CAPITOLO 99

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"Ti fidi di me?" mi chiede tutto d'un tratto "beh, fidarmi è un parolone dopo tutto ciò che è successo, ma credo nel tuo lavoro e so che puoi farcela" gli dico, ed è proprio vero, gli credo.
Siamo qui entrambi seduti sul divano di casa mia, è tornato da Londra solo per me,o meglio, per risolvere il mio caso. Qualcosa tra di noi è cambiato, lo sento, ma non del tutto. I nostri sguardi sono rimasti; i nostri cuori che battono, sono proprio come prima. Io rispetto a lui sono più imbarazzata nel parlargli, come è sempre stato. Mentre lui, lui è molto sfacciato, determinato, prende in mano la situazione. È più di come era, non so come spiegarmi, insomma, è tanta roba.
Mi ha spiegato che ce la metterà tutta per trovare mio padre e farlo mettere dentro, finalmente.
"Beh dopo questa bella chiacchierata, posso sapere dove è Aisha?" mi sorride alzando un solo lato delle labbra, proprio come piace a me, e lo sa.
"Si" gli sorrido a mia volta. "Aisha sta dormendo di sopra, ma devo svegliarla per cena, ti va di venire? Magari apprezzerà la sorpresa"
Non se lo fa ripetere due volte, che subito è di sopra mentre cerca di svegliarla
"Mhh" mugugna Aisha, strofinandosi gli occhi. Quando ad un tratto li spalanca totalmente, e trovandosi Rodrigo davanti, si alza immediatamente e le salta addosso.
"Lodligoooo, mamma guarda chi c'è. Tao" dice guardandolo negli occhi sorridendogli, stropicciandosi ancora gli occhi.
Io e Rodrigo a quella visiona buffa di lei con i capelli arruffati, scoppiano a ridere e lei si acciglia non capendo.
"Ma ciao principessa, come siamo belle. Che dici di andare a cenare?"
"Anche tu co me mangiare?" gli sorride.
Aisha quando è con lui non può fare a meno di sorridergli, è strano come lei reagisca, eppure è proprio così...
Rodrigo a quel punto mi guarda, chiedendomi il permesso ed io annuisco con un lieve cenno.
Qualche ora dopo siamo tutti e tre a tavola, Aisha sulle sue gambe mentre lui la imbocca.
In questo momento sembriamo proprio una famiglia, tant'è che mi scappa una lacrima, e per non mostrarla a lui, mi reco in cucina.
Una volta in cucina, scoppio a piangere..
Volevo tanto una famiglia unita, l'ho sempre sognata, eppure la vita mi ha riservato tutt'altro destino, un destino che non mi appartiene.
"Tamara ho messo Aisha a guardare i cartoni, io tra un pò devo andarmene per... " mentre sta parlando a raffica, si blocca e mi viene incontro poggiandomi le mani sulle spalle.
A quel contatto sussulto, ma non mi giro a causa dei miei occhi gonfi.
"Va tutto bene?" sussurra
"S.. Si" cerco di trattenere i singhiozzi dovuti al pianto
"Ti conosco, non stai bene, girati" mi volta con le sue mani non lasciandomi altra scelta.
Alla vista del mio viso, è come se fosse rimasto di stucco, come se non se lo aspettasse.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, senza dire nulla.
"Cosa ti succede Tamara?"
"Niente"
"Parla" dice a denti stretti, e capisco che vuole saperlo a tutti i costi.
"Nulla, davvero Rodrigo, nulla"
"Stavamo così bene a tavola, non capisco cosa ti abbia fatto"
"È proprio questo il punto. Che stavamo troppo bene insieme, tutti e tre" dico girandomi verso il lavandino, non potendolo guardare negli occhi.
D'un tratto le sue mani sono intorno ai miei fianchi e mi abbracciano.
Solo dio sa in questo momento il mio cuore in che stato è.
"Ho sbagliato tutto" mi dice all'orecchio. Dalla sua voce sembra pentito, rincuorato, dispiaciuto, non so.
"Già" sussurro. Non so che altro aggiungere, perché non ci sono parole.
D'un tratto mi volta verso di lui, afferrandomi il viso con le mani ed io mi perdo nei suoi occhi.
"È meglio che andiamo di la Rodrigo" cerco di spingerlo poggiandogli la mia mano sul petto.
Quando lui d'un tratto mi schiaccia contro il mobile della cucina, ed afferrandomi il viso, mi bacia.
Il suo bacio è pieno di desiderio, il suo respiro è affannoso. Una delle sue mani mi preme dietro la nuca, come se non volesse che io mi allontani.
"Non ce la facevo più" dice sospirando fra i denti, dopodiché ritorna a baciarmi nuovamente, ma questa volta il bacio è più focoso.
"Rodrigo, non possiamo, lo sai" provo a spingerlo facendolo staccare da me.
"Cazzo" sbotta d'un tratto "Mi fai questo ogni cazzo di volta, non è possibile" si indica il cavallo dei pantaloni ed io le sorrido imbarazzata.
Sono incantata a guardare il suo viso. Quei suoi occhi azzurri, i suoi capelli biondi come se fossero d'oro. Dei lineamenti perfetti. È perfetto.
"E cazzo non guardarmi così" si avvicina nuovamente e questa volta mi stampa un forte bacio, dalla quale mi stacco subito perché Aisha mi sta chiamando.
"Andiamo"
"Va, tra qualche minuto vengo" si indica nuovamente il cavallo..
"Amore di mamma, cosa c'è?"
"Mamma, sonno" si stropiccia gli occhi
"Vieni qui amore" la prendo in braccio e mi reco di sopra.
"Mamma Lodligo?" mi chiede con quella sua vocina dolce.
"Amore è.. " sto per finire ma vengo interrotta dalla sua voce. "Eccomi principessa"
"Tao plincipe" si sorridono ed io resto a fissarli.
"Mi fai dommie?" gli chiede, ignorando persino me, ed è difficile che Aisha si stacchi da me eh.
"Certo piccola" si accomoda sul letto accanto ad Aisha dall'altro lato, e tra una carezza e l'altra, Aisha si addormenta fra le sue braccia.
Mentre lui resta con Aisha, io mi reco nella mia camera per sistemare un pò, approfittandone.
"È stato facile" Rodrigo entra in camera mia, facendomi sussultare
"Cazzo, la prossima volta bussa almeno" mi giro verso di lui.
"Ti è preso un colpo?" sorride
"Secondo te?" faccio spallucce.
"Ahh comodo questo letto" dice buttandosi praticamente sul letto che ho appena sistemato.
"Ma come ti permetti, alzati subito. Lo avevo appena sistemato" dico cercando di tirarlo con tutte le forze che ho.
Ma la situazione si ribatte, ed è lui che tira me, sopra il suo stesso corpo.
"Ora non mi scappi" sussura...

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora