CAPITOLO 75

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SERENA
Mi fa male vedere le mie ex migliori amiche in questo stato, il fatto che mi guardano con sguardo dispezzo, il fatto che non mi riconoscono più, che non sono più come loro, che ho cambiato nome..
Loro sono cresciute, sono più mature, sono bellissime a dir la verità..
La cosa che più mi ha sbalordita è stata Tamara incinta.. Non potevo credere ai miei occhi.. Il padre dov'è? È sposata? Fidanzata? .....tante domande senza risposta, informazioni che oramai non mi riguardano più...
Purtroppo nella vita succedono cose che ci cambiano, ci cambiano del tutto.
Anni fa, quando ho lasciato le mie due migliori amiche dicendo loro che era per un viaggio con i miei genitori, in realtà non era vero, stavo morendo dentro, perché non potevo dire loro dove andassi realmente, me ne vergognavo...
Dopo essere partita, in realtà i miei mi hanno chiusa in un orfanotrofio, vi starete chiedendo perché? Anche io, me lo chiedo da tanti anni, non ho mai avuto una risposta da nessuno. Mi hanno abbandonata in quel posto, promettendomi che un giorno mi sarebbero venuti a prendere, ma quel giorno non è mai arrivato.
Ho dovuto, da sola, affrontare quel trauma. Essere chiusi lì dentro? Non lo auguro a nessuno..
Quelle pareti che sembravano pareti di un carcere, a tratti ospedaliere poichè erano tutte bianche, le finestre erano blindate, manco fossimo davvero in carcere.
Più volte ho cercato di scappare, ma più volte mi hanno scoperta e picchiata a sangue con delle bacchette...
Di solito gli orfanotrofi servono ad accogliere e a dare amore ai bambini/ragazzi senza famiglia e che ne hanno bisogno.. Il mio orfanotrofio era in realtà un inferno, non appena facevi qualcosa contro le regole, ti picchiavano a sangue, oppure ti spettavano delle punizioni.
Ma non punizioni facili oppure piccole, anzi, erano tutto tranne che "piccole punizioni"..
Spesso mi hanno fatta lavare tutta casa, e se solo mi fermavo, venivo frustata.
Questi mostri erano delle suore, delle orribili suore, che tutto erano, tranne che suore.
Una di loro, era la leader, colei che si faceva chiamare "Suor Sofia". Lei era il mio incubo, di giorno faceva la santarellina, di notte se ne andava a prostituirsi, ricattando chiunque di noi avesse parlato, bella merda vero?
Uno schifo totale..
Mi mancavano le mie migliori amiche, Sasha e Tamara, ma non potevo essere in contatto con loro, in nessun modo. Più volte ho cercato di andare nell'ufficio di Suor Sofia, ma non sapevo lei avesse una telecamera che collegava alle loro stanze, e non appena entravamo, arrivava sempre qualcuna di loro a prenderci per i capelli per poi picchiarci. Quella volta fui picchiata pesantemente e da all'ora non ci ho mai più provato per paura, ero terrorizzata...
Non ho mai più sentito le mie migliori amiche, mi mancavano e come se mi mancavano!..
Lì dentro ho conosciuto il mio 'primo amore', Jonathan, un ragazzo stupendo dentro e fuori, era la mia luce dentro tutto quel buio, è stato la mia prima volta, il mio primo amore vero, era tutto per me.. Lui aveva qualche anno in più a me, ma non di troppo...Finché poi un giorno venne adottato da una famiglia benestante, e finalmente uscì da quella merda. Mi lasciò un bigliettino col suo numero.. Ricordo ancora quel giorno...

FLASHBACK
"Promettimi di stare bene, promettimelo piccola mia" disse tra le lacrime
"N.. Non ce la faccio a stare ancora qui senza di te" dissi tra i mille singhiozzi
"Ti prometto che un giorno verrò a prenderti ed uscirai da tutta questa merda" disse tra le lacrime, lasciandomi un bacio sulla fronte, dopodiché restammo abbracciati per un bel pò, finché non arrivò il momento di separarci..
"Piccola, guardami" disse prendendomi il viso tra le mani
"Non mollare mai, tieni questo è il mio numero di telefono" disse porgendomi un bigliettino
"C.. Come hai fatto ad avere un telefono senza fartene accorgere?" chiedi sbalordita
"Shh piccola, non importa ora, l'importante che hai il mio numero, sai dove trovarmi un giorno" disse lasciandomi una scia di baci sulle labbra, per poi andare via..."

FINE FLASHBACK

Quella fu l'unica volta dove lo vidi piangere, era sempre stato un ragazzo misterioso, chiuso, un tipo difficile, lui mi difendeva sempre dalle suore, lui era sempre stato ribelle nei loro confronti. Lui era quello che veniva picchiato a sangue più di tutti, ma nonostante ciò, non ha mai versato una lacrima, neanche mezza, aveva un carattere fortissimo ed io lo ammiravo per questo..
Quel giorno ero felicissima per lui, ma dall'altro lato stavo morendo dentro, poiché quel posto senza di lui sarebbe stato un vero inferno, a tutti gli effetti..
Sono stata male per tantissimo tempo, di Jonathan nessuna notizia, mi aveva promesso che mi avrebbe cacciato di lì, ma anche lui si è dimenticato di me evidentemente..
Come ne sono uscita?...
Diventata adulta e matura, capii che in quel posto non potevo più starci, era troppo sopportare tutto quello ancora e ancora..
Sono scappata di notte, non so dove trovai la forza e come, ma ci riuscii, da sola...
Dopo essere uscita di lì, cercai i miei genitori per avere spiegazioni, volevo delle risposte a tutte le domande che mi ero fatta in quegli anni, ma di loro nessuna traccia, nessuna...
Ho provato più volte a chiamare quel numero, ma non mi ha mai risposto nessuno, ma il numero era attivo, squillava, ma nessuna risposta dall'altro lato...
Ho troppe domande nella testa, ma non ho mai ricevuto risposte, né dai miei genitori, né da lui.. Ero sola, mi sono trovata un lavoro, di preciso faccio la babysitter a due gemellini piccoli, di appena 1 anno. I suoi genitori sono dolcissimi, una famiglia benestante, che mi ha aiutata a cercare casa, mi hanno addirittura pagato l'affitto. A loro ho raccontato tutto del mio passato, sono come la mia famiglia oramai...
Ho deciso sin da subito, non appena ho avuto le possibilità, di cambiare nome, poiché quello vecchio mi ricordava quell'incubo; ho deciso di cambiare look, capelli e tutto, pur di non avere addosso nessun particolare che mi ricordasse quell'incubo, anche se in realtà ne ho tanti altri.. Sapete cosa? Le mie cicatrici...
Ho il corpo ricoperto da migliaia di cicatrici, a causa della fibbia della cintura che usavano per picchiarmi, oppure della punta di una bacchetta di acciaio.. Solo il ricordo mi viene il tremolio..
Un giorno incontrai Lucas, che mi ha fatta rinascere, con lui ho riscoperto cosa significa amare, nonostante dentro avessi ancora quel rimorso di aver lasciato qualcosa in sospeso, e questa sensazione ancora oggi è presente, ed è per questo che a volte ho paura. Ho paura di rincontrarlo, paura di non averlo dimenticato del tutto.. Ho semplicemente paura, spero rimanga solo paura e nient'altro..

"Hei amore, va tutto bene?" chiede Lucas riscuotendomi dai ricordi e dai miei pensieri, facendomi tornare alla realtà..
"Oh.. Ehm.. S.. Sisi, va tutto bene amore" mento, fingendo un piccolo sorriso
Questa giornata non vedo l'ora che finisca, vedere i loro sguardi e non poter loro dare spiegazioni, fa male, malissimo...
"Se non ti senti bene amore, posso accompagnarti" dice abbracciandomi.
Vorrei tanto dirgli di accompagnarmi, che voglio sparire, ma non posso.. Ha fatto di tutto per farmi conoscere dalla sua famiglia, non voglio deluderlo..
"Va tutto bene, tranquillo" mi limito a dire...
"Su! Che aspettate ad aprire i regali?!" urla d'un tratto Tamara ai ragazzi, che scoppiano a ridere, mentre io la fisso, o per meglio dire, fisso lei e Sasha.
"Ma finalmente via quel broncio" urlano tutti, dopodiché la abbracciano buttandola sul divano, e per un attimo penso al suo pancione... Dopo un pò tutti scartano i regali, ed io devo dare ancora il mio a Lucas...
"Hei questo è per te, è una sciocchezza lo so ma non... "
"Shh, va tutto bene, grazie amore" lo stoppo con un dito sulle labbra, dopodiché lo bacio ed apro il regalo, sotto gli occhi di tutti..
"Ma è bellissimo, grazie" dico buttandogli le braccia al collo..
Il regalo è un bellissimo braccialetto in oro bianco, con le nostre iniziali e il bordo tutto in swarovski, è bellissimo, quasi non me lo merito....
"Grande amico, ottimo acquisto" ridacchia Simon, facendo ridere tutti
"Cugino congratulazioni" gli da una pacca sulla spalla Thiago ed io gli sorrido, guadagnandomi una faccia schifata da Sasha e Tamara.. So cosa pensano di me. Pensano che io stia prendendo in giro tutti, che mi spaccio per quella che in realtà non sono, ma non posso, per ora, parlare......

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Spazio autrice

Grazie a tutti voi che seguite la mia storia con passione, grazie per tutto.
È solo grazie e voi che questo piccolo sogno si sta avverando.
Continuate a seguire la storia, magari se mi faceste sapere cosa ne pensate, mi farebbe più piacere...
Se volete seguirmi su qualche social, ho instagram: tessie_iiximmxvi

Un abbraccio a tutti voi(:

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