CAPITOLO 98

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A volte la vita è tanto ingiusta. Quando finalmente stai per andare avanti, stai quasi per dimenticare, ti riporta indietro; Ti riapre cicatrici oramai emarginate, facendoti male, anzi malissimo.
Non mi sono mai immaginata un futuro da chissà quale prospettiva, ma speravo di vivere una vita serena, con la mia famiglia. A quanto pare, tutte le mie idee,i miei sogni, non restano che tali, siccome tutto sembra la mia vita, fuorché  serena. Quando meno ce lo aspettiamo, tutto torna, e ci tocca combattere con i mostri del passato...
"Tamara ci sei?" chiede Rodrigo dall'altra parte del telefono.
Da quando mi ha praticamente detto tutto, non riesco a parlare.  Il fiato in gola è come se mi mancasse.  È stato lui, lui è il colpevole di tutto.  Lui, nient'altro che lui.
"S.. Si.. Ci sono, è che.. che non riesco a.. a crederci"  riesco a dire fra i singhiozzi.  Speravo di non piangere per una persona del genere, eppure ricordarlo mi fa male, soprattutto dopo aver saputo di tutto ciò.
Deve pagarla, non è giusto che mia madre non c'è più, e lui deve vivere la vita felice con quella puttana che ha al suo fianco.
"Stai tranquilla, ora cerca di stare calma. Aisha non vorrà vederti così"
Domani mattina prenderò il primo volo e sarò da te.  Cerca di calmarti ora" dice con voce ferma.
La sua voce è l'unica che riesce a tranquillizzarmi. Quel suo modo di proteggermi, anche solo con delle parole, mi rasserena leggermente.
"G.. Grazie, Rodrigo, per tutto" la mia voce è fievole, leggera, soffocata dal pianto.
"Shh, vai da Aisha, avrà bisogno di te ora" ridacchia, e capisco che vuole sdrammatizzare la cosa. Infatti, sembra riuscirci, tant'è che mi viene da sorridere al suono della sua risata.
"Anche di te, chiede in continuazione del suo principe azzurro" sorrido al ricordo di lei quando pronuncia determinate parole.
Ed è proprio vero, il nome di Rodrigo è sempre sulla sua bocca. Di quello che lei crede essere suo padre, ovvero Scott, non chiede quasi mai, anzi in verità mai, non so come mai, ma è come se non avesse più quel bisogno, ed ancora.. Come se avesse rancore verso di lui, avendolo visto più volte urlarmi contro.
"Passamela" dice tutto d'un tratto, facendomi spalancare gli occhi per lo stupore improvviso.
"Eh?"  sussulto
"Hai sentito bene"
"Un attimo... " mi reco di sotto, dove Aisha è intenta a giocare con Serena e Sasha, che non appena mi vedono, e vedono il mio viso rovinato dalle lacrime, mi fanno un cenno...
"Dopo" mimo
"Aisha, amore di mamma, senti un pò chi ti vuole a telefono" dico abbassandomi al suo livello e porgendole il cellulare.
"Mamma chi è?" chiede accigliandosi in modo buffo, al che mi viene da sorridere.
"Senti, prendi" le porgo il telefono nuovamente, che lei questa volta afferra portandosi  all'orecchio..
"Chi è?" la sento dire
"Plincipeee" urla saltellando, ed io spero solo che resti ancora un pò di vita al mio cellulare.
"Shi" la sento mormorare
"Ah ah... Con mamma.... quando bieni? Dove sei?" la sento dire, e mi viene quasi da sorridere da quanto sia spigliata.
"Oh.. Plincipessa tua.. Sisi....babbene, passo mamma..." ascolto attentamente ciò che dice, e più la guardo,più vedo che nei suoi occhi c'è una luce diversa quando sente Rodrigo "mamma tieni" mi ridà il cellulare.
"Rodrigo, ora devo lasciarti, Grazie per tutto. Ti aspetto"
" A domani Tamara"
"A domani Rodrigo" dopodiché attacco.
La nostra sembra quasi una promessa... A domani.....
"Allora?" Sasha e Serena sono sul divano intente a fissarmi, e mi rendo conto di dover dare loro delle spiegazioni.
Con Serena, quando è rimasta a dormire qui, abbiamo parlato di tutto, le ho raccontato della mia vita dopo della sua assenza, e devo dire la verità che non mi ha giudicata per niente, anzi....
"Ora vi racconto tutto" mi siedo accanto a loro, dopodiché inizio a spiegare il tutto.... "Non ci posso credere, cazzo" impreca Sasha, avendo vissuto quei brutti momenti insieme a me.
"Oh, non so che dire,credimi... Mi dispiace, non sai quanto, ma non ho parole...." dice Serena, e posso capire la sua reazione, dato che non ha vissuto in prima persona tutto ciò che è accaduto in passato con mio padre.
"Che ti ha detto più Rodrigo?" chiede Sasha
"Allora?" insiste Serena, vedendo me assente.
"Che domani verrà qui" faccio spallucce
"E rimani così?" sorride Serena, seguita da Sasha, che mi fa un occhiolino, sapendo di quanto fossi entusiasta in realtà del suo ritorno.
"Beh ce si sono felice, ma... Okkei sono felice" sorrido unendomi a loro, cercando di non pensare al tutto, a ciò che mi aspetterà una volta tornato Rodrigo....
Entrambe mi saltano addosso, scaraventandomi sul divano, ed insieme non fanno altro che farmi ridere, come i vecchi tempi.....
"Acche io, acche ioo" urla Aisha, correndo verso di noi, che la uniamo a noi sul di vano, solleticando anche lei.....
In questo momento sembra tutto fermo, come se non esistesse nulla. Dolore, tristezza e passato non esistono più, esistiamo solo noi, come i vecchi tempi, le nostre risate, mia figlia e nient'altro....

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora