Capitolo 32

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"La maggior parte della gente cerca qualcuno con cui andare a letto invece di cercare qualcuno con cui valga la pena svegliarsi la mattina."

Scendiamo negli spogliatoi. Per fortuna le mie amiche hanno il pass e io mi sono accodata, sennò rimanevo fuori.
Camminiamo per il tunnel quando sentiamo gridare qualcuno, così affrettiamo il passo.
"Aprite cazzo!!!" Sentiamo urlare e Marta scatta, infatti è la voce di Lucas quella.
Arriviamo davanti allo spogliatoio.
"Lucas ma che cazzo fai??" Marta è allibita. Noi ci copriamo gli occhi perchè Lucas è completamente nudo fuori lo spogliatoio che bussa alla porta con una mano e con l'altra si copre i gioielli.
Ma non è solo. Vicino a lui c'è Gyomber infatti Giulia ogni tanto gli butta un occhio. Non si sa come e non so spiegare il perchè ma a lei un po' piace.
"Ci hanno fatto uno scherzo! Ci hanno buttato fuori e ci tengono la porta per non farci entrare!" Spiega Lucas a Marta.
"Wojciech apri cazzo!!" Sbotta Gyomber.
In tutto questo io e Camilla ce la ridiamo come due pazze.
"Nooo! Fuoriiii!!" Sentiamo urlare da dentro e sghignazzare.
"Ragazzi vi prego, che figura di merda!!" Marta si copre il viso.
"Ma poverini!!" Anche Fra se la ride.
"Ko dai apri!" Camilla cerca di fare la seria ma con scarsi risultati. Vedere il francese e lo slovacco con le spalle al muro, le mani sui gioielli e saltellare imprecando non ha prezzo! Marta passa il suo giacchetto a Lucas così si copre un po'. Giulia si guarda Gyomberino che però non ricambia molto perchè è preso a vergognarsi.
"Ma che cazzo state a fa?! A maniaci!" La sua voce mi fa raggelare e smetto di ridere.
"Ma sono loro! Ci hanno chiuso fuori" Norbert alza gli occhi al cielo.
"Che zozzi!" Dice e da una manata forte sulla porta. "Aprite un po'!"
"Radja adesso non possiamo!" Ridacchia Ste.
"Forza." Dice alterato e tira giù la maniglia per poi aprire con facilità.
I due ragazzi nudi si guardano increduli e corrono dentro a vestirsi. Le mie amiche li seguono e vanno a salutare i rispettivi ragazzi. Radja si gira e mi guarda malissimo. Ma che ho fatto ora?! Sto per uscire fuori quando mi sento afferrare per un braccio e trascinarmi in un magazzino li vicino.

****

"Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare."
(Lev Tolstoj)

****

Sto tornando negli spogliatoi dopo aver fatto tutte le interviste per le varie tv. Vedo le ragazze fuori che ridono e Digme e Gyomber nudi di fuori che implorano i ragazzi di farli entrare. Do un'occhiata a Sara e la cosa che mi colpisce è che ha una maglia della Roma in mano. La guardo bene e mi accorgo che non c'è nessun quattro e neanche una sola lettera del mio cognome, bensì un nove gigante con il cognome del bosniaco. Serro la mascella e batto sulla porta per far rientrare questi deficienti. El Shaarawy mi dice che non possono aprire. Mi sto incazzando. Tiro giù la maniglia e la porta si apre senza un minimo sforzo. Questi so proprio idioti! Loro corrono dentro e tiro un'occhiataccia a Sara. Le sue amiche entrano, lei fa per andare via ma la blocco per un braccio e la trascino nel magazzino vicino.
Chiudo la porta e la guardo.
"Che vuoi ora?" Mi chiede sbuffando, quasi infastidita. Radja mantieni la calma.
"Quella" le indico la maglia "Perchè ce l'hai in mano?"
"Non penso di doverti dare delle spiegazioni" mi dice incrociando le braccia.
"Non farmi incazzare, rispondimi." Dico con un tono che non ammette legge. Lei sbuffa ma poi parla.
"Me l'ha data Edin. Le altre avevano la maglia e io no. Così ha insistito e mi ha dato la sua.. ho apprezzato molto è stato un gesto molto carino da parte sua" conclude.
"Quando l'hai visto?" Le chiedo.
Guarda se sto bosniaco del cazzo mi deve rovinare tutto, eh!
"Prima della partita" mi risponde scocciata.
"E che voleva?"
"Oh ma che stamo in questura?! Eh basta no" mi dice.
Mi sto innervosendo e parecchio anche. Quello li deve stare al posto suo. Non ha capito che lei è mia.
Torno a guardarla.
"Non voglio che ti avvicini così tanto a quello" dico.
"Seee pfff!! È arrivato" mi dice scoppiando a ridere.
"Stupida è vero" dico e lei smette di ridere.
"Perchè?" Chiede.
"Perchè si."
"Dammi un motivo" mi dice.
"Perchè vieni con me, fai sesso con me.. a quanto sento ti basto" dico ma vedo che è rimasta un po' delusa della mia risposta.
"Non voglio perderti, cazzo" penso ma non glielo dico.
"Non è un buon motivo.." mi dice.
"Si lo è.." rispondo mentre la vedo spostarsi e andare verso la porta.
Scuote la testa poi si ferma: "Ah, bel gol Ninja, complimenti. Molto bello.." mi dice ed io non so cosa mi dice la testa. Mi avvicino e la faccio appoggiare alla porta.
"Se..se.. ti è piaciuto così tanto te lo.. ecco fa conto che era per te.." dico piuttosto imbarazzato.
"Grazie.. facciamo finta sia così.." mi dice.
Sospiro. Non so più che cazzo fare. Non riesco a lasciarla andare.
"Martedì parto.. vado in Belgio. Sai per la nazionale.." le dico non ci vedremo per un po'. Forse ci fará bene, magari ci aiuta a staccarci.. Ma non ci vedremo più questi giorni ed io ho voglia di lei.
"Vabbe ci vediamo quando torni. Buona partenza" mi dice.
Eh no, non così.
Mi svvicino e le bacio il collo, attaccando il mio corpo al suo. Cerco di baciarla ma lei sposta il viso. La guardo confuso.
"Dai Rà, poi sospettano.." mi dice e mi sposta delicatamente.
"Aspetta, perchè no?!" Chiedo.
"Dai va a lavarti che puzzi un po'" mi dice con un sorriso ed esce.
Ci sono rimasto di merda. Cazzo m'ha rifiutato. Ma che cosa le prende??
Esco incazzato e vado mello spogliatoio.
"Ei che cazzo di fine hai fatto??" Mi chiede Wojciech ma io non me lo filo e vado dritto verso Dzeko.
"Tu!" Gli punto il dito "Devi starle lontano, chiaro?" Dico a denti stretti.
Lui mi guarda confuso.
"Hai bevuto Radja?" Ride.
"No per niente. Sono serio! Vedi di stargli lontano o saranno cazzi tuoi!"
"Ma da chi??" Ridacchia. Mi sta prendendo per il culo.
"Lo sai benissimo. Ci stai provando ma non funzionerà non sei quello giusto" sono fuori di me. Mo lo uccido.
"E quello giusto chi sarebbe?! Tu??" Mi chiede infilandosi la maglia.
"Cosa cazzo centro io?" Ringhio.
"Da come mi vieni a fare la predica sembri quasi geloso.." mi dice con un ghigno.
"Cosa cazzo sai??" Lo spingo ma parliamo a bassa voce.
"Cosa?! Niente.. perchè c'è qualcosa da sapere?" Mi dice il bosniaco.
"No niente.." cerco di calmarmi ma stringo i pugni.
"Bene, ok.." dice e poi si rivolge agli altri "Ragazzi ci vediamo tra una settimana! Buona nazionale" dice prendendo il borsone in spalla ed esce.
Per fortuna me ne vado. Mi serve questa settimana per schiarirmi le idee.

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