CAPITOLO 93

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"Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto, cazzo!?" Sasha mi sta sbraitando contro da almeno due ore. È da quando sono tornata a casa, che è corsa qui con i ragazzi, sperando di trovarmi e mi ha trovata. Mia cugina Grace mi ha accompagnata ed è rimasta qui ad aiutarmi a sistemare la mia roba.
La mia bambina è di sopra, l'abbiamo fatta addormentare prima che arrivassero i ragazzi.
Non volevo sentisse tutto, è troppo piccola per capire e per avere un colpo del genere ora.
Sasha non smette di darmi addosso.
I ragazzi mi fissano seduti sul divano in silenzio, lasciando libero sfogo alle parole di Sasha, che penso siano uguali anche per loro, sicuramente.
Non riesco a parlarle, né a raccontarle nulla, è ferita, delusa ed amareggiata, insieme a lei anche i miei amici.
"Fammi spiegare, ti prego" continuo a piangere, ma senza risultato.
"Basta cazzo, basta! Non ti lascio spiegare nulla! Qualunque sia il motivo, non è un buon motivo per sparire, per non farci sapere di te! Ma sai come siamo stati per quasi tre giorni senza notizie di te? Sai cosa vuol dire?" dice alzando il tono in modo molto aggressivo. Non l'ho mai vista cosí e mi fa male.
"Sasha calmati, ti prego, sono due ore che cerca di parlarci, almeno diamole modo di spiegare" dice d'un tratto Simon stupendomi, alzandosi dal divano ed andando verso Sasha, che lo segue sul divano.
"Smettetela tutti, non sapete cosa è successo, ha deluso anche noi, non vi credete che siamo stati bene, ma così come le abbiamo dato modo di spiegarsi noi, spetta anche a voi." Grace entra in mia difesa, facendo calmare gli animi nel salone.
"Parla, ma ti avverto, qualunque cosa sia successa, non ti perdonerò così facilmente, loro non so, ma io ora non me la sento" calca ogni singola parola, in modo freddo e con sguardo determinato, e per un attimo ho il terrore di perderla per sempre, come successe a noi con Serena.
Tiro un bel respiro, forse tutto quello accumulato, ed inizio a parlare...
"Allora.. Qualche giorno fa ricordate dovevo andare dai miei zii per conoscere il nuovo avvocato? Beh..q..quando hanno deciso di presentarmelo ed ho scoperto chi fosse, mi è crollato il mondo addosso. Come se tutto ciò che avessi costruito non valesse più... " abbasso la testa verso il basso in ricordo di quella scena e di ciò che ho provato.
"Chi era?" chiedono..
"Era lui" sospiro tornando a guardare loro, che spalancano gli occhi increduli.
"Rodrigo?" dicono all'unisuono
"Rodrigo avvocato? Da quando?" dice meravigliandosi Thiago
"Se la fate finire di spiegare" Grace cerca di venirmi contro, aiutandomi.
Inizio a spiegare loro ogni singola cosa, senza più mentire, questa volta seriamente.
"Merda!" esclama Sasha, alzandosi dal divano infuriata
"Ma ti rendi conto di cosa ho appena sentito? È tornato e tutto d'un tratto vuole fare il padre? Ma ti rendi conto?" urla
"Ma ti credi che per me sia facile tutto questo eh? Sembra che faccia male più a te che a me. Per quanto a voi vi ho delusi, io ci sono dentro e solo io so perche go reagito così, come mi sono sentita e come mi sento in questo preciso istante.
È pur sempre il padre, non posso vietargli di vederla, lei si trova con lui e pure tanto. Aisha è piccola per capire e tiene a Rodrigo, non so come fare, ed in questo momento mi servirebbe la vostra comprensione, non i vostri attacchi.
Capisco tutti e ci chiedo scusa, ma sentiamo, voi al mio posto come avreste reagito eh? Ditemelo cazzo, perché sembrate tutti bravi nella vita!" questa volta sono io ad urlare fra le lacrime, e non mi interessa, perché ciò che ho detto è tutto vero. Ho agito sbagliando, ma non penso che al posto mio avessero fatto diversamente.
"Neanche noi sapevamo nulla, e neanche che fosse il padre, ma l'abbiamo compresa, ha bisogno di noi in questo momento" Grace mi abbraccia.
D'un tratto al nostro abbraccio si uniscono tutti gli altri, tranne Sasha, che resta ferma sul divano a guardarci.
"G.. Grazie" dico fra le lacrime.
"Noi siamo con te"
"Tu Sasha, cosa hai pensato di fare?" chiede Rama.
La fissiamo tutti, quando d'un tratto si alza e mi viene contro, abbracciandomi fortemente.
"Non voglio accada di nuovo. Non voglio ti rifaccia del male" dice tra le lacrime
"Tranquilla, oggi sono più matura e non gli permetterò di cavarsela così velocemente, promesso.
E poi è cambiato, tantissimo, non sembra quasi lui. È più distinto, ha più tatuaggi, ed è più consapevole e maturo, almeno penso e spero"
"Che sia chiaro, non sono pronta a vederlo per ora. So solo io quanto sei stata male. Io so quando avevi bisogno di lui e ti sono stata vicino io, noi" dice agitando le braccia ed indicando tutti loro.
"Neanche noi penso siamo pronti, non ora" Thiago lancia occhiate agli amici, che annuiscono essendo d'accordo.
"Va bene" mi limito a rispondere.
Dopo un pò, Aisha scende di sotto, con l'aiuto di Grace, e non appena vede Sasha, le corre in braccio.
"Diaaa"
"Amore mio, ma come siamo belle oggi" dice facendola sorridere. Guardando mia figlia ridere è la cosa più bella al mondo.
"Nanerottola" i ragazzi giocano con Aisha es io tiro un respiro di sollievo. Sono felice, quasi del tutto, per aver risolto con loro.
Senza di loro sentivo di non farcela, non potevo farcela.
"Mamma pacco"
"Vuoi andare al parco" mi abbasso alla sua altezza, aggiustandole i capelli
"Tii" sorride, ed io non posso far altro che accontentarla.
"Allora al parco" urla Simon, facendo saltellare si gioia Aisha in modo buffo, che fa ridere tutti noi.
"Vieni anche tu Grace?"
"Va benissimo, dopodiché andrò a casa"
"D'accordo"

Mentre siamo al parco ed Aisha è sulle giostre con i ragazzi, io, Grace e Sasha li guardiamo da lontano seduti su una panchina, sotto al porticato della chiesetta di fronte al parco.
D'un tratto mentre parliamo fra noi, vediamo in lontananza una ragazza seduta davanti all'entrata della chiesa, che chiede elemosina ai passanti.
La ragazza su per giù è giovane, ha il capo coperto, non riusciamo a vederla, ma qualcosa mi porta verso di lei. Mi fa tenerezza.
"Ragazze, venite con me? Vorrei dar qualcosa a quella ragazza, mi fa tenerezza"
"Già " rispondono all'unisuono con tono dispiaciuto, dopodiché andiamo verso quella ragazza.
Non appena ci avviciniamo, la ragazza sembra non accorgersi di noi.
"Tieni, questi sono da parte nostra" Grace le porge la banconota, mentre d'un tratto questa ragazza fissa i nostri piedi, e lentamente alza il capo, fino ad incontrare i nostri occhi.
Nel guardarla in faccia, i miei occhi si spalancano, Sasha ha la bocca semi aperta.
Grace non capisce le nostre reazioni, come biasimarla? Nessuno la conosce oltre noi e qualcun altro.
"Ragazze tutto bene?"
"S.. Si" rispondiamo incredule a ciò che abbiamo di fronte.
Continuiamo a fissarci, e lei sembra non riuscire a reagire, proprio come noi.....
Come può essere lei? Come può essersi ridotta così? Cosa nasconde?....
Mille domande mi pervadono la mente, sicuramente anche quella di Sasha, ma non riesco a reagire, sono incredula, dispiaciuta ed anche delusa.

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Hiii guyys come state? Io ora sto bene, mi sono ripresa.
Per tutti coloro che mi seguono sulla pagina instragram, sanno cosa è successo ed i messaggi che ho scritto.
Per chi non avesse letto, ho attraversato un brutto periodo, ora sto bene fortunatamente e sono ritornata attiva, più di prima.
Scusate la assenza.
Spero questo capitolo vi piaccia, ci ho messo davvero tutta me stessa, nonostante io abbia dovuto iniziare da capo non avendolo iniziato per niente.
Se siete interessati alla pagina instragram, la troverete col nome di
qmtla, oppure Quando Meno Te Lo Aspetti.
Lì avrete ogni avviso e notizia riguardante la storia.
Una pagina dove potrete interagire con la sottoscritta e conoscerci.

Voi come state? Cosa ne pensate?
Chi pensate che sia la mendicante?.

-Teresa

Quando Meno Te Lo AspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora