CAPITOLO 95

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"Parla, ti ascolto"
Siamo entrambi seduti uno di fronte all'altro al tavolo della cucina ad isola.
Sembra agitato, anzi direi decisamente, lo si capisce dal suo muovere le gambe freneticamente e di continuo.
"Vedi, io so di essere stato assente nell'ultimo periodo, e so anche quanto tu abbia sofferto. Mi dispiace averti aggredito più volte senza motivo, e di questo me ne faccio una colpa, e lo sai" sospira, dopodiché continua "Ma ciò non giustifica l'essere stato preso in giro da te, non giustifica tutto ciò che è successo. Il nostro avvocato, anzi più vostro che mio, è il padre di Aisha e tuo ex" dice scuotendo la testa e ridendo sarcasticamente.
"Scott, io.. "
"Lasciami finire Tamara" dice tra i denti ed io le faccio cenno di continuare.
"Tutto quello successo tra noi in questi anni, è stato vero da parte mia e sincero, dalla tua ne dubito, ma per quanto riguarda me era tutto vero. Non ho mai giocato, né con te né con la tua bambina. L'ho cresciuta come una figlia e non me ne pento di averlo fatto.
Ma è vero anche che, ciò che è accaduto non mi permette di andare avanti con te, con voi. È giusto così. È giusto io vada via e prenda la mia strada Tamara. " sospira, e nelle sue parole si percepisce tutta la sua delusione e il suo dolore.
Mi dispiace avergli fatto del male, non era nei miei piani. In questi anni ho pensato alla felicità di tutti, ma non mi sono mai soffermata su ciò che volevo io realmente, e non era ciò che stavo vivendo.
In primis ho preso in giro me stessa, e successivamente Scott ed il resto della mia famiglia.
"Allora io vado" dice alzandosi ed avviandosi verso la porta.
"È giusto così, scusa Scott" gli vado vicino abbracciandolo. Un abbraccio di compassione? Un abbraccio d'addio? D'affetto? Non saprei come definirlo, ma so che è sincero in ogni caso.
"Ciao Tamara, salutami Aisha e riguardati" detto questo gli sorrido, dopodiché lo vedo allontanarsi.

Il giorno dopo è tutto in quiete, io ed Aisha siamo a casa con Sasha a vederci un film sul divano, un cartone in verità.
Frozen, il cartone preferito di Aisha.
"Mamma pincipessa acche io" urla felice con un sorriso che le illumina il viso.
"Lo sei amore" le accarezzo il viso, mentre lei mi sorride nuovamente.
Durante il film, vedo Sasha assente, non ride, non scherza e neanche parla. Cose non da lei.
"Cosa succede?" le chiedo, mentre Aisha è seduta sulla moquette intenta a guardare Frozen.
"Nulla" sospira.
"Con me puoi parlarne, lo sai" Mi giro verso di lei per fissarla negli occhi.
"Vedi è che.. " la vedo torturarsi le mani, segno che è agitata. Tutto questo non è da lei, quindi penso ci sia qualcosa di importante.
"Tranquilla.. Hei, sono sempre io" le dico in un sussurro, mentre lei mi fa un lieve sorriso, che io ricambio.
"È che... Ricordi Daniele?"
"Ma chi, quello che fece quell'orrenda scommessa con Alessio?" dico l'ultimo nome con disprezzo.
"Si, lui.. Vedi è che l'ho rincontrato"
"E?"
"E mi sono accorta di non averlo mai dimenticato. In ogni caso mi è rimasto dentro, e nonostante io avessi provato a dimenticarlo, a frequentare altri ragazzi, non ci sono riuscita, e penso dopo oggi non ci riuscirò mai"
"Ma perché cosa è successo oggi? Spiegami, fammi capire" inizio ad allarmarmi. So quanto gli ha fatto del male, per me Alessio non era nulla, se non una frequentazione in più per dimenticare Rodrigo, che non ho mai dimenticato. Daniele per lei è sempre stato importante, pur dicendo di non volersi mai innamorare, dentro di se lo era, ma non voleva riconoscerlo. Ora l'ho capito meglio. L'ho capito in questo momento vedendo il suo viso, lo stesso che ho avuto io molte volte.
"Ieri ero ad una cena di famiglia, in un ristorante. Eravamo tutti a festeggiare il ritorno di mio zio Tomas, quando d'un tratto mentre sto per andare in bagno,mi scontro con qualcuno, con lui..." sospira abbassando il capo e rattristendosi al ricordo.
"Tuo zio Tomas? E chi sarebbe?" mi acciglio
"Poi te ne parlerò, non mi piace parlare sempre della mia famiglia, lo sai"
Effettivamente non so quasi nulla sulla sua famiglia, ed io altrettanto non chiedo.
"Vai avanti" le faccio cenno
"Io ho provato ad andare subito via di li, non importava che dovessi andare in bagno, quello che contava in quel momento era il fatto che io volessi scappare da li immediatamente. Ma questo non succede, siccome lui mi blocca un polso e mi contringe a restare. Inizialmente ho tentennato, mi sono dimenata alla sua stretta, ma quando i miei occhi hanno rincontrato i suoi dopo tutto questo tempo, tutti questi anni, io mi sono accorta di amarlo fottutamente" dice scoppiando a piangere e mi viene subito di abbracciarla.
Non so perché, né come, ma mi ritrovo a piangere insieme a lei. Nelle sue parole mi ci rispecchio, mi è successa la stessa ed identica cosa, chi più di me può comprenderla?
"Ti prego non piangere" le dico fra i capelli e tirando su col naso anche io.
"S.. Stai piangendo?"
"Si, ma non importa. So come ti senti in questo momento, mi ci sento anche io" le sussurro
"Io... Io.. Io pensavo di averlo dimenticato, mi ha fatto troppo male Tamy" dice fra le lacrime.
Quanto posso capirla in questo momento? È successa la stessa ed identica cosa anche a me, se non peggio...
"Shh, calmati.. Tutto si risolverà. Prova a vedere se lui ti cerca, se ti calcola, poi valuti. Nel caso non dovesse calcolarti, lascialo andare e vai avanti"
"È difficile"
"Lo so benissimo" rido sarcasticamente
"Comunque mi... mi ha già cercata?" dice, a quel punto mi viene da spalancare gli occhi, incredula.
"Cosa? Quando?" mi acciglio
"Stamattina"
"E?"
"Mi ha scritto:-Sei diventata come ho sempre pensato"
"Mamma, sonno" La piccola si alza da terra venendo verso di me.
"Vieni amore" la metto stesa su di me, dopodiché riprendo il discorso con Sasha.
"Questo vuol dire che ti ha pensata più volte in questi anni, o almeno, ha provato ad immaginare come saresti potuta essere" sorrido
"Cosa ridi?
"Beh, è positiva la cosa no?"
"Si, se non fosse fidanzato"
"È fidanzato? E che ne sai?" spalanco nuovamente gli occhi
"Ieri sera era a cena con la ragazza. Subito dopo essere usciti da quel bagno, lui si è recato al tavolo poco più distante dal mio, ed ho visto ciò che ho visto" abbassa lo sguardo fissandosi le mani.
Non l'ho mai vista così, mi fa male vederla così, tanto male.
Ora so cosa provava lei nel vedermi soffrire per Rodrigo.
D'un tratto il cellulare le si illumina, seno di un messaggio. La vedo armeggiare col cellulare, dopodiché alza lo sguardo e mi fissa.
"Cosa succede? Chi era?"
"Era lui"
"Dammi, qui, fammi vedere" le strappo il cellulare tra le mani e leggo ciò che sta scritto, ovvero Stasera ci sei? Vorrei rivederti per un caffè, era da tanto che non ti vedevo.
"Cosa gli rispondo?"
"Vuoi un consiglio Sasha? Con tutto il bene che ti voglio, ma non fa per te.
È fidanzato, ma vuole un caffè con te, ed oltre tutto ha ancora il tuo numero. Il fatto che ci tenga a vederti, a cercati; Il fatto che abbia ancora il tuo numero, è buona come cosa, ma non sai se può essere solo attrazione fisica oppure altro. Dopo tutto è fidanzato, e non voglio tu ti faccia del male, cazzo!" impreco. È vero ciò che le ho appena detto, non dimentico ciò che ci hanno fatto in passato.
Lei al mio pensiero non risponde, sembra pensarci su, quando d'un tratto la vedo riarmeggiare col cellulare, e subito dopo alzarsi.
"Cosa c'è?"
"Nulla.. È che.. Che devo andare, mia madre mi ha appena detto che stasera ceneranno i miei nonni a casa, e devo essere lí per cena" dice agitando le mani
"Oh..va bene, ci sentiamo allora" faccio spallucce, dopodiché la saluto e va via.
A dirla tutta, non ho creduto a niente di ciò che ha detto, neanche mezza parola. Non ho voluto far casino solo perché non mi va di litigare ulteriormente, ma spero non si faccia del male e non si cacci nei guai.
Nel frattempo Aisha, non so come ci sia riuscita, ma si è addormentata.
La porto si sopra, e scendo di sotto a sistemare.
Dopo un pò, mentre sono intenta a sistemare, bussano alla porta.
"Cosa.. Cosa ci fai TU qui?" dico dopo aver aperto la porta ed essermi ritrovata l'ultima persona al mondo fuori casa MIA. "Hai bisogno di spiegazioni, e sono qui per dartele" sputa in modo determinato.
Io non riesco a reagire.
Cosa cazzo mi prende? Perché mi succede ogni volta?
Ultimamente la vita mi riserva solo sorprese, e non piacevoli.
Sono curiosa da ciò che ha da dirmi, non so cosa aspettarmi.
"Mi fai entrare?" dice riscuotendomi i pensieri.
"Oh, ehmm, si, entra"
"Bella casa" dice tra i denti, come è sempre stato suo solito fare.
"Grazie" dico quasi in un sussurro.
Non so che dire in questo momento, mi mancano le parole, ed è raro che a me succede.

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora