Capitolo 8

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""Parla!" le dissi, ma rimase in silenzio.
"Parla!" ripresi, ma il silenzio sembrava regnare sovrano.
"Parla, ti prego" le supplicai un'ultima volta.
"Voglio fare l'amore con te" mi disse.
Ora ero io a rimanere in silenzio, con mille parole nella testa. Decisi di riassumere tutto in un bacio, forse il bacio più bello della mia vita."


Gli ho detto di si, ma cavolo mi sta prendendo l'ansia. Chissà dove mi porta ora..
"Ei che ci stai ripensando?" Mi dice Radja sghignazzando.
"Ma va ti pare, io non mi tiro mai indietro" dico ma sono tesa. Non riesco a calmarmi, ceh non lo so.
"Mi fa piacere sentirtelo dire" mi dice e parcheggia. Scendo e lui mi imita chiudendo la macchina.
Alzo lo sguardo e mi accorgo che mi ha portato in un hotel. Deglutisco.
"Che posto romantico" commento ma me ne pento subito.
"È il mio stile, baby. Non sono un tipo romantico lo sai"
Mi verrebbe da rispondergli: "con tua moglie si visto quello che gli avevi organizzato per chiederti di sposarti", ma mi mordo la lingua e lo seguo.
Mi sposto i capelli di lato e mi assale l'ansia. Mi iniziano a venire in mente cinquecento domande. Mi sono depilata stamattina, per fortuna Camilla e Giulia sono estetiste!
Lui mi da un'occhiata e si avvicina alla reception. Mi guardo intorno e mi accorgo che è un Signor hotel. L'Hilton per la precisione. Wow, non ci sono mai stata..
Mi sembra tipo la scena di Pretty Woman no, quando Richard Gere porta Julia Roberts in quell'hotel. Mi stringo tra le spalle. Non mi sta piacendo come mi sto sentendo ora..
Mi avvicino anche io alla reception e lo vedo firmare la carta della privacy, così nessuno puo' sapere che siamo stati li e soprattutto lui con chi è stato quella notte. Inevitabilmente mi viene da pensare quante altre donne ci ha portato qua..
Si accorge della mia presenza e mi sorride. Prende la chiave e mi dice: "Andiamo vieni.."
Ci avviamo verso l'ascensore. Lo chiama ma io non lo guardo, sono troppo presa dai miei pensieri. Non sto facendo la cosa giusta, ma lui è bellissimo. Non ci sono dubbi.
Mi fa passare prima a me poi mi segue e le porte si chiudono davanti a noi.
"Ho preso la suite" mi dice toccandosi la cresta.
"Capito.."
"Qualcosa non va??" Mi chiede.
"È questo il tuo stile di vita?"
"Si, beh non sempre vengo qui e non sempre prendo la suite" mi dice facendomi l'occhiolino.
Rimango in silenzio.
"Che c'è?!" Lo vedo innervosirsi un po'.
"Mi sento una puttana.." dico mentre le porte si aprono e esco verso la suite.
Lo sento seguirmi. Mi prende per un braccio e mi fa voltare. I suoi occhi sono puntati sui miei.
"Non devi pensare questa cazzo di cosa. Io ti conosco, so come sei." Mi dice.
Abbasso lo sguardo ma lui mi prende il viso con la mano.
"Capito?? Non lo penso e so per certo che non lo sei" mi dice e mi bacia a stampo.
Apre la porta della suite.
"Ci hai ripensato?" Mi chiede.
Lo guardo. Se non lo faccio penso che me ne pentirò a vita ma sono combattuta. Mi avvicino ed entro. Lui fa lo stesso e chiude.
Mi tolgo il cappotto, è novembre fa ancora freddo.
Lo poggio sulla sedia e mi guardo intorno. È bellissima non c'è che dire.
Mi fermo a guardarlo mentre si leva la maglia.
"Che c'ho?" Mi chiede.
"No..no..n..niente" arrossisco.
Si avvicina e mi squadra.
"Sai.. mi sono immaginato questo momento per tutto questo tempo.." mi sussurra all'orecchio mentre inizia a slacciarmi la camicetta.
"Ah si?!" Sto andando a fuoco.
"Mh, mh.. vediamo se le aspettative sono uguali alla realtà.." mi bacia il collo e lo lascio fare, ormai sono qui per quello è inutile tirarsi indietro o rimanere bloccata.
"Rilassati però, sciogliti un po'.." mi sposta i capelli e finisce di slacciare i bottoni.
Mi tolgo la camicetta e la lascio cadere a terra. Tanto vale giocare come lui.
Lo guardo, lui mantiene gli occhi fissi ai miei.
Si avvicina e inizia a baciami. Un bacio diverso da quella sera. Lo sento che è cambiato. Sa di passione. È come se le sue labbra avessero bisogno del mio calore ed io lo lascio fare, anzi gli do tutto di me. È come se le mie avessero bisogno di bruciare le sue.
Mi prende in braccio e mi butta sul letto mentre continua a baciarmi.
Le sue mani percorrono tutto il mio corpo. Ci sa fare non c'è dubbio. È un vero amante. Lo spoglio e mi ferma le mani sopra la testa. Bacia ogni centimetro del mio corpo, finisce di spogliarmi. Mi sorride e diamo il via ai preliminari. Do il meglio di me alla fine mi è partito l'ormone anche a me. Il suo respiro cambia, come il mio. Sono sopra di lui è il mio turno di dargli piacere. Sento il suo cuore, il battito è accellerato. Mi fa girare e si riporta sopra di me.
"Basta, non ce la faccio più" ansima.
Non mi da il tempo di rispondere che entra dentro di me. Lo tiro a me e gli mordo il labbro. Ne è valsa assolutamente la pena, lui continua senza smettere di guardarmi negli occhi.
Come cazzo ho fatto a dirgli di no per tutto questo tempo?! Sono una folle!
Piano piano il ritmo cala e immagino che sia arrivato al culmine, infatti sento i suoi gemiti che emette. Stiamo sudando come maiali, cazzo. Poi lui è sempre stato una spugna.
Inizia a tremare, stringe le palpebre e si morde le labbra.
"Ma il preservativo te lo sei messo??" Chiedo ansimando.
"Non c'ho avuto tempo" mi dice con voce tremante ma profonda.
Arriviamo al culmine insieme quando si stacca da me e corre in bagno. M'ha distrutto.
Mi metto sotto le coperte e mi metto comoda.
Avete presente quel tipo di sesso che non scordate più? Quello che ti fa fare cose che non pensavi di poter fare, quello che ti sbatte ovunque ma non importa perchè quei brividi li senti e non puoi fermarti.
Ecco, è stato esattamente così. Brividi su brividi.
Mi sdraio e aspetto che Radja torni a letto.
Dopo poco si siede vicino a me.
"Soddisfatto o rimborzato?" Dico ridendo.
"Molto meglio la realtà delle aspettative" mi dice.
"Anche tu non sei stato male"
"Ei io sono un giaguaro" mi dice iniziando a mettersi le mutande e poi i pantaloni.
Gli sposto le coperte come per farglj cenno che puo' entrare a letto se lo vuole.
Radja squote la testa.
"Vabbè ma rimani, no?" Chiedo.
Si infila la maglia e si siede sul bordo del letto per infilarsi le scarpe. Mi tiro un po'su.
"Non posso, non dormo con le altre ragazze.. poi ti ricordo che devo tornare a casa, mia moglie me lo taglia" mi dice e si alza sorridendo "però tu.. tu puoi stare qui quanto vuoi.. ho pagato tanto puoi dormirci.." mi dice e quella sensazione ritorna in me.
"Sono stato da Dio stanotte" mi dice e mi bacia la testa, per poi prendere il giachetto e andare verso la porta.
"Buonanotte, baby" mi dice e gli faccio un cenno con la mano con un mezzo sorriso.
Esce e chiude la porta. Cado con la testa sul cuscino. Buonanotte.

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