Capitolo 67

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"Il parto è l'unico appuntamento al buio in cui avrai la certezza di trovare l'amore della tua vita."

~Dedicato a Francesca~

Sono le dieci di sera. E sono distrutta. Sono arrivata sì, ormai ho finito il tempo da tre giorni ed Alessandro non accenna a voler uscire. Devo dire che mi spaventa e non poco il momento del parto. In poche parole mi sto cagando sotto. Ho paura del dolore poi io non lo sopporto, ho la soglia del dolore molto basso. Sono nervosa, mi agito con niente.
La settimana scorsa ho sentito un principio di contrazione e ho trascinato Stephan all'ospedale ma mi hanno detto che non era nulla di grave e che non eravamo ancora pronti. Un falso allarme praticamente, che spero non capiterà più perchè se deve essere un dolore sia quello definitivo.
La valigia è già pronta nel bagagliaio della macchina di Ste già da quindici giorni.
È il 26 ottobre e tra poco sarà anche il compleanno del mio ragazzo. Mi sdraio a letto e mi copro, visibilmente distrutta. Le gambe e piedi gonfi, dolori ovunque e la testa che mi scoppia. Dopo poco anche Ste mi raggiunge e si sdraia vicino a me.
"Come ti senti?" Mi dice accarezzandomi la pancia.
"Morta a metà" sorrido mettendo la mano sulla sua.
"Questo piccoletto sta così bene con la sua mamma che non ne vuole sapere di uscire e coccolare il suo papà" dice parlando più con Alessandro che con me. Ormai tutte le sere ci fa un monologo e mi sento quasi esclusa, devo dire. Ma mi ispira tanta tenerezza, è così dolce!
"Non mi vuoi conoscere Ale?" Chiede alla mia pancia e nostro figlio sembrerebbe averlo capito tanto che da un colpetto sulla mia pancia come per risposta.
"Ha detto di si!" Mi dice con una faccia buffa che mi fa scoppiare a ridere.
"Scusa amore ma sono stanca, ti dospiace se dormo un po'?!" Chiedo dandogli una scompigliata ai capelli.
"No, no amore fai pure!" Mi dice ed io mi sdraio e in dieci minuti prendo sonno e mi addormento.

~

Mi sento bagnata, come se mi fossi fatta la pipì addosso. Forse sto ancora sognando di sguazzare nella piscina...
Stringo le palpebre non voglio svegliarmi, ma quella sensazione non accenna a scendere. Anzi, la sento sempre più forte e fredda..
Accendo la luce e noto che ho dormito solo una mezz'oretta. Mi scopro.
"Amore che hai?!" Mugugna Ste.
Il letto é zuppo e spalanco gli occhi.
"OH CAZZO! OH CAZZO!" urlo.
"Che è oh??????" Si tira su di botto.
"Mi si sono rotte le acque!!" Urlo.
"Come?! Cosa?! Quando?! Dove?! Perché?!"
"Mannaggia la troia Ste non lo so!! Corri! Che dolore cazzoooo!!" Sbotto sentendo una fitta dietro la schiena.
Stephan si alza e mi aiuta a scendere.
"Dai, dai, dai dobbiamo andare all'ospedale!!" Mi dice.
"Ma no pensavo volessi portarmi a ballare!" Dico acida. Di solito non lo sono ma il dolore e sti commenti a cazzo mi provocano un fastidio enorme.
Emetto un urlo che mi avranno sentito pure in Cina, mentre scendiamo e saliamo in macchina.
Le contrazioni si fanno sempre più frequenti e il dolore aumenta. Non posso spiegarvi il tipo di dolore che si prova ma vi assicuro che è insopportabile!
"Dai amore stringi i denti, tieni prendimi la mano!" Mi dice stringendo la mia.
"Guida e non rompere! Corri Steeeeee!!" Sbotto togliendo la mano.
"Respira allora, come ti hanno impararo al corso!!"
"Ma te pensi che ce so annata al corso???? Non me mette ansiaaaAAAAHHH!!"
Lui mi guarda confuso e agitato, non sa come aiutarmi e poverino mi dispiace trattarlo male ma non riesco a farne a meno, sento che se me la prendo con lui e mi sfogo il dolore lo sento di meno.
Lui non dice nulla per il resto del viaggio mentre io urlo e mi dispero. Fa malissimo.
Parcheggia dove capita, scende fa il giro e mi aiuta a scendere.
Non sono in grado di ragionare ne di pensare. Entriamo e subito una infermiera mi viene vicino e capisce che se non mi porta a partorire lo faccio qui, e non sarà un bello spettacolo per quelli in sala d'attesa.
"Ora arrivo amore, avverto gli altri!" Mi dice Ste ma neanche gli rispondo perchè non mi esce nessun suono. Lo vedo armeggiare con il cellulare mentre mi portano al reparto maternità e poi successivamente in sala operatoria. Mi spogliano e mi mettono il camice verde. Mi fanno stendere sul lettino insieme ai miei vari urli, Alessandro si è deciso ma mai più figli, giuro. Non so come facciano quelle che ne hanno tre-quattro. Io basta, chiudo tutto qua, mai più!
Mi controllano il parto, e l'infermiera mi dice che ci siamo. Il mio ginecologo non c'è perchè non è di turno.
"Fottesega a me!" Rispondo.
Intanto sento un paio di labbra che mi toccano la fronte. È arrivato Ste, con la cuffia e il camice verde.
"Eccomi, stanno arrivando"
"Okay sei sicuro che vuoi assistere?!" Chiedo iniziando a sudare.
"Ovvio è mio figlio!"
Annuisco.
"Signora quando sente che arriva la contrazione puo' spingere, è arrivato il momento di far uscire questo bambino!" Mi dice l'ostetrica.
Annuisco e alla prima contrazione inizio a spingere e ad urlare.
"Respira!" Ste è vicino a me che mi accarezza i capelli e mi guarda con dolcezza ma allo stesso tempo triste perchè non sa cosa fare per farmi stare meglio.
Gli prendo la mano e sento la seconda contrazione arrivare perció continuo a spingere.
"Brava amore, avanti così" mi sussurra dandomi tanti bacini. Annuisco e alla terza contrazione gli stringo la mano e spingo più forte che posso, prima finisce st'agonia e meglio è!
"Mai più Ste, mai più eh!" Dico.
Mi sorride.
Continuo a spingere finchè non sento più dolore, ma solo un "Eccolo!!" seguito da un pianto di neonato.
"Ce l'hai fatta amore!" Mi dice Ste baciandomi a stampo. Sorrido distrutta.
Sposto lo sguardo all'orologio che segna mezzanotte e mezza.
"Ah auguri amore mio!" Gli sussurro.
L'ostetrica avvolge Alessandro in un asciugamano e me lo mette tra le braccia.
Mi guarda come se si fosse scordato che oggi è il suo compleanno.
"Questo é il più bel regalo che potessi farmi!" Mi dice mentre coccolo il mio piccolo che mi ha fatto strillare per più di un'ora intera.
Stephan gli da un bacino sul naso mentre il piccolo piange sgolandosi.
"Finalmente ti conosciamo.." Ste gli prende la manina mentre appoggio la fronte sulla sua guancia.
Alessandro è bellissimo, giá gli somiglia. Ha un sacco di capelli e so per certo cosa sta pensando il faraone.
"Potremmo già fargli.."
"Niente cresta per ora ti prego!" Lo ammonisco ridendo.
"Lo amo moltissimo.."
"Gli uomini della mia vita" dico dando un bacio a tutti e due.
"Scusami se ti ho trattato male.." Dico "Non ero in me.."
"Me ne sono accorto!" Ride.
"Faceva malissimo" sbuffo.
Stephan mi coccola come puo' mentre l'ostetrica riprende Alessandro per fargli il bagnetto e fargli tutte le visite di rito. Stephan rimane con me mentre sistemano anche me, per stare un po' insieme prima che arrivino tutti i nostri amici.
"Tanti auguri papà!" Dico facendogli una carezza.
"Auguri anche a te mamma!" Mi da un bacio.
Finalmente adesso posso dire che siamo veramente in tre e che la mia famiglia ha preso vita. Loro due sono e saranno gli uomini più importanti della mia vita.
Mi portano in camera e dopo poco ci portano Alessandro così possiamo goderci la nostra intimità e coccolarlo il più possibile prima che arrivino i nostri amici.

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