Capitolo 42

641 32 4
                                    


"Per essere veramente bello un bacio deve significare qualcosa, deve essere con qualcuno che non riesci a toglierti dalla testa.. Così quando le vostre labbra si toccano, l'emozione è fortissima, un bacio così caldo e profondo, da farti dimenticare di riprendere fiato. Non si imbroglia con il primo bacio... perché quando trovi la persona giusta, il primo bacio è davvero tutto!"
(Grey's Anatomy)

3 Aprile.

Oggi è una giornata ansiosa per la capitale. Oggi è il giorno del derby. Per un tifoso il derby è importantissimo, vale quasi più della stagione stessa. Siamo tesissime, anche perchè dobbiamo vincere per forza per la rincorsa al secondo posto.
Abbiamo l'Inter col fiato sul collo, dobbiamo allungare e riprendere il Napoli in avanti.
Arriviamo allo stadio ed entriamo. Io e Camilla ci accendiamo una sigaretta per stemperare il nervosismo.
Ho la maglietta di Edin. L'altra volta ha portato bene, diciamo. Ha fatto l'assist anche se non voleva proprio farlo ma era un tiro... però vabbè dettagli..
Ci sediamo in tribuna.
"Madonna mia mo me sento male" Marta si contorce le mani.
Questo è un derby strano, non è derby senza tifosi. Le curve sono vuote per colpa delle barriere messe a stagione in corso dal prefetto e non solo.. Multe per aver cambiato posto, daspo per un fumogeno insomma, il tifo deve essere libero, nei limiti ma libero. Quindi le due squadre sono penalizzate e sia la Sud che la Nord non entreranno, ancora una volta in questa stagione.
I giocatori della Roma entrano per il riscaldamento. Edin partirà ancora una volta dalla panchina. Speriamo bene.
I ragazzi sono concentrati e infatti nessuno si distrae verso di noi. Li vediamo rientrare.
Parte l'inno sommerso dai bu e fischi perchè è quello dei laziali.
Nessuna di noi ha proferito parola. Ogni tanto qualcuna di noi sbuffa, oppure sospira. Passasse in fretta st'agonia.
"Eccoli!" Urla Camilla indicando i ragazzi che si mettono in posizione.
Fischio dell'arbitro alle quindici precise e iniziano i novanta minuti più lunghi delle nostre vite.
La Roma spinge fin dai primi minuti. Praticamente la Lazio è rintanata nella propria metà campo.
Passa un quarto d'ora quando Digne crossa in mezzo all'area di rigore laziale e trova la testa di El Shaarawy, il quale porta in vantaggio la squadra di Spalletti.
Stephan esulta indicando Francesca che si sta letteralmente sgolando e Marta la segue facendo i cuori al suo futuro marito che ha fatto l'assist per il vantaggio, mentre il terzino gli manda i baci.
Respiriamo e i ragazzi dopo aver esultato tornano in posizione.
La squadra avversaria si innervosisce tanto che rimedia due ammonizioni nel giro di pochi minuti. Le squadre si sono allungate.
Passa la mezz'ora quando Pjanic tira da fuori area e prende il palo.
"Cazzo!" Sbraitiamo.
Dopo pochi minuti è il turno di Nainggolan, anche lui con un tiro da fuori aerea che sfiora la porta. Il mio cuore ha perso un battito però vabbè, niente di che.
Duplice fischio e fine primo tempo.
"Mamma mia che ansia!" Dice Camilla.
"Ancora 45 minuti, poi sarà tutto finito" la rassicura Giulia.
"Si dai ragazze calma" dico cercando di autoconvincermi anche io.

"Ceh ha segnato Ste!" Fra è fuori di se.
"Lo abbiamo visto" ride Marta.
"Se sbrigassero a fargliene altri cinque o sei così potemo anda via" ribatte Camilla e scoppiamo a ridere.
Passa l'intervallo ed i ragazzi entrano in campo. Inizia il secondo tempo.
Inizia come era partito il match, cioè Roma che spinge. Digne sfiora il gol con un cross diventato poi tiro, ma il portiere devia.
Ci prova anche Salah ma spara alto.
In tribuna partono le imprecazioni, se non la chiudiamo subito questi contrattaccano. Infatti i laziali ci provano ma Manolas è attentissimo e dice di no. Oggi non si passa.
"Quanto è forte quest'uomoooooo!!" Urla Cami battendogli le mani.
Momenti del cambio. Per la Lazio fuori Candreva e Matri, dentro Keita e Klose. Per la Roma fuori il faraone e dentro Dzeko.
Ed è proprio il bosniaco che va a segno sulla ribattuta dal palo colpito da Perotti. Viene sommerso dai compagni mentre il delirio di noi in tribuna fa eco.
Mi sorride e mi fa l'occhietto. D'istinto sorrido anche io e allargo le braccia come per dirgli: "Ce l'hai fatta!"
Scuote la testa divertito e riceve le pacche d'affetto dei compagni.

Palla al centro e ricominciamo la crociata.
La Lazio si riporta in avanti. Hoedt prende il palo mentre Parolo colpisce la traversa dopo la miracolosa parata di Szczesny.
"Che portierone che c'avrà mi fiooooo" urla Giulia.
Ma purtroppo al 75' accorciano le distanze con Parolo.
"Porca merda oh" sbottiamo.
"Mai na gioia.." sbuffo.
La lazio sembra essersi ritrovata. Ma a dieci minuti dalla fine ci pensa Florenzi, romano romanista e capitano, ad insaccare a rete con un tiro al volo in diagonale che chiude il derby.
Noi in tribuna saltiamo, urliamo, impazziamo mentre tutto lo stadio urla: "Florenzi!"
Purtroppo per loro non è finita qui perchè Perotti segna la rete del 4 a uno umiliando così la squadra rivale che beffa Marchetti con un sinistro a giro.
Triplice fischio e derby vinto.
Adesso inizia la festa, sono tutti di buon umore e ci sarà da divertirsi ora.
I ragazzi si avvicinano alla tribuna e ci fanno cenno di scendere.
Ci guardiamo e non ce lo facciamo ripetere due volte. Praticamente neanche ci hanno fatto il cenno con la mano che siamo già di sotto sull'erba sintetica.
Stephan travolge Francesca dandogli un bacio appassionato, neanche l'ha fatta parlare. Meno male che già è incinta sennò qua ci scappava il pargolo.
Lucas è in fermento non riesce a stare fermo e gira intorno a Marta che se la ride e lo abbraccia stampandogli tanti baci ovunque, come viene viene.
"Ho fatto l'assist" urla.
"Si amore lo so" Marta se la ride mentre se lo coccola.
Kostas si avvicina con l'aria sempre da duro ma appena la vede gli sfugge un sorriso.
"Eccolo, Kostas 'ogginonsepassa' Manolas" ride Cami.
"Oggi no!" Dice tirandola a lui. La butta per terra e inizia a baciarla.
"Superman!!!!" Urla Giulia saltanto in braccio a Wojciech che quasi perde l'equilibrio.
"Piano oh sei incinta, ma sei matta!!" Il portiere la abbraccia.
"Tutto sotto controllo my hero!" E anche loro partono di limoni.
Sembra di stare in mezzo ad una cena il giorno di San Valentino. Non ho niente contro l'amore, il problema è che tu sei single e sei in mezzo ad un covo di coppie felici. Sorrido pensando a me che spruzzo il DDT mentre parte la canzone: "Love is in the air".
Torno alla realtà e vedo Radja da dietro gli occhiali da sole, parlare con il mister ancora e che si tocca un fianco, prima ha preso una botta durante la partita.
Edin si avvicina sorridendo.
"Eiii" mi dice.
"Ciao, sei stato bravissimo oggi!" Dico "Ah e guarda, ha portato bene!" Dico facendogli vedere la maglietta.
"Oh meno male" ridacchia "ma non penso sia quella.."
Lo guardo confusa.
"Cosa?" Chiedo.
"Il mio portafortuna sei tu.." arrossisco. Siamo usciti un paio di volte da soli da quando lo avevamo deciso e sapendo che lui vorrebbe un relazione seria con me mi mette in imbarazzo.
"Comunque il gol te lo dedico almeno uno dei pochi che ho fatto, ci sono riuscito a dedicartelo.." ride.
"Visto?! C'è sempre una prima volta" dico "Comunque grazie, sono felice"
"Beh non segno spesso ma quando lo faccio, lo faccio alla lazio" dice fiero di se.
"Ma quanto sei stupido?!" Scoppio a ridere.
"Mi piaci quando ridi.." torna serio mi accarezza la guancia con la mano fino a fermarla sotto il mento e me lo alza.
"Voglio fare una cosa.." mi sussurra avvicinandosi e chinandosi un po su di me. È altissimo. Oh no, cazzo. Ho capito solo ora che sta per baciarmi.
Poggia le labbra sulle mie, rimango immobile quasi impietrita non me lo aspettavo, il mio cervello smette di collaborare e ragionare. Rimango un po' così ma poi dischiudo le labbra e ricambio il bacio.
Ho sempre creduto che un bacio non si potesse descrivere, qualsiasi tentativo di farlo lo banalizzerebbe, verrebbe snaturato dallo sforzo di trasferirlo sulla carta e tradurlo in parole...come può una parola sostituire un bacio? Il bacio non va riportato, va dato, sentito, assaporato. È un contatto quasi etereo, la magia di un legame speciale, di un'intesa improvvisa, di un vincolo appena nato. Un bacio è... e basta! È il gesto più dolce e romantico che esista, forse.
Nessuno può rendere giustizia a un bacio con carta e penna, né schiacciando delle lettere sulla tastiera di un pc.
Gli porto le braccia intorno al collo mentre lo sento sorridere sulle mie labbra. È una sensazione di felicità ed io ne ho molto bisogno.

Amici MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora