Capitolo 29

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"I compleanni vanno festeggiati. Penso sia più importante festeggiare un compleanno che il successo di un esame, una promozione, o una vittoria. Festeggiare un compleanno significa infatti dire a qualcuno: "Grazie perché sei tu"."
(HENRI NOUWEN)

È il 17 marzo, il compleanno di Edin. Lui non lo sa, ma per stasera gli abbiamo organizzato una festa a sorpresa. Ci siamo girati tutta Roma. Avevamo trovato un locale davvero carino, ma non sapevamo cosa inventarci per attirarlo lì, quindi Francesco, il capitano, se ne è uscito mettendo a disposizione casa sua.
Da stanattina che stiamo facendo avanti e indietro. Fa trenta anni, viene una volta sola quindi dobbiamo fare tutto bene, nei minimi dettagli.
Gli addobbi per la sala li abbiamo messi dopo pranzo, i palloncini con il 30 li hanno portati, la cena la abbiamo ordinata e la portano dopo quindi abbiamo tutto il tempo per prepararci.
"Allora donne tutte in fila" sbraita Giulia battendo le mani. Guai a contraddirla. Lei è la stilista di casa.
"Alloraaaaa" apre l'armadio e si tuffa dentro mentre noi ce la ridiamo.
Si guarda Francesca e le tira fuori un abitino color cipria ma non troppo aderente visto che è incinta, con l'allacciatura al collo piena di brillantini.
"Fuori una" dice soddisfatta Giulia mentre distribuisce altri due vestiti a Marta e a Cami.
Marta si ritrova in mano un vestito blu notte, con un corpetto aderente e brillantini ovunque, mentre Camilla si guarda il vestito in pizzo, rosso passione con le spalle scoperte.
"Vestitevi su" le incita Giulia.
Guai a contraddirla, si incazza e non poco.
Mi lascio sfuggire un sorriso e mi ritrovo la stampella in mano con un abito nero, scollato davanti ed incrociato dietro. Decido di non dire niente, questa m'ammazza e inizio a vestirmi.
Triva il vestito per se e si veste anche lei con un abito color pesca con corpetto lento sui fianchi ma pieno di paillettes.
Ci facciamo i capelli e io mi trastullo un po' mentre le mie amiche scendono.
Intanto arrivano anche i ragazzi che ci sono venuti a prendere.
"Ragazzi noi intanto andiamo che c'è da andare a prendere la torta!" Dice Marta mentre scendo.
"Si dai andiamo sennò facciamo pure tardi!" Lucas la asseconda.
Anche Fra e Ste vanno via, ci salutiamo e ci diciamo che ci vediamo la.
"Ma te metti bene sta camicia?!" Camilla sistema Kostas.
"Oh ma a me già da fastidio sta cosa eh, che palle!! Odio le camice" sbuffa e alza gli occhi al cielo.
"E pe na volta dai, non fare il solito brontolone, cavolo"
"Mh, non me la metterò più" risponde il greco.
"Quando ci sposiamo" risponde Cami ridendo.
"Oh no, no. Io vengo in tuta e col borsello!!!" Risponde e si fa mandare a quel paese come al solito.
"Ragazze! Fra mi ha scritto che già sono cominciati ad arrivare, che vogliamo fare??" Ci chiede Giulia. Wojciech non c'è perchè doveva distrarre Edin, quindi ci porta tutte il greco.
"E andiamo su"
Scendiamo, saliamo in macchina e partiamo.
Radja è un po' che non lo vedo, un po' mi manca ma alla fine meglio così, mi puo' fare solo che bene. Ma il fatto che è sempre nella mia testa non mi fa pensare ad altro, cavolo. Se lo vedo lo odio perchè so come andrà a finire, se non lo vedo sento quella sensazione di vuoto. Mannaggia a me, guarda con chi me so annata a confonde!
Arriviamo sotto casa di capitan Totti, scendiamo e saliamo su.
La maggior parte dei ragazzi è arrivata.
"La torta sta in frigo" dice Marta.
"Bene, bene dai iniziate a nascondervi" dice Giulia distribuendo le stelle filanti da sparare.
"Ma è presto ancora su! Quando suonano andiamo" De Rossi se la ride.
Radja non c'è. Che stronzo non è venuto. Chissà perchè poi odia Edin!
"Anvedi Kostas con la camicia!" Lo prendono in giro i suoi amici.
"Ste fermo un po!" Fra da una pizzetta sulla mano al faraone perchè ha iniziato a mangiare qua e la.
"Ma io ho fame!"
"Aspetta gli altri no?!" Lo ammonisce.
"Ma lascialo mangiare dai!" Scoppiamo a ridere quando sentiamo suonare il campanello.
"Eccolo correte!" Dice Giulia mentre spenge la luce e iniziamo a nasconderci. Io mi metto dietro al divano insieme alle mie amiche.
"Tacci tua Giù, do cazzo vado! Non se vede niente!" Alessandro sbatte contro la colonna e ci è difficile trattenere le risate ma dobbiamo.
Kevin tira un bestemmione perchè Zukanovic gli ha pestato un piede, Gyomber si nasconde dietro le tende insieme a Pjanic e sembrano due cotechini. Lucas si nasconde dietro Kostas, il quale gli da una pizzetta educativa.
"Aia!"
"Shhhh" diciamo in coro.
Poi il silenzio.
Appena sentiamo la porta aprirsi e vediamo la luce usciamo fuori e i ragazzi sparano le stelle filanti urlando: "Tanti auguri" tutti insieme.
"Ehm.."
"No vabbè Radja sei una testa di cazzo!" Sbotta Vainqueur.
"Ma che è na supercazzola??" De Rossi gli lancia il tubo delle stelle filanti.
"Io me so pure incastrato con la sedia, mortacci tua!" Sbotta Florenzi che si è incastrato veramente.
"Eh scusate, ma sapevate che mancavo io!" Dice.
"E adesso come facciamo?!" Mi guardo le mie amiche. Non fanno in tempo a rispondere che sentiamo parlare Francesco e infatti dietro Radja appare Edin che ci guarda confuso.
"Ma che cazz?!" Dice guardandoci.
Radja gli fa un saluto col gesto della mano e va a sedersi sulla poltrona.
"Auguriiiiii!!" Ci incita Daniele da vero capo ultras e noi lo seguiamo.
"No vabbè voi siete matti!" Ride Edin.
"Doveva essere una sorpresa!" Dice Giulia guardando male Radja.
"Qualcuno l'ha rovinata" Camilla lo indica ma lui sta armeggiando col cellulare per cui non ci vede.
Pian piano tutti gli fanno gli auguri. Io nelle cose sono sempre l'ultima, quindi aspetto il mio turno.
"Auguri" gli dico. Lui mi abbraccia.
"Grazie, non me lo aspettavo, davvero!"
"Te lo meriti Ed" dico ma sento un paio di occhi penetrarmi la schiena. In effetti mi giro e vedo il ninja che mi fissa, anche abbastanza alterato. Questo mi fará impazzire, già lo so!
"Ti siedi vicino a me?" Mi chiede Edin.
"Certo" gli sorrido "scegli io aiuto le altre" dico e vado aiutare le mie amiche mentre i ragazzi si siedono. Portiamo i piatti a tavola ed iniziamo a cenare...

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