CAPITOLO 63

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Finalmente siamo in auto per il viaggio di ritorno, io e Rodrigo, così come all'andata siamo nella stessa auto, mentre il resto della truppa nell'auto di Rama...
È stata una nottata bellissima, dormire accanto a lui è una sensazione difficile da spiegare, una sensazione di pace...
In quanto a Sasha, lei ha dovuto lasciare a malincuore Francesco, ma si sono promessi di rivedersi a Boston. Mi dispiace tanto per lei, ha pianto cosa tanto, non voglio vederla soffrire.
E mentre sono a guardare fuori al finestrino immersa dai miei pensieri, Rodrigo si decide a parlare interrompendo ogni mia riflessione.
"Piccola, sei pensierosa?" chiede stringendomi la coscia fra le sue mani
"Mhmh" annuisco non distogliendo lo sguardo dal finestrino
"Cos'hai?" chiede mentre guarda la strada
"Sasha, non voglio vederla così, mi fa male..  Spero tutto si risolvi"
"Andrà tutto bene, non preoccuparti.  Pensa che domani andremo a vedere nostro figlio" mi sorride ed io sospiro, accennandogli poi un sorriso...
Dopo un pò di ore di viaggio, finalmente siamo arrivati a destinazione, i ragazzi hanno accompagnato Sasha,andandosene poi ognuno alle loro case.  Rodrigo, invece, mi ha voluta accompagnare lui, ed ora eccoci qui, fuori casa mia...
"Allora piccola ci sentiamo?" mi aiuta con i bagagli
"Certo, ti faccio sapere tramite messaggio" dico baciandolo, dopodiché rientro a casa.
Non mi sembra vero, casa dolce casa...
"C'è nessuno?" urlo, ma niente..  "Mammaaa" urlo ma nessuno mi risponde, così ESCO di casa e vado dalla vicina, la signora Elisabeth.  Una signora dai capelli grigi, tenera e dolce.  Lei è una grande amica di mia mamma, saprà sicuramente dove si trova...
"Piccola Tamy, come stai?"dice non appena apre la porta,e mi accoglie con un caloroso abbraccio.
"Bene, ma signora mia mamma?" chiedo, ma dalla sua espressione noto che qualcosa non va...
"Beh, intanto entra figliola" dice forzando un sorriso, ma ho capito benissimo che qualcosa non quadra.
"Signora allora?  Cosa succede?"
"Tamara in settimana è venuto tuo padre qui, hanno avuto una lite animata, tua madre dopo che tuo padre è andato via, si è sentita male.  Ho chiamato personalmente il 118 e l'hanno portata il ospedale, ma per tua mamma non c'è stato nulla da fare... Il suo cuore non c'è l'ha fatta.  H.. Ha avuto un infarto..ora è in ospedale nella sala mortuoria."
Non appena finisce di parlare, scoppio a piangere, non riesco a parlare, il petto da male, la gola è stretta e fa male...
Come può essere?  Mia mamma è.. è morta?
No, non è vero!  Non è vero!!! 
Scappo da quella casa e corro, corro così tanto dimenticandomi anche di essere incinta.  Ad un certo punto mi fermo e chiamo Rodrigo, ne ho bisogno...
"Piccola"
Non riesco a parlare ma singhiozzo soltanto..
"Cosa succede Tamy?  Parla" urla
"M.. Mia m...mamma, è.. M.. Morta"
"Come?  Come può essere? Ora arrivo subito!" urla attaccando il telefono,e dopo neanche mezz'ora è qui...
"Cosa succede piccola? " corre verso di me abbracciandomi, ma non riesco a parlare...
"Parlami ti prego, guardami" mi prende il viso tra le mani.. 
Così tiro un forte respiro e prendo quel pizzico di coraggio che mi è rimasto.
"M.. Mia m..mamma, è m.. morta.  Ora è in ospedale nella sala mortuaria" dico scoppiando a piangere nuovamente...
"Andiamo su, vieni con me piccola" vedendo che non ho le forze, mi prende in braccio e mi porta fino alla macchina, e in un colpo solo mette in moto ed inizia a guidare ad una velocità elevata...
Arriviamo dopo un pò in ospedale ed io non ho neanche le forze di scendere.  Non può essere vero, a pensare che domani abbiamo l'ecografia e mia mamma non c'è...  Non ci sarà mai più...  Mamma.... Quel bastardo!  È tutta colpa sua! 
"Scendi piccola, ci sono io con te, forza" dice Rodrigo aprendomi lo sportello.  Non rispondo, così lui mi prende con delicatezza per mano ed insieme ci rechiamo all'interno dell'ospedale.
"Chi cercate?" ci dice una segretaria dietro al bancone situato all'entrata...
"Siamo parenti della signora Mekesy, lei è sua figlia" prende parola Rodrigo, vedendo il mio stato..
"S.. Si, è nella sala mortuaria, sconsiglio di vederla,piuttosto vi consiglio di ricordarla come è stata fino ad adesso"
E all'ora non ci vedo più..
"Ti ho detto voglio vedere mia mamma, cazzo!" urlo..
"Shh calma piccola" mi abbraccia Rodrigo ed io non faccio altro che singhiozzare, con tutto il male che sto subendo ed il dolore, non so come fagiolino possa sopravvivere, spero ce la faremo INSIEME....
"Come vuole signorina" dice la ragazza lì dietro, la odio.. Odio tutti...
"Vai, resto qui fuori.. " mi dice lasciandomi un bacio sulla fronte e sussurrandomi all'orecchio un "forza".
Prendo quel poco di forze che ho nelle gambe,seguo l'infermiera...
Quando ad un tratto mi si apre una porta, completamente bianca, con al centro una barella e un corpo ricoperto totalmente da un lenzuolo bianco...
Non ci credo, lì sotto c'è mia madre...?!
Mi avvicino e scopro il volto...  Ho perso un battito, la testa mi gira e...  Buio....

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora