CAPITOLO 76

28 7 0
                                    

Dopo le feste di Natale siamo tutti tornati alla quotidianità, i ragazzi sono tornati a lavoro, Sasha sta coltivando quella che era la nostra passione prima che potessi restare incinta, ovvero diventare una stilista. Si sta specializzando, dopodiché aprirà un'attività tutta sua.  Spero ci riesca perché era il suo più grande sogno, il nostro a dir la verità, ma va bene così, ora ho la mia bambina e sono felice lo stesso.
Di Rodrigo non ho avuto alcuna notizia, né l'ho visto, né l'ho incontrato, neanche ci terrei a vederlo.  Spero per lui che si sia fatto una vita, perché io ora sto bene, sto andando avanti ed ho intenzione di continuare a farlo senza di lui, nonostante in alcuni momenti vorrei fosse al mio fianco, ma così doveva andare...
Sono Passati due mesi dalle feste, io sono rientrata nell'ultimo mese di gravidanza, il pancione è diventato molto pesante da portare, e la mia piccola è intenta sempre a scalciare.
Non vedo l'ora di vederla, di vedere i suoi occhi, il suo viso, le sue mani, ho tanta voglia di vedere mia figlia. In questi ultimi giorni ho delle fitte pesanti alla pancia, questa mattina, mentre stavo facendo la valigia per la bambina, sono iniziate ancora più forti.
D'un tratto, mentre sono avvolta tra i miei pensieri, mi sento bagnare le gambe, come se mi fossi fatta addosso, mi guardo e quel che vedo mi rimane letteralmente spiazzata...
"Cazzo, si sono rotte le acque" urlo e cerco di prendere il telefonino, quanto prima possibile, e digito il primo numero che ho nella rubrica, ovviamente quello di Sasha
"Hei mammina, come va?"
"Ti prego ti prego, corri qui, le acque, le fitte coorri cazzo, corrii" dico in preda dal panico, ed una fitta mi percuote sotto al pancione
"Ahii" cerco di mettermi seduta
"O cazzo, respira, cerca di tenere la calma ti prego, arrivo subito.  Siediti e respira piano, stai calma" dice tra un urlo e l'altro, dopodiché attacca..
Cazzo è arrivata l'ora, tra poche ore vedrò la mia bambina...
"Cazzo" impreco dopo che avverto un'altra fitta.  Le contrazioni si sono regolate, e stanno avvenendo più frequentemente, sento come se dovessi spingere, ho male dappertutto, cazzo non pensavo facesse davvero così tanto male..
Speriamo Sasha non si sia dimenticata la copia delle chiavi di casa, perché non riesco ad alzarmi..
"Tamyy eccomi eccomi, rilassati, vieni con me, ti porto in ospedale" dice d'un tratto entrando dalla porta, facendomi prendere un colpo
"Potevi avvisare, mi stavi facendo partorire qui terra" ridacchio
"Ma ti sembra il modo di ridere?  Beata te che la prendi a ridere, come ti invidio sai?  Su appoggiati a me e andiamo in macchina" dice caricandomi sul suo peso e trascinandomi con cautela in auto.
"Ahi" mi accascio d'un tratto
"Cazzo, resisti, respira, ecco siediti" dice poggiandomi sul sediolino e subito dopo passa al lato guida e parte in modo molto veloce.
"Ma la roba"
"Shh, rilassati, passeranno i ragazzi a prenderla tra poco, ho già avvertito tutti"
"Cavolo sei proprio ve... Ahii" mi metto una mano sotto la pancia, ed inizio a sudare fredda, cazzo fa male, tanto male..
"Resisti, siamo quasi arrivate" dice, dopodiché entra nel viale dell'ospedale e subito siamo sotto al pronto soccorso
"Aiuto, vi prego, serve un dottore,  sta partorendo, qualcuno mi aiuti" inizia ad urlare parole anche a caso, ma fortunatamente attira attenzione dei medici, che subito mi caricano sulla barella
"Ahia" urlo
"Da quando si sono rotte le acque signorina?"
"Da... Circa... Mezz'ora, se non di più" cerco di dire tra un respiro ed un'altro
"Okkei signorina, stia calma, lei deve partorire in questo preciso momento"
Non appena quella frase esce fuori dalla bocca del medico, mi sale il panico, ma dovrò farcela, la voglia di vederla è più forte di tutte le paure.
"Dove la portate?" urla sasha
"Signorina stia calma, le acque si sono rotte da tanto tempo, la bambina deve nascere, urgentemente" urla un medico
"Il padre?" d'un tratto chiede l'infermiere
"Non ci sarà" dico con l'amaro in bocca, il dottore capendo tutto, resta in silenzio.
"Andrà tutto bene, promesso" mi sussurra all'orecchio Sasha, dopodiché  mi trasportano dentro la sala parto.
Dopo avermi sistemata, un'ostetrica si posiziona dinanzi alle mie gambe spalancate, ecco, è finalmente arrivato il momento tanto atteso da nove mesi..
"Signorina, non appena avverta contrazioni, spinga più che può e respira, respira senza mai fermarti"
Non appena avverto una contrazione fortissima, spingo più che posso, tra un urlo ed un altro
"Vada così, vedo la testa" urla l'ostetrica, ed io continuo a spingere, finché il mio ultimo urlo forte non viene seguito da un pianto, una melodia bellissima, è nata..
"È nata signorina, eccola, è una splendida femminuccia" sorride l'ostetrica, dopodiché la avvolgono in un panno, e nonostante sia tutta sporca, me la appoggiano in grembo..
È ufficiale, è nata Aisha alle 10:30 del mattino in una giornata fredda di Febbraio...
"Amore di mamma" piango, non appena vedo il suo volto, è bellissima, ha gli occhi già aperti, sono color cielo, è bionda, è bellissima, è la bambina più bella che avessi mai visto. È la sua fotocopia, guardare lei è come se guardassi lui... Come vorrei che tutto fosse andato diversamente.
Senza neanche accorgermene, delle lacrime invadono il mio viso, quello che non volevo accadesse, sta accadendo, ma devo essere forte.
"Tutto bene signorina?" mi chiede l'ostetrica
"Sisi, l'emozione" le sorrido e lei ricambia, dopodiché portano via mia figlia, mentre a me iniziano a pulirmi e a sistemarmi per portarmi in stanza..
"Dopo un po, esco dalla sala parto, nel corridoio vedo tutti i miei amici, e mi emoziono
"Heii nanaa, l'abbiamo vista è stupenda"
"È bellissima amore, ce l'hai fatta" dice Sasha baciandomi la guancia
"Nana è bellissima, complimenti"
"Grazie ragazzi" dico con voce stanca oramai
"Ragazzi, potete entrare in stanza dopo, ora deve riposare, perché il parto è stato faticoso"
"Ci vediamo dopo nana" dice Thiago ed io gli sorrido, mentre mi portano in stanza.
Una volta in stanza, mi fanno un piccolo lavaggio di ferro, siccome ho perso tanto sangue.
Dopo un pò, mi lasciano riposare, ed io finalmente mi sento felice, da questo momento in poi voglio dedicarmi solo a mia figlia, ai miei amici e a nient'altro. 
Mia figlia crescerà con sani principi, quelli che le trasmetterò io, e magari un giorno mi innamorerò di nuovo, perché no..
Nel pomeriggio, dopo avermi dato qualcosa da mangiare, qualcosa di leggero ovviamente, finalmente mi dicono che posso allattare per la prima volta mia figlia, e sono tanto emozionata all'idea.
"Signorina eccoci quiii" entra sorridendo l'infermiera del nido, con mia figlia
"È tutta vostra signorina" mi sorride, dopodiché me la lascia in braccio, e per la prima volta giuro di essere in paradiso, mia figlia è tra le mie braccia, non ci posso credere..
Dopo un pò l'infermiera mi fa vedere  come posizionare la bambina per allattarla e tutte le informazioni necessarie.
Quando finalmente Aisha si attacca al mio seno la sensazione è strana, non so spiegarvela.
"Vi lascio sole" dice l'infermiera lasciando la stanza e rimanendomi da sola con mia figlia.
Mentre lei succhia, io guardo come mangia, i suoi lineamenti, le sua boccuccia piccola, le sue manine...
Dopo aver mangiato, mi sistemo e la tengo fra le braccia, è la cosa più bella che ho in questo momento.  Come può un essere così piccolo trasmettere un infinità di felicità?.....

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora