono.
Il vuoto. Eppure la sua macchina c'è..
Suono di nuovo, ancora nulla.
Ma quando sto per andarmene via, mi rispondono.
"Chi è?!"
"Io.." dico sperando mi riconosca.
"Wow che sorpresa. Non pensavo venissi qui" mi dici.
"Mi apri o parliamo dal citofono?" Ribatto acida.
Per risposta lui mi apre ed entro dentro casa di corsa sperando che nessuno mi noti.
"Ciao, sei stata una sorpresa" mi dice.
"Mai bella come quella che mi hai fatto tu." Dico guardandolo negli occhi. Alza un sopracciglio come se non sapesse vagamente di cosa sto parlando.
"Quando pensavi di dirmelo, eh?!"
"Cosa, Sara?!"
"Che tua moglie è incinta! Di cinque mesi! Dio Radja come cazzo fai?? Come fai a guardarla negli occhi?! Come fai a guardare me?? Non ti frega un cazzo di nessuno a te"
"Aspetta, te lo avrei detto.." mi blocca.
"Si quando?? Quando portoriva??" Dico dura.
"Beh, prima o poi.." abbassa lo sguardo.
"Certo prima o poi, perchè io non conto un cazzo vero?! Sono una così che ti sbatti da cinque mesi e non ha diritto di sapere che tua moglie aspetta un figlio da te??" Glielo urlo.
"Non sei una così, ormai penso l'avevi capito.."
"Io non ho capito proprio niente, Radja! Che cazzo vuoi da me?! Io non ne posso più di sta situazione!"
"Aspetta dai, calmati e ne riparliamo, sei troppo agitata ora.."
"Non c'è nulla di cui riparlare. Sei uno stronzo! Io non voglio questo okay?? Non lo voglio più!"
Radja punta gli occhi su di me e li spalanca come se avessi detto qualcosa di strano.
"Come scusa?" Balbetta.
"Basta non ti voglio più." rispondo cercando di sostenere il suo sguardo.
"Non è vero, lo sento che comunque tu.. sei venuta a Bruxelles.."
"Si e ci siamo anche detti che ne riparlavamo a Roma. E io mi sono stufata. Non ne posso più di stare appresso a te. Con le tue cazzate, i tuoi malumori, le tue bugie! Mi hai mancato di fiducia. Ho accettato che ci provassi con tutto ciò che respira davanti a me, ti ho visto sparire con le donne per tutti questi mesi, mi sono sempre messa in gioco, non per farti lasciare sia chiaro, ma perchè pensavo che avrei potuto conoscerti, mi interessavi, pensavo che c'era un motivo per cui facevi così, e invece no. Sei solo uno stronzo! Mi hai mentito su una cosa importante come questa.. Sono stata solo un oggetto con cui giocare. Non mi hai mai voluta conoscere. Non sai nulla di me. Non sai qual è il mio colore preferito, a cosa penso quando sto in silenzio, quali sono le cose mi piacciono, qual è il mio film preferito e la playlist del mio telefono. Non sai perché sono triste la sera. Hai scelto di non conoscermi come sono fatta dentro, ti interessava solo dare un senso alle serate perchè ti annoiavi, ma tanto c'ero io, che ti importava, vero?! Io ti ho capito fin troppo bene, perché tu sei come tutti gli altri, anzi forse più furbo... Ma si sa, prima o poi chi vuole fregare gli altri, rimane fregato.
Non meriti le mie paranoie, le mie attenzioni, il mio affetto e il mio interesse nei tuoi confronti.
E io non merito di star male per uno come te, che non si cura minimamente di me e mi tratta come una sconosciuta. Non meriti niente, semplicemente.."
"Con questo discorso cosa vorresti dirmi?" Mi dice dopo un minuto buono di silenzio.
"Che basta voglio mettere un punto a questa situazione Radja, non posso più.." sussurro.
Si porta le mani tra i capelli.
"Mi stai lasciando quindi??"
"No, anche perchè non siamo mai stati fidanzati quindi non potrei, però non voglio più fare queste cose. Non voglio questo dalla mia vita.."
"Cosa vorresti per restare?" Mi chiede ed io spalanco gli occhi. Cosa gli dico ora?!
"Tu non puoi darmi niente.." me ne esco così.
"Posso darti quello che chiedi.."
"No, non puoi. Non mi basta più il piacere fisico, Rà. Ce l'ho anche io un cuore se non te ne sei accorto! Sto soffrendo cazzo! Ma a te cosa importa?! Torni a casa dalla tua bella famiglia come se non fosse successo niente vero?! Ma ci pensi a quanto possa far male per me questa situazione?? Anche io ho bisogno di qualcuno.
Ho bisogno di qualcuno che resti nonostante tutto, ho bisogno di due braccia tutte per me e di due occhi che guardano solo me, di qualcuno che mi ascolti e che si prende cura di me..
Anche io ho bisogno di qualcuno che mi ami. Non chiedo poi così tanto.." mi giro di spalle per non fargli vedere che sto piangendo. Questa cosa fa malissimo. Ma non posso fare altrimenti. Non posso espormi troppo meglio tenermi tutto dentro, ma ho deciso di dirgli addio, almeno in questo senso. Non ci sarà più niente, anche per il suo bene, vivremo meglio tutti.
"Dai, non piangere.." lo sento avvicinarsi, ma mi sposto.
"Mi dispiace io.. ma non voglio interrompere.." mi dice.
"Io si. Capisci che non mi basta più?! Voglio amare, voglio qualcuno che si sieda al mio fianco, voglio potermi girare e saperlo lì. Qualcuno che mi faccia sentire l'unica per lui. Voglio tornare a casa in macchina con lui, che ne so dopo una cena insieme. Voglio addormentarmi, svegliarmi, mangiare, parlare con lui. Voglio parlare guardandolo negli occhi o gridando da un'altra stanza della casa, senza nasconderci. Voglio vederlo tutti i giorni, guardarlo camminare, guardarlo aprire il frigorifero. Voglio potergli dire tutti i giorni ciò che è per me. Voglio poter litigare con questo qualcuno, perchè no. Voglio vedere i suoi sorrisi.
Vorrei scambiarci i messaggi nel cuore della notte, sai quando aspetti con ansia proprio quel messaggio, andare a cena e poi lamentarmi perchè sono stanca e ho sonno. Vorrei una famiglia un giorno, che ne so due bambini magari che mi riempiono la giornata. Questo voglio.. mi sono stancata di condividere e stare sola.." lo guardo e mi asciugo gli occhi "Sei pronto a darmi quello che voglio?" Chiedo sapendo già la risposta.
"No, mi dispiace.. io non posso darti tutte queste cose.. non posso darti altro all'infiori del piacere fisico.." mi dice. Ero preparata ma fa comunque male sentirselo dire. Sento il cuore spezzarsi per bene in mille pezzi sta volta.
"Lo sapevo. Per questo ho preso questa decisione.. ti prego Radja basta.." lo guardo con le lacrime agli occhi.
"Non volevo finisse così.. mi sei sempre piaciuta. Però vedi, non posso lasciarla.."
"Non te l'ho mai chiesto.." rispondo "però non puo' continuare.. te lo chiedo come un favore, non mi cercare più.."
"Io..non..posso.. sei diversa per me cazzo lo capisci?!"
Scuoto la testa.
"Resta." Mi dice.
"No, Radja.." rispondo e faccio per andarmene, ma lui mi blocca per un polso e mi fa tornare a guardarlo negli occhi.
"Hai un altro?" Mi dice ad un tratto.
"Che importa, tanto non ti sei fatto problemi a spiattellarmi in faccia tutte quelle troie."
"Rispondimi cazzo. Hai un altro??" Serra la mascella "Edin è lui vero?? È lui che ti mette in testa queste cose?"
"No. Non ho nessuno. Le mie decisioni le prendo da sola. Nessuno puo' decidere della mia vita. Non per forza devo avere qualcuno.. non siamo uguali. Non sono come te.." quelle parole lo feriscono e lascia la presa.
"Come me cosa?? Guardi solo quello che ti pare! Non hai più visto che non sono più andato con nessun'altra tranne te! Quello non lo vedi eh?! I primi tempi forse si sono stato uno stronzo ma poi non c'erano altre storie, se così vogliamo chiamarle, tranne questa!" Quasi me lo urla.
"Non fa niente. Basta tenere il piede in due scarpe. Basta tutto.. ci vorrà del tempo ma potremmo tornare ad essere solo amici, così come prima. Posso darti solo questo" dico e gli faccio una carezza sul viso prima di tornare verso la porta. Il mio discorso è finito.
"Aspetta!" Mi raggiunge. "Hai proprio deciso così?!"
"Si"
"Non vuoi ripensarci?"
"No.." dico e mi asciuga le lacrime. Gli faccio un sorriso ed apro la porta.
"Buona fortuna Radja, per tutto. Anche se sei uno stronzo un po' mi sono affezionata quindi ti auguro il bene con la tua famiglia.."
"Ti prego.." sussurra e a malapena riesco a sentirlo. Faccio finta di nulla.
Esco di casa e lui si appoggia alla porta.
"Baciami" mi dice. Lo guardo ma scuoto la testa.
"Ciao.." dico.
"Perchè ho la sensazione che questo ciao sa di addio e non ti rivedrò più?!" Mi dice.
"Perchè è così, non è una sensazione.." rispondo e finalmente vado via. Lo lascio lì, sulla porta. Aspetto l'auto che mi riporterà a casa.
Non è stato per niente facile perchè sì, sento qualcosa per lui. Ma se non metti un punto prima o poi scoppi.
Avevo mille cose da dirgli, ma me le sono tenute per me.
Non so se l'ho fatto perché non merita che io gliele dica o perché non merita che io le senta.
Adesso voglio solo tornare a casa e restarci, per un po'.
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Amici Mai
Fanfiction"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" ~ Antonello Venditti