CAPITOLO 9

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P.O.V RODRIGO

Quel bacio ha scaturito in me qualcosa, ma non voglio si sappia in giro. Io sono il ragazzo stronzo che si scopa chiunque, e quello devo rimanere.
Devo ammettere che quella nana malefica mi intriga tantissimo ed è bellissima, cazzo.... e per lo più bacia anche benissimo.
Mi fa arrapare quando mi fissa con quello sguardo intenso, quelle labbra carnose.
Ha un corpo stupendo. Cazzo mi é venuto duro solo a pensarla! Che cazzo mi succede?!
Ma tanto a me non frega più di tanto, domani uscirò con una, dopodomani un'altra ancora e non se ne parlerà mai più!
Non ho mai dovuto impegnarmi con nessuna, mi sono sempre cadute ai piedi appena le guardavo soltanto, e il fatto che per baciare Tamara io ci abbia messo così tanto, mi intriga tantissimo.. quella nana mi intriga e come, ma preferisco lasciar perdere o penso di impazzire!

Ad un tratto mi arriva un messaggio della ragazza con cui dovevo vedermi stasera, lo apro e leggo...

"Scusa,sono venuta in ritardo,mi passi a prendere?"
"Okkei,tra 5 minuti al solito posto" le rispondo,devo distrarmi. In più ce l'ho duro da far male!

La passo a prendere e la porto in una strada isolata, dove non passa nessuno..
Mentre stiamo facendo sesso e la sto scopando ad un tratto non so che cazzo mi prende...la chiamo Tamara.

"Come mi hai chiamata?" Mi dice Cindy
"No, niente, basta, ora ti accompagno a casa" le dico, facendo finta di nulla.
Dopo averla accompagnata a casa ritorno a quel bar dove stavamo prima che succedesse tutto quello.
Arrivo lì e lei ancora non è tornata, chissà dove sarà. Basta Rodrigo,ma che cazzo me ne frega !
Mi siedo al tavolo e mi unisco a loro, ma senza ridere o scherzare come fanno loro, non amo queste cose...
Ed intanto la serata passa e di Tamara neanche l'ombra, così con una scusa mi alzo e ritorno a prendere la macchina per cercarla.
Ad un tratto, girando tutto l'isolato, trovo una ragazza distesa a terra in una pozza di sangue.. ma aspetta!oddio ma è... è Tamara,Cazzo!!
Scendo dall'auto di fretta, la soccorro subito e la prendo in braccio. Il suo viso è rigato di lacrime, l'ho fatta piangere e mi prende una fitta dentro così forte da farmi venire i rimorsi.
Io Rodrigo Silver ho i rimorsi per questa nana sfigata malefica? Non ci credo...
Le poggio la mano alla testa e vedo che i suoi bei ricci sono sporchissimi di sangue. Cazzo, ha la testa rotta...
Che cosa ti é successo nana?!.. mi sale l'ansia.

Preferisco litigare e sfotterla 300 volte al giorno ma non vederla così.
Decido di togliermi la maglietta e gliela lego alla testa, per poter fermare il sangue, la stendo dietro con delicatezza e parto...
La porto nell'ospedale più vicino, più in fretta che posso, senza neanche avvisare nessuno.
Non c'è tempo,devo sbrigarmi.
Appena arrivo in ospedale, subito la portano in sala operatoria su una barella e a me viene una fitta allo stomaco. Mi viene da vomitare.
È vero litigo tanto con lei,ma vederla così indifesa,così fragile, non parla, non si muove, è troppo persino per me!
Appena entra in sala operatoria, chiamo Cris, in modo che avvisi Sasha e Serena, e a loro volta, la mamma.

Dopo qualche mezz'ora sono tutti sotto l'ospedale.
Serena, Sasha e la madre di Tamara sono in lacrime. Vengono seguite da Cris, Loris e Sebastian.

"Cosa cazzo è successo a Tamara? Sei stato tu vero? È colpa tua? " mi urla in faccia Sasha
"Ma che diamine è successo Silver,poco prima era con noi e.." dice Cris, senza finire la frase.
"Io..io l'ho trovata distesa a terra in una pozza di sangue, e..e l'ho portata subito qui" Sono agitato. Lo vedo dal modo in cui parlo. Non riesco a formulare una frase per intero, io non sono così.
Non ho voglia di litigare proprio qui, mentre Tamara e lì dentro, quindi non rispondo.

"La mia bambina,perchè tutto a lei?"
"Aisha stia calma la prego, andrà tutto bene, Tamara è forte, ne ha passate tante e supererà anche questa. Forse è la più grande ma ce la farà, ne sono sicura. Tamara non è tanto piccola come sembra" dice Serena ad Aisha, la mamma...
"Grazie per averla portata qui, grazie davvero" ad un tratto mi abbraccia e continua a piangere.
Colto alla sprovvista, spalanco gli occhi, ma l'assecondo a malapena.
Non abbraccio spesso, anzi mai a dire la verità, ma sta volta è diverso.
"Di niente, non potevo fare altrimenti Aisha" le dico.

Lei di distacca da me e dopo quasi due interminabili ore, finalmente viene un infermiere verso di noi.

"La ragazza sta bene ora, é fuori pericolo, ora è in sala intensiva. Ha subito un trauma cranico e pare proprio che l'urto è stato violento, molto violento" spiega il dottore
"Qui può restare soltanto una persona, ma una persona forte,perchè non sappiano al risveglio cosa aspettarci, semmai dovesse ricordare,quindi ci vorrà una persona in grado di aiutarla" continua poi il dottore.

Sentire queste parole mi viene l'ansia.
C'è rischio che non ricordi nulla?...

"Resto io" dice Aisha
"No, Aisha, lei è la madre e non penso possa reggere" le dice Sasha
"Okkei, allora resterò io, appena posso entrare, vi faró sapere" dico rivolgendomi soprattutto ad Aisha
"No,tu no, non ti lascio con la mia Tamara, cazzo!"

In questo momento Sasha sembra una pazza isterica,
ma come posso non biasimarla.

"Non allarmiamoci, sono abbastanza distrutta.
Sasha,tesoro, è stato grazie a lui che Tamara ora è fuori pericolo. Pensa se non fosse passato, cosa ne sarebbe stato della mia Tamara?" Aisha continua a piangere. Dopodiché cerco di rassicurare loro.
Aisha, Sasha e Serena vanno via, ed anche Cris e Sebastian.
Rimango da solo nel corridoio. So che non sono la persona più adatta a restare quì, ma è più forte di me, è stata colpa mia se lei ha cercato di ritornare al bar, stava scappando da me, io..io ho visto che piangeva, ed era tutta colpa mia, cazzo!
Stringo i pugni quasi da spaccarmi le ossa.
Intanto la nottata passa ed io non ho chiuso occhio, così chiamo Cris per farmi dare il numero di Sasha e la chiamo..

"Pronto"? Dice lei
"Sasha sono Rodrigo, avvisa la mamma di Tamara che non hanno fatto entrare per tutta la notte, fanno entrare verso le 12:00 mi ha detto l'infermiera" le dico
"Ok, aggiornaci, più tardi veniamo lì comunque." Dice, dopodiché attacca.

Le ore sembrano non passare mai,così mi reco al bar dell'ospedale a prendere un pò d'acqua.
Finalmente dopo una mattinata intera che sembrava non passare mai, arrivano le maledette 12:00...

"Può entrare a vederla" mi avverte l'infermiere
"Okkei" rispondo e mi reco da Tamara.
Mentre percorro il corridoio, ho l'ansia. Giuro di non aver mai sentito il mio cuore battere cosí velocemente come in questo momento.
Mi fanno indossare il camice, la cuffia e copri scarpe.
Tiro un respiro profondo ed apro la porta.
Non appena entro, mi viene una stretta in gola, è piena di macchinari legati intorno a lei.
É così piccola in questo letto, così vulnerabile sotto questi macchinari troppo grandi per lei, per chiunque.
Nella stanza, c'è una sedia, così la prendo e decido di metterla accanto al suo letto.
Facendomi forza, decido di prenderle la sua mano e metterla fra la mia...è così piccolina questa mano, che sembra scomparire nella mia.

"Tamara, hei, mi senti? Certo che mi senti, io lo so. Sono Rodrigo,volevo solo dirti che mi dispiace per ieri, che non volevo offenderti. Sono uno stronzo e non so controllarmi. Me la prendo sempre con te perchè mi sei sempre piaciuta dal primo istante, ma sapevo che non potevo mai averti perché non sei come le altre. No, tu sei diversa da loro, ed è per questo che ho paura, perché con te mi succedono cose mai successe.
Vederti qui, così, è troppo persino per me, preferisco quando mi tiri gli schiaffi, mi urli in faccia, mi mandi a fanculo, a tutto questo..
Tamara, io...io sto iniziando.. a provare qualcosa per te.. ma so di non riuscire a ripeterti tutto questo una volta sveglia, perché sono uno stronzo e mi fa paura tutto questo... ti prego svegliati"
E giuro che per la prima volta in vita mia dopo tanto tempo, forse troppo, una lacrima riga il mio viso.
Appoggio la mia testa alla sua gamba, ma nessuna reazione...

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora