PROLOGO

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Sono chiusa in bagno, oramai il sangue sul pavimento è diventato un fiume, le mie braccia non reggono più.
È successo ancora, l'ho rifatto. Ci sono riusciti, mi hanno distrutta ancora!
Per l'ennesima volta mi hanno umiliata davanti a tutta la scuola, mi hanno presa a calci e derisa...non'è posso più!!!
Cosa ho che non va? A chi ho fatto tanto male? Me lo chiedo ogni singolo giorno della mia cazzo di vita, eppure una risposta ancora non l'ho trovata.
Ho sopportato per tanti anni, ma prima o poi si arriva ad un limite, e di questo ho tanta paura.

"Hei Tamy tutto bene?" a risvegliarmi dai pensieri è mia madre, bussando alla porta.
Ed ora? Cosa le dico? Semplice! come ho sempre fatto, che sto bene e devo ripetermi che prima o poi tutto finirà, almeno lo spero..

"S.. Si mamma, va tutto bene, ora esco" le rispondo dopo aver preso un forte respiro.
"Fai presto!" mi ripete.

Ancora una volta sono riuscita a mascherare il tutto. Ancora una volta nessuno si è accorto di come stessi realmente.
Sono diventata un ottima attrice a quanto pare.
Dopo un pò, priva di forze riesco ad alzarmi e a pulire tutto, mi medico le braccia ed indosso la mia solita felpa a maniche lunghe, che mi arriva fin sopra le mani.
Ringrazio questa felpa per tutte le volte che l'ho indossata per mascherare le cicatrici.
Spero che un giorno tutto questo finisca, e che io possa essere felice come tutte le adolescenti della mia età.

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora