Capitolo 20

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"Le cose sono fatte per essere usate, le persone per essere amate. Bisogna far attenzione però, a non invertire le due cose."

Camilla è tornata al tavolo da dieci minuti perchè Ash alla fine aveva un po' da fare con i clienti.
Lei e Kostas si tengono il broncio. Ogni tre per due sbuffano.
"Su ragazzi dai" Fra cerca di mettere pace.
Anche Giulia e Wojciech non si guardano nemmeno. Ma che bella serata, si si.
"Ma fate sempre così?!" Chiede Edin.
"Anche peggio" rispondo ridendo. Radja mi da una gomitata.
"Che vuoi?" Bisbiglio.
"Non gli dare spago" mi sussurra e beve.
Sto per replicare quando entra Marta di corsa, arrabbiata e quasi sull'orlo del pianto.
"Marta!! Che fine hai fatto??" Urla Giulia.
"Eravamo preoccupate!" Continua Cami.
"No ragazze, sto stronzo!!" Marta si siede con le mani tra i capelli.
"Ehi che succede?" Chiedo.
"Quello stronzo di Digne! Era strano parecchio ieri sera, così oggi l'ho pedinato tutto il giorno e cosa ho scoperto?? Che si è visto con la moglie! Sono stati tutto il giorno insieme e a me ha detto che aveva impegni con il procuratore che ovviamente non è lei, cazzo!! Che bastardo! Non lo voglio più vedere, vi giuro!" Sbotta iniziando a piangere.
"No dai Marta.." la abbracciamo.
"Non pensavo potesse farmi una cosa del genere!!" Dice tra i singhiozzi.
"Veramente uno stronzo!" Ringhia Giulia.
"Gliela faremo pagare, tranquilla!" Fra le accarezza i capelli.
"Mh mh" la consoliamo un po' ma è logico che ci stia male.
Ci siamo rimaste male un po' tutte. Alla fine non pensavamo che Lucas potesse fare una cosa del genere alla nostra amica.
Mi rimetto seduta e Marta inizia a versarsi da bere.
"Vedi l'astemia" mi sussurra Cami.
"Poverina.." sbuffo.
"Oh Cami dai basta" Kostas la prende per un braccio e la fa girare.

"Ma che vuoi?? Sto con Ash!" Sbotta.
"Lascialo, cazzo! Che cazzo ci devi fare con uno come lui!" La mia amica tentenna un po a rispondergli, poi dopo un minuto buono di silenzio, parla.
"Non è vero, non sto con Ash.." sussurra.
Gli occhi di Kostas si rilassano.
"Perchè allora me lo hai detto?" addolcisce la voce.
"Perchè mi hai fatto stare male, per come mi hai trattata!" Incrocia le braccia "poi sei sparito, perchè?"
"Perchè avevo comimciato ad arrabbiarmi con te per ogni cosa che non mi andava bene. E se mi arrabbio vuol dire che mi interessi troppo... non sono normale ma ho preferito sparire perchè ho pensato che a lungo andare sarei diventato scemo appresso a te"
"Se vabbè. E allora adesso che vuoi??" Lo guarda malissimo.
"Volevo dirti che sti giorni sono diventato scemo uguale senza di te. Ho sbagliato a dirti quelle cose, lo sai sono un po' fumantino e non penso prima di parlare, mi si annebbia tutto, purtroppo. Potremmo riprovare.."
"E io che ne so se te ne andrai di nuovo ogni volta che farò qualcosa che ti darà fastidio?" Replica la mia amica tenendo lo sguardo fisso su Kostas.
"Se sono tornato vuol dire che tutte le cose che mi mandano in bestia di te le possiamo vedere insieme e magari migliorare, parlarne. Senti, con te le emozioni le provo, anche rabbia ovvio. Non mi immagino con un'altra. Non valgono quanto te. Saranno pure belle da guardà, ma non mi smuovono la guerra dentro come te.." conclude.
Cami lo guarda a bocca aperta, quasi con gli occhi a cuoricino. Non replica e si butta letteralmente addosso a Kostas.
"Ma quanto ti amo?!" Inizia a baciarlo.
Al tavolo scoppiamo a ridere. Quanto sono belli sti due insieme!
Marta si sposta al bar, questa stasera si ubriaca sicuro. C'è da tenerla d'occhio.
"Anche io" risponde Kostas e la bacia.
Wojciech da una spallata piano a Giulia per farla girare. Lei sbuffa.
"E dai, basta su"
"Vabbè basta scemo! Ma non lo fare mai più. È mio amico!" Le dice la mia amica e lo abbraccia tirandolo a se.
"Ma sono geloso oh. Roba mia qua!" Dicre il polacco ricambiando l'abbraccio e stringendola.
"Non c'è nulla di cui essere gelosi. Sono tua"
Sul viso del polacco appare un sorriso ebete. Pure questi due pazzi.
Edin sorride vedendo le scene.
Stephan coccola Francesca e le accarezza la pancia.
"Tutto bene, si?!" Chiede il faraone.
"Come non mai" Fra è stracotta ormai è irrecuperabile.
Poggio il bicchiere sul tavolo. A vedere tutte queste coppie felici mi sale un po' di tristezza eh.
Radja è vicino a me che guarda dall'altra parte la moretta con cui era arrivato.
"Rà.." lo chiamo a bassa voce.
Lui mi sente e si gira.
"Vuoi andare?" Mi chiede malizioso.
"No.. mi abbracci?!" Dico sempre a bassa voce senza pensare.
Le parole mi sono uscite così inaspettate. Mannaggia a me. Non potevo mordermi la lingua?! Ma che me so impazzita?!
Che figura del cavolo. Sento il cuore voler uscire dal petto, tanto che devo essere rossa come un peperone. Infatti abbasso la testa e mi guardo le mani che ho sulle gambe, per non far vedere agli altri che mi sta succedendo.
Lui spalanca gli occhi alla mia richiesta.
"Ei baby, ma che stai dicendo?! Non sono quel tipo di uomo" mi risponde.
"Giusto..Hai ragione.. Forse è l'alcool" dico "ora torno.." mi alzo, prendo una sigaretta ed esco.
Mi accendo una sigaretta.
Quanto sono stupida! Davvero ho pensato una cosa del genere?!
Devo smetterla di bere se mi fa fare queste cagate! Che figuraccia mamma mia. Comunque un po' avrei sperato che mi abbracciasse. Non so neanche io il perchè. Sento gli occhi pizzicare. Eh no Sara eh, no! Ricaccio indietro le lacrime e tolgo un po' di matita che mi era colata sotto l'occhio con il dito.
Lancio la cicca prendendo la mira quando sento qualcuno schiarirsi la voce.
"Ehm.." Edin mi ha seguita fuori.
"Oi" dico.
"Che hai??" Mi chiede.
"Niente perchè?"
"Sei corsa fuori.. qualcosa non va?" Mi chiede inclinando la testa da un lato.
"No ma ti pare, niente di che" faccio spallucce.
"Sicura?! Con me puoi parlarne" si avvicina.

"Si, si certo"gli faccio un sorriso. "Avevo voglia di una sigaretta"
"Ah meno male, pensavo che qualcosa non andava.."
"E perchè mai?
"Boh intuito" mi dice sorridendo.
È completamente diverso da Radja. Il rovescio della medaglia proprio. Ma non posso dirgli quello che è successo poco fa, non lo deve sapere nessuno. Tanto meno lui.
"Allora me lo dici se ce l'hai il ragazzo o no?!" Mi dice guardandomi.
"No, non ce l'ho" dico.
"Uh bene, allora posso fare così senza beccarmi le botte!" Mi dice, mi prende le mani e mi tira a lui, abbracciandomi.
Rimango immobile tra le sue braccia, non me l'aspettavo. Mi prende le braccia e se le mette intorno alla vita. Ora lo abbraccio anche io.
"Ogni tanto un abbraccio vale molto di più di mille parole.." mi dice.
Rimango zitta e lo stringo. Alla fine sto bene così, provo una bella sensazione.
Rimane un po' così, accarezzandomi i capelli di tanto in tanto. Mi dice se voglio prendere un caffè con lui.
Lo sento ridere quando gli rispondo che devo controllare la mia agenda. Ci stacchiamo.
"Dai su, fai la seria!"
"Ma sono seria!" Rido anche io.
"Spero ti libererai" mi fa l'occhiolino e entra.
L'ho chiesto a Radja, me lo ha dato lui..
Ma si, un caffè non si nega a nessuno!
Torno dentro e continuo la serata. Lontano, molto lontano da Radja evitandolo in tutto e per tutto.

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