CAPITOLO 88

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Sembra passata un eternità da quando sono qui, in questa piccola casetta.
Sono passati solo tre fottuti giorni dall'ultima volta che ho visto i miei familiari, ma soprattutto mia figlia, che è la cosa che più mi manca al mondo.
Spero non sia in rancore con me, non me lo perdonerei mai..
Sono tre giorni che mangio frutta dagli alberi e vivo come un'accampata.
Oggi stesso ho deciso di tornare, non voglio più starmene qui a piangermi addosso, mentre lì c'è la mia vita, mia figlia..
È ora che io affronti la realtà, non voglio scappare, ho sempre affrontato gli ostacoli, ed è giusto io ritorni dov'ero..
Mi è difficile, ma devo, per il bene mio, ma soprattutto di Aisha.
Decido di raccogliere le mie cose e di tornare vestita esattamente come quella sera.
Ho un aspetto orribile, me ne rendo conto, ma non importa, non ora...
Mentre sono per strada, ripenso a quanto è successo; al fatto di aver lasciato mia figlia; a come dover dire la verità a tutti loro, ma soprattutto a Scott, e ad Aisha?  Ad Aisha cosa dirò? Lei è piccola e non voglio farle del male, non voglio ancora farle conoscere il dolore, la sofferenza, proprio non voglio, non mi va...
...Sarà ritornato a Londra?... Mentre ripercorro le strade a me familiari, non faccio altro che ripetermelo. Una parte di me vorrebbe andasse via, perché la sua permanenza porterebbe soltanto problemi; ma c'è una parte profonda di me che spera lui sia ancora qui...
In questi giorni ho pensato anche a lui, lo ammetto...
Averlo rivisto mi ha fatto riflettere. Prima del suo ritorno pensavo di averlo dimenticato, pensavo di odiarlo.. Solo dopo averlo rivisto ho capito che in realtà, tutto quell'odio e rancore verso di lui, era solo amore non espresso, un sentimento che mi stava lacerando l'anima ed il cuore..
Mentre imbocco il viale di casa mia, l'ansia mi sale ed ho quasi paura di tornare là dove mi appartiene tutto..
"Taamyy" urla Grace saltandomi addosso, non appena mi apre la porta..
"Correte, Tamara è tornata" continua ad urlare, mentre mi trascina verso il salone, mentre io non ho ancora parlato, né avuto reazioni..
"Tamara, dio grazie" mia zia alza gli occhi al cielo implorando
"Come stai?  Stai bene?  Dove sei stata?"
"Aisha?" è l'unica parola che mi esce dalla bocca, ignorando ogni domanda che mi è stata fatta
"È di sopra, nella sua stanza dei giochi"
"Come sta?"
"Ora bene, all'inizio l'aveva presa male, non usciva da quella stanza, ma per fortuna Rodrigo è riuscito a farla uscire, se non fosse stato per lui, ora a quest'ora non so come fosse stato.."
A sentir pronunciare quelle parole da mia zia, mi viene da spalancare gli occhi..
Lui si è preso cura di mia figlia, sua figlia... Nostra figlia.
Si è comportato da vero padre, per la prima volta..
"Vado di sopra" sussurro, continuando ad ignorare le loro parole, i loro sguardi..
Non riesco a guardarle, mi sento una vigliacca.  Ora ho solo bisogno di abbracciare mia figlia...
Mentre sto per aprire la porta, sento Aisha giocare con qualcuno, così mi avvicino alla porta...
"Vuoi fale il mio plincipe?" ride la mia piccola
"Certamente, molto lieto" ridacchia... Ma un attimo.. È la sua voce... È proprio la sua voce...
Aisha che ride con lui, Aisha che gioca con lui, Aisha che passa del tempo con lui..
Decido così, d'istinto, di aprire la porta, e  li vedo.. Sorridono, giocano e neanche si accorgono di me, quando.....
"Mammaaaa" mi corre in braccio piangendo, ed io scoppio a piangere.. Lei è il mio punto debole più grande...
"Amore di mamma, scusami, non ti lascerò più sola" le sussurro tra i capelli, mentre lei avvolge le sue mani intorno al mio collo e la sua testa è fra i miei capelli..
Con una mano velocemente,mi asciugo le lacrime..
"Shh, non piangere amore di mamma, sono qui con te ora" la stacco da me per poterla guardare in viso
"Asciughiamo queste lacrime?  Eh?" le sussurro e lei annuisce, dopodiché le asciugo le lacrimucce..
In tutto questo, Rodrigo è fermo vicino al muro, a guardare la scena immobile..
"Lodrigo ela co me" tira su col naso, indicando Rodrigo
"Grazie" sussurro guardandolo negli occhi
"Davvero" continuo, mentre lui mi fa un lieve sorriso
"Sai che era mio dovere farlo e che non avrei mai permesso soffrisse" dice avvicinandosi a noi
In questo momento sembriamo la famiglia che non siamo mai stati, quella quasi perfetta...
"E poi io ed Aisha ci siamo divertiti"
"Vero principessa che ci siamo divertiti tanto insieme?" dice rivolgendosi ad Aisha, che le fa un enorme sorriso
"Si, mamma lo sai mi ha pottata al parco?" sorride, vederla soridere mi rende felice.  Mi era mancata tantissimo
"Oh, ma davvero? Brava" le sorrido, mettendola giù..
"Tamara dobbiamo parlare" dice d'un tratto, inchiodando i suoi occhi color mare nei miei..
I suoi occhi mi hanno sempre fatto un certo effetto..
"Non ora, devo farmi una doccia, darmi una sistemata, non mi sembra il caso ora Rodrigo"
"Va bene, allora ti aspetto di sotto... Principessa andiamo?  La mamma ora deve farsi una doccia che puzza.. Vero?" sorride guardando Aisha, che subito guarda me  facendo una faccia buffa..
"Vero" sorrido alla mia piccola, che prende per mano Rodrigo ed insieme si dirigono di sotto....
Vederli insieme fa un certo effetto, non so se questa cosa è un bene o un male..
Quanto vorrei mia madre fosse qui con me; vorrei che vedesse cosa sono, come sono diventata; vorrei un suo aiuto, un suo consiglio...
Mi serve una doccia, una doccia lunga e calda, mi serve, ne ho bisogno.
Non nascondo di aver paura in questo momento;  non nascondo di voler stare altrove, ma è giusto che io sia qui e che mi assuma le mie responsabilità.....

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora