Capitolo 60

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"Ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.
Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati.
Non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano.
Perché, il filo rosso, sarà lunghissimo e fortissimo e non si spezzerà mai.
Sarà lo stesso destino a tenerlo saldo e unito finché esse non s'incontreranno. Sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e che niente e nessuno può rompere quel legame."

La leggenda del filo rosso.

La leggenda del filo rosso è una credenza molto diffusa in Giappone, che si rifà a un'antica leggenda cinese. La leggenda narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.
Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali la nostra anima gemella. Le due persone così unite, sono destinate a incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano. Perché, il filo rosso, sarà lunghissimo e fortissimo e non si spezzerà mai.Sarà lo stesso destino a tenerlo saldo e unito finché esse non s'incontreranno. Durante la Dinastia Tang, un tale di nome Wei, i cui genitori erano morti quand'era molto giovane cercò per tanto tempo una donna da sposare e con cui creare una famiglia, ma non ci riuscì.
Una sera, arrivò nella città di Song e in una locanda un uomo gli disse che la figlia del governatore sarebbe stata la donna giusta. L'indomani mattina, Wei incontrò sui gradini di un tempio un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile e gli chiese cosa fosse.Il vecchio rispose che lui veniva dall'aldilà e che era lì per occuparsi delle faccende umane, soprattutto dei matrimoni.
Disse a Wei che la sua anima gemella aveva solo tre anni ora e che avrebbe dovuto aspettare quattordici anni prima di incontrarla e averla tutta per sé. Così Wei, curioso, si fece accompagnare al mercato per vedere la sua futura sposa. Deluso dalla povertà in cui viveva la bambina, decise di ucciderla per essere sicuro di poter scegliere lui chi sposare. Mandò quindi un suo servitore ad accoltellarla e quando quello tornò, gli disse che l'aveva colpita in mezzo agli occhi. Wei proseguì più tranquillo la sua vita, dimenticandosi di quella storia.

Trascorsero quattordici anni senza riuscire però a trovare una sposa adatta a lui. Ormai viveva nella città di Shangzhou, benestante, e il governatore di quella città gli offrì in sposa sua figlia. Finalmente Wei ebbe una moglie e incuriosito da una pezza che le copriva la fronte, le chiese dove si fosse procurata quella cicatrice. Lei rispose che all'età di tre anni un uomo cercò di ucciderla al mercato. Così Wei rivelò tutta la verità e capì che quel vecchietto del tempio aveva ragione: sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e che niente e nessuno può rompere quel legame.

~

Dieci giorni dopo.

"Allora siamo qui tutti riuniti perchè...??" Chiede Giulia accarezzandosi la pancia.
"Noi per Radja!" Wojciech alza la mano.
"Che ha fatto stavolta?" Sbuffa Marta.
"Volevo informala signora Digne che stavolta non ha fatto nulla di male, anzi ti dirò che ha qualcosa che non va!" Spiega il terzino.
"Infatti, io non mi sono mai impicciato su ste cose ma questi mi hanno tirato in ballo con ste scommesse e quindi me ne sono accorto.." continua Kostas mentre Camilla lo guarda confusa.
"Cosa ragazzi?? Parlate chiaro o non ne usciamo!" Cami si mette comoda sul divano e incrocia le braccia.
"Radja e Sara si vogliono" Stephan arriva al punto.
"Uh sai che novità!" Risponde Francesca ridendo.
"No ragazze voi non capite!" Continua Lucas.
"Si non capite niente il ninja si è ammosciato, non parla quasi più, non scherza, non ride! Mi è diventato come mio cognato!" Dice il polacco indicando il difensore greco.
"Eiiiii!" Il greco si ribella e gli da una pizza dietro la testa.
"Buono Kostas sempre co ste mani all'aria!!" Camilla alza gli occhi al cielo.
"Quindi noi saremo qui per Sara?" Chiede Giulia.
"Esattamente" risponde Stephan "sono nostri amici dobbiamo cercare di fare qualcosa!"
"Beh si anche Sara comunque si vede che gli piace.. ma dicono che sono solo amici!" Dice Francesca.
"Ah stronzate è palese che si vogliono, di vede. Loro sono degli orgogliosi e testardi del cazzo. Se nessuno lascia la presa un po' come potremmo pretendere un avvicinamento??" Chiede Camilla.
"Ha ragione" il suo ragazzo la asseconda.
"Cosa potremmo fare?" Domanda Marta ad alta voce poggiandosi con la mano al tavolo.
"Mamma mia come sono complicati. Ceh baciatevi e basta!" Sbuffa Lucas dopo un quarto d'ora di silenzio.
"Gli paghiamo una vacanza!" Sbotta ad un tratto Stephan.
"Bocciato! Si separeranno.." Camilla lo liquida così.
"Potremo chiuderli in una stanza.." propone Giulia.
"No neanche questo, potrebbero non parlare, ceh stare fermi in una stanza li spingerebbe piu a fare che a parlare e loro devono aprirsi! Non ne usciamo più così" commenta Woj.
"Bocciato pure questo.." continua Kostas.
"Devono stare insieme, attaccati per qualche ora capito come?! Devono condividere, parlare accorgersi che l'uno senza l'altra non ci sanno stare!" Dice Francesca.
"Si ma come?!" Dice Ste.
"Io avrei un'idea.." dice Marta avvicinandosi a Lucas e le racconta all'orecchio quello che le è venuto in mente. Lucas attacca a ridere.
"Amore sei un genio!!" Dice il terzino e si alza "allora vado!"
Marta annuisce mentre i suoi amici la guardano confusa.
Lucas esce da casa.
"Tranquilli ora ve lo dico. Intanto chiamate loro due e fateli venire qua con una scusa." Dice la signora Digne mentre Giulia e Wojciech sono già con il cellulare in mano per chiamare i due ragazzi.
"Sara arriva si sta preparando" dice Giulia attaccando.
"Radja è qua in zona non ci metterà molto. Dicci dicci.." continua Wojciech e tutti i ragazzi appizzano l'orecchio ascoltando attentamente le istruzioni di Marta...

~

I due ragazzi dopo le rispettive telefonate si avviano verso il posto indicato dai loro amici. Ovviamente non sanno nulla della presenza dell'altro.
Intanto Lucas è già tornato per mettere in atto il piano soprannominato: "Missione Cupido".
Sara si avvia alle scale quando Radja scende dalla macchina.
"Ei, anche tu qui?"
"Si mi hanno chiamata e mi hanno detto che Marta non sta bene vomita e tossisce di continuo e mi sono precipitata" dice.
"Che strano a me ha chiamato Wojciech e mi ha chiesto di fare una partita alla play.." risponde Radja.
"Boh non so.. vediamo che succede.."
Suonano e dopo qualche minuto arriva Camilla ad aprire la porta.
"Oh ben arrivati mancavate solo voi!" Dice.
"Ci spieghi che succede?" Chiedono in coro.
"Venite!"
I ragazzi entrano e raggiungono gli altri in salotto. Gli unici posti liberi sono vicino a Wojciech. Per cui i due ragazzi si siedono uno da una parte e uno dall'altra.
"Allora vedo che Marta sta bene.." Sara guarda di sottecchi le sue amiche.
"Sana come un pesce!" Ride Marta.
"Perchè siamo qui?" Radja si tocca la cresta ma quando sta per abbassarla, Wojciech con uno scatto lo blocca e attorno al polso destro gli allaccia una delle due manette che Lucas era andato a comprare, poi fa lo stesso con il polso sinistro di Sara. Tutto avviene di fretta senza dar modo ai due ragazzi di ribellarsi.
"Ma che cazzo di storia è??" Urla Radja.
I ragazzi nella stanza iniziano a ridere a crepapelle.
"È uno scherzo vero?" Chiede Sara.
"No. Non lo è. Ci ringrazierete sicuramente" dice Giulia.
"Parlate, uscite fate come volete, basta che risolvete sti musi lunghi perchè non ne possiamo più. Apritevi gli occhi a vicenda è ora di fare chiarezza" spiega Cami.
"Slegateci subito!" Ringhia Radja.
"No. E resterete così finche non risolverete qualcosa!" Continua Lucas mentre Wojciech gli passa le chievi e se le mette nelle mutande.
Sara e Radja fanno una faccia schifata e si guardano.
"Ma io ho da fare!" Sbotta il numero quattro.
"Anche io!" Ribatte la ragazza.
"Okay fatelo insieme!" Dice Kostas alzandosi e spingendoli fuori.
Chiude la porta e lascia i ragazzi increduli sulla soglia della porta mentre gli amici di là si scompisciano dalle risate. Sarà la volta buona oppure no?!

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