CAPITOLO 45

81 10 0
                                    

Driiin driiin 
Ma che cazzo succede?  Io non avevo una sveglia...
Mi alzo dal letto e trovo un bigliettino sul comodino...
"Fatti bella, ti porto a fare colazione"
Sorrido non appena leggo quel biglietto..
È vero mi ha fatto del male, ma lo amo e queste sue attenzioni mi fanno più che piacere..
Non che io ci voglia tornare subito,ma se mi darà dimostrazioni e mi farà capire che ne varrà la pena, allora ricominceremo. Dopo tutto, ieri sera è stato tanto sincero, ed io ho creduto ad ogni sua singola parola, mi è sembrato pentito ed anche sincero..
Smetto le mie riflessioni e decido di alzarmi dal letto ed andarmi a preparare...
Mi reco in bagno, mi lavo e tutto, dopodiché mi reco in camera, cosa potrò mai mettere?  Voglio essere bella,ma non eccessiva; Sexy, ma non troppo; Semplice, ma non essere una suora, beh insomma qualcosa che racchiuda un pò tutta la mia femminilità...
Opto per una maglia lunga a monospalla, bianca, che cade morbida sulle mie curve, ma non le lascia vedere per niente.. 
Decido di abbinarci una borsetta nera e bianca, con le Air Force della Nike bianche.. 
Per quanto riguarda il viso invece,metto un filo di mascara, matita e un lucido sulle labbra,del tutto trasparente. Direi che sono pronta, mi guardo allo specchio e sono soddisfatta, dopodiché sento un Clacson, lo riconoscerei lontano un miglio quel clacson, così scendo di sotto, esco di casa chiudendo la porta e mi avvio verso la sua macchina, sotto il suo sguardo...
Arrossisco un pò nel salire nella sua auto, ma tutto sommato la prima parte è andata...
"C.. Ciao, Se.. Sei bellissima" balbetta e mi guarda.. 
Eh?  Da quando si imbarazza Rodrigo? 
"Grazie" rispondo tutto d'un fiato e arrossendo.. 
"Vedo che non hai perso l'abitudine di arrossire" sghignazza ed io divento non rossa, ma bordeaux...
"Non imbarazzarti mai quando sei con me" dice pizzicandomi la guancia ed io gli sorrido...
A quel tocco un brivido mi percorre lungo la schiena ed ho lo stomaco attorcigliato..  Aiuto!!...
Dai che lo vuoi anche tu
Taci tu, cazzo!!
Questa vocina impertinente parla sempre nei momenti meno opportuni..
In quelli dove tu non riesci a dire la verità
Che bastarda, basta! 
Intanto Rodrigo mi sta portando non so dove ed io magicamente mi sto fidando di lui..
Si, proprio MAGICAMENTE
Finirò per uccidere la coscienza?  Si, lo farò! 
D'un tratto mi vibra il cellulare ed io lo prendo e lo guardo... Un messaggio da...Clark...
"Ti devo parlare,ti prego piccola,ascoltami..."
Noto che Rodrigo ha le nocche sbiancate e penso abbia letto...
Decido di ignorare  il messaggio  e torno a guardare fuori dal finestrino...
"Posso sapere dove mi stai portando?" chiedo d'un tratto.  Non so perché,ma ho voluto chiedere..
"Te l'ho scritto sul bigliettino mi pare no?" 
D'un tratto è divenuto acido, cosa avrà?  Non ho fatto un emerito cazzo.....
"A te sicuramente servirà un caffè zuccherato al cento per cento, data l'acidità che emani" dico sfacciatamente...
Non risponde, semplicemente continua a guidare... 
Ma sa che deve farsi perdonare e non peggiorare le cose?  Penso proprio che non abbia capito come stiano le cose qui...
Quando finalmente arriviamo, noto che siamo davanti a casa sua... 
Eh?  Ma che ci facciamo qui?...
"P...perché s..siamo qui?" balbetto dall'agitazione..  Si, sono agitata, posso sembrare pazza ma sono agitata..
Non entro in questa casa da tanto oramai e mi fa strano...
Non risponde alla mia domanda, semplicemente mi fa segno di scendere e seguirlo in casa....
Sbuffo e faccio come mi ha detto....
"Entra" dice con tono acido
"Entra" scimmiotto imprecando sotto voce..
"Cos'hai detto?" arriccia la fronte, ma sta volta è più calmo, almeno così sembra...  E si avvia verso la cucina
"Niente" sputo acida seguendolo
"Che cazzo hai?" ringhia fra i denti, bloccandomi il polso
"Ah io che cazzo ho?  Tu piuttosto, è da quando stavamo in macchina che mi tratti male senza motivo e poi pretendi che io ti tratti bene?" urlo, dopodiché continuo...
"Ma sai una cosa?  Mi è passata la voglia, non mi va più di fare colazione con te, non cambierai mai, MAI" calco bene l'ultima parola, dopodiché prendo ed esco da casa sua... 
"Dove vai?" mi urla dietro, ma non lo rispondo, così lui mi precede e mi si piazza davanti bloccandomi la strada... 
"Ti ho detto dove vai?" dice a denti stretti
"A casa" dico senza neanche degnarlo di uno sguardo e avviandomi verso la strada per prendere il taxi...
"Dove credi di andare?  Ti accompagno io" dice strattonandomi il braccio per farmi girare verso di lui. 
"Lasciami cazzo, mi fai male! Quando imparerai a fare l'uomo all'ora potrai parlare con me! " gli urlo praticamente in faccia....
"N o n urlare c o n m e,ci siamo intesi?" dice avvicinandosi di più al mio viso ed io indietreggio,notando la sua mascella che d'un tratto è serrata. Che cavolo si aspettava che lo baciassi?  PSS, ha sbagliato persona...
Ti piacerebbe
Ma vaffanculo anche tu! 
"Sali" dice indicandomi l'auto
Siccome non voglio discutere ancora, mi affretto a salire in auto, senza degnarle di una parola... 
Ben gli sta, imparerà a fare l'uomo la prossima volta.  Ma come si permette di pretendere da me rispetto quando lui per me non lo tiene?... Se la sogna la Tamara di una volta, ora basta, non sono più la cretina che si crede tutto di ciò  che lui dice, per riacquistare la mia fiducia ora deve diventare un uomo, se mi vuole, altrimenti chi si è visto, si è visto...  Mi dispiace anche dirlo, perché lo amo, ma non posso permettermi di ridurmi uno straccio per colpa sua... 
Per tutto il tragitto in auto, non lo degno di uno sguardo e neanche di una parola, né lui a me...
Quando finalmente arriviamo sotto casa mia e faccio per scendere....
"Aspetta" mi prende la mano ed io la retraggo
"Che vuoi ancora?"
"S.. Scusami, è che ho visto il messaggio di Clark, so che ti ha fatto del male, ma non accetto che ti chiami così ancora.... " mi stringe la mano ed io guardo quel gesto...
Ogni suo gesto, anche il più insignificante, per me è troppo....  Lo amo ed ogni suo tocco per me è una tortura, non ce la faccio più, ma deve capire...
"Guardami ti prego" dice girandomi il viso per guardarlo...
"Scusami, ti prego Tamy" sussurra, tenendomi ancora stretta la mano...
"Potevi evitare di trattarmi male, ma parlarmi, però siccome sei fatto così purtroppo, reagisci solo per proteggere il tuo dannato orgoglio, quando potevi benissimo parlarmene del tuo fastidio, invece no...  Ma sai, nella vita l'orgoglio ogni tango va messo da parte" tolgo la sua mano dalla mia e scendo, senza neanche salutarlo..
"Merda" lo sento imprecare e dare pugni sul volante mi dispiace anche, ma deve capire... 
Non può fare così quando gli pare, io non sono un giocattolo, deve farsi perdonare se mi rivuole, non trattarmi male ancora.... 
Entro in casa e la sua auto parte in fretta e va via....
Sono dispiaciuta di come siano andate le cose, ma purtroppo sono anche stanca di essere trattata così.... 

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora