Capitolo 11

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"Mi piace svegliarmi alla mattina e non sapere cosa mi capiterà o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Secondo me la vita è un dono, e non ho intenzione di sprecarla, non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano, impari ad accettare la vita come viene.. così ogni singolo giorno ha il suo valore!"
(Jack Dawson, Titanic)

È passata più di un mese da quella notte. Ormai è gennaio. Non ci siamo più sentiti, visti poche volte sempre al Gilda. Due persone normali, come eravamo prima. Parla, scherza, ride. Insomma pure io mi sono un po' tranquillizzata diciamo. È stato bello ma basta così, un'esperienza da aggiungere nella vita.
Neanche io l'ho più cercato comunque.
Anche perchè, cosa avrei dovuto dirgli?! Assolutamente niente.
È stato chiaro fin da subito. Voleva sesso e sesso ha avuto.
È pomeriggio e io, Cami e Giulia siamo al supermercato a fare la spesa. A casa manca tutto, capirai i loro boys si mangiano pure i tavoli con le sedie tra un po'. Marta aveva un esame oggi pomeriggio, mentre Francesca è dai genitori di Stephan. Qua la cosa diventa sempre più seria, oh!
"Dobbiamo prende qualcosa qua?" Indico il frigo.
"Sara, tu non hai idea che dobbiamo comprare tutto il supermercato perchè casa è vuota!" Mi dice Cami.
"Piamo uno de tutto, tanto quando non c'è più niente si mangiano quello che rimane" ride Giulia.
"Aggiudicato!" Inizio a mettere buste di insalata e yogurt nel carrello.
"Comunque Kostas è strano sti giorni" dice Camilla.
"Perchè?" Chiedo.
"Boh, non ne ho idea poi per tirargli fuori le cose, mamma mia oh! Certe volte me fa prende un nervoso che manco il signore li sa!"
Io e Giulia ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Si voi ridete, tanto che ve frega, lo devo sopportà io a quello!" Sbuffa.
"Ma Cami te lo sei scelto te eh!" Rido mentre peso la frutta sulla bilancia.
"Fai sempre in tempo a mandarlo a fanculo e aspettare che torna Skorupski" le dice Giulia prendendo i biscotti.
"Ma che dici che centra Lukasz mo" la guardiamo e la vediamo arrossire.
"Lo sanno pure i muri che c'hai na cotta per lui, eh" risponde Giulia.
"Ma piantatela!!!" Sbotta spingendo il carrello.
"Non è vero?!" Le chiedo raggiungendola.
"Kostas è Kostas punto, poi anche se fosse non vorrei scatenare la sua furia! Ma spero sia solo un periodo, capita no?! Alla fine con lui sto bene" dice e si vede che è la veritá, é presissima dal greco.
"Ma si, ci sta"
"Ma si Cami al massimo ce rade al suolo casa, che ce frega tanto paga lui!" Dice Giulia mentre mastica.
"Ma che stai a mangia?!" Dico ridendo.
"Un mandarino, volete?" Ce lo porge.
"No vabbè, Giulia! Io non ti conosco" sua sorella si sposta.
"La mejo!" Rido e continuiamo il giro spostandoci ai detersivi.
"Avevo fame oh" ci risponde.
"Comunque gli tirerò fuori da quella boccaccia cosa gli succede!" Dice Cami.
"Brava, anche con la forza se serve!"
"Puoi scommetterci"
"Beh calma sorè, quello te distrugge!" Ride.
"Se, se" ride anche lei.
"Senti ma tu con Radja poi?! Non ci aggiorni brava, siamo le tue amiche" mi dice Giulia.
"Ma non c'è un poi" rido.
"Non ti ha detto più niente?" Mi chiede Cami.
"No, no. Basta. Alla fine che doveva dirmi?! È stata una semplice notte di sesso tutto qui" dico.
"Si ma se lui ti chiedesse di rifarlo tu che risponderesti?" Mi chiede Giulia.
"Beh dai penso che gli direi di si, alla fine non è stato malaccio, si potrebbe rifare" dico.
"Hai capito che zozza" Camilla mi da una spintarella e scoppiamo a ridere.
"La carne è carne dai" mi difendo.
"E che carne!!!" Interviene Giulia.
"Dai ragazze su"
"Il cobra non è un serpente" Camilla se la canta. Che amiche folli che c'ho!
Andiamo alla cassa paghiamo e torniamo a casa. Torna pure Marta che ci dice che l'esame è andato abbastanza bene ma che deve aspettare i risultati.
Mettiamo du una cena decente e ci sediamo a tavola per mangiare.
"Quindi stasera si festeggia" esordisce Marta agitando la forchetta per aria.
"Va bene!" Diciamo in coro ridendo per la scena.
"Lucas ha detto che innaugurano un disco pub qua vicino, potremmo andare li" ci spiega.
"Per me è okay" faccio spallucce.
"Devo sentire il duce" dice Camilla.
"Wojciech fa quello che gli dico io sennò.. sennò niente lo fa e basta"
"Ma io vengo comunque eh, che credete! Solo sento se vuole alzare quel culone per poggiarlo su un altro divano" spiega Cami.
Sparecchio e mi vado a prepare. Qua dentro siamo tutte fuori di testa, mamma mia!
Salgono anche loro e si preparano.
Scendiamo e intanto noi andiamo.
"Ha detto sua maestà che viene eh" ci informa Cami.
"Meno male sennò litigata!" Dice Marta.
"Giá fatto!" Cami parcheggia e scendiamo. Mai tranquilli questi due.
Ci avviamo all'entrata dove i ragazzi si sbracciano per farsi vedere, tranne il greco ovviamente, è incazzato. Infatti neanche si salutano e entrano. La serata promette bene, eh.
"Finalmente!" Lucas bacia Marta.
"Con calma eh, non è che scappa il locale" le risponde.
"Entriamo va!" Il polacco mette il braccio sulle spalle di Giulia e entriamo.
"Fico" dice Giulia guardandosi intorno.
Camilla ha già preso posto e mi siedo vicino a lei, seguita dalle altre.
"Che è Cami?!" Dico.
"Me fa sbrocca! Dio quante botte je darei oh! Sto scemo guarda che faccia da cazzo" dice indicandolo.
"Beh in effetti.." dico "vabbe non ci pensare su che prendi da bere?" Le chiedo.
"Qualcosa di forte. Stasera faccio il panico" mi dice.
"Arrivo subito" mi alzo e vado al bar.
"Dimmi" mi dice il barista.
"Un angelo azzurro" qualcuno mi precede e mi giro a guardare.
Radja.
"Ei ciao!" Mi saluta.
"Ciao, ci stavo prima io comunque eh, sta mania di passare avanti non te la levi mai!"
"Scusa, ma è Nainggolan" il barista gli fa il cocktail.
"Grazie bello" risponde il belga e prende il bicchiere "sola?"
"No ci sono anche gli altri al tavolo laggiù" glielo indico.
"Ah okay. Che dici, novitá?!" Mi chiede.
"Niente di che" tiro indietro i capelli. Lo vedo giocare con la lingua sulla cannuccia.
"Capito.."
"Mi fai qualcosa di forte?! Due grazie.." ordino per me e Cami.
"Ah proprio così, il devasto stasera. Bene!"
"Si dai ogni tanto ci sta" gli sorrido mentre il barista mi fa i cocktail.
"Ecco a te" mi dice.
"Grazie!" Dico e prendo i cocktail "ci vediamo Radja, buona serata"
"Aspetta. Non ti andrebbe di.. ecco.. inaugurare il locale?" Mi chiede e spalanco gli occhi.
"Cosa?"
"Shh parla piano. Hai sentito. Ci vediamo al bagno tra cinque minuti"
"Tu sei pazzo!"
"Sbrigati" finisce il cocktail, poggia il bicchiere sul bancone, si alza e se ne va.
Torno al tavolo e passo il bicchiere a Camilla che nel frattempo ha giá bevuto un po'. Kostas la tiene d'occhio stasera si uccidono solo con lo sguardo.
"Ora torno eh" dico e vado verso il bagno che per trovarlo, tre ore.
Uomini o donne?!
Mentre oenso dove entrare sento una mano tirarmi dentro.
"E piano, cazzo!"
"Oh, ce l'hai fatta!" Radja chiude a chiave.
"Calma, uomo"
Sorride e si avvicina. Mi prende in braccio e mi fa sedere sul lavello.
Inizia a baciarmi il collo mentre lo spoglio. Lui fa lo stesso con me. Ad ogni suo tocco sento la pelle bruciare e i brividi arrivarmi al cervello. Porto le gambe attorno al suo bacino ed entra dentro di me.
Devo essere poco sana di mente. Mi stringe i fianchi quando sta per arrivare al culmine. Come l'altra volta trema, anche io stavolta. Si stacca di corsa e si sistema. Ci rivestiamo.
"Innaugurazione fatta" dice. Mi sorride e poi usciamo uno per volta.

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"Bisogna riporre fiducia negli incontri casuali.Due persone si incontrano quando entrambe hanno un estremo bisogno di incontrarsi."
- Paulo Coelho

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