Capitolo 20

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Arrivata a casa, ero ancora sovrappensiero per quel bacio che Daniel mi aveva dato. Mi odiavo per tutta quell'importanza che gli stavo dando. Vivevo sempre nello stesso orribile deja-vù. Avrei voluto mandargli un messaggio per scrivergli che non avrebbe mai avuto mai più nessuna possibilità con me e che la prossima volta che mi avesse baciato gli avrei dato un calcio nelle palle, cosa che avrei dovuto fare quando mi aveva baciata. Ma tutta la mia lucidità veniva meno quando lui si avvicinava e mi guardava con quegli occhi ipnotici... motivo in più per cui avrei dovuto dirglielo di persona. Avrei dovuto superare quegli ostacoli, solo allora potevo davvero definirmi libera da lui.
Per distrarmi, chiamai Julie.
<<Tu sapevi che David passa il capodanno con noi?>> le chiesi, senza nemmeno dirle ciao.
Tra noi funzionava così.
<<Che cosa? No, non lo sapevo. Chiedo conferma a Patrick? Lui sa sempre tutto>> rispose prontamente.
<<Si grazie>>.
<<Ti richiamo tra due minuti>> disse e mise giù. Dopo nemmeno due minuti mi richiamò.
<<Sì, è da Nancy. Hai intenzione di sbaciucchiartelo ancora?>>.
<<Oh, piantala. Non ne abbiamo nemmeno mai parlato di quella sera. Non ha significato niente>> risposi.
<<Forse ne potreste parlare domani sera>> suggerì lei.
<<Io non apro il discorso se non lo apre lui. E nemmeno in quel caso sono sicura di volerne parlare! Insomma, non saprei nemmeno che dirgli!>> esclamai.
<<Prima o poi ne dovrete parlare, lo sai>>.
<<Meglio poi>> borbottai. <<Comunque Daniel mi ha baciata>> buttai lì, come se stessi parlando del tempo.
Lei trattenne bruscamente il fiato.
<<Lui cosa?!>> urlò. Allontanai leggermente il telefono dall'orecchio per diminuire il rischio di diventare sorda.
<<E tu?!>>.
<<Non urlare! E io niente. È stato un semplice bacio a stampo>>.
<<Oh oh oh! Niente è semplice con Daniel! Cosa ti ha detto? Perché l'ha fatto?>> chiese.
<<Ha detto che vuole una seconda possibilità>>.
<<Lui cosa?!>> urlò di nuovo.
<<Julie urla un'altra volta e chiudo>> la minacciai.
<<Dio, non ci credo! E tu?>>.
<<Io niente. Sono rimasta in silenzio>>.
<<Ma non vuoi dargliela, vero? Intendo sia la patata che una seconda possibilità>>. Mi misi a ridere per l'espressione buffa e lei ridacchiò con me, prima di tornare seria.
<<Allora?>> incalzò.
<<Beh... io non credo...>> cercai di spiegarmi.
<<Oddio, lo sapevo! Hai tentennato! La situazione è grave! Chiamo Cristal>> esclamò e prima di darmi il tempo di fermarla, mi mise in attesa. Com'era tragica!
In un attimo il fastidioso bip dell'attesa scomparve e iniziò la chiamata a tre.
<<Jennifer vuole tornare con Daniel>> disse Julie.
<<Jennifer cosa?!>> urlò Cristal.
<<Julie!>> esclami esasperata. Non era assolutamente vero.
<<E Daniel l'ha baciata, prima>> continuò lei, incurante del mio tono esasperato.
<<Daniel cosa?!>> urlò di nuovo.
Oh santo cielo, Julie e la sua boccaccia.
<<Julie!>> urlai di nuovo.
<<Jennifer>> rispose lei, pacata.
<<Jennifer, non ignorarmi>> disse Cristal.
<<Non vi sopporto>> borbottai.
<<No, tu sei incorreggibile! Non puoi voler tornare con lui dopo come ti ha trattata!>>.
<<Infatti non è così, Cristal. Julie parla a vanvera>>.
<<E allora perché ti sei lasciata baciare?>> chiese Julie.
<<Te l'ho detto! Non ne ho avuto nemmeno il tempo di spostarmi>>.
Cristal sospirò, tragica.
<<Cosa significa allora, quel bacio?>>.
<<Niente. Davvero, niente di niente. Credo sia normale che mi faccia ancora effetto quando si avvicina a me in quel modo...>>
<<In che modo?>> chiese Julie.
<<Il modo del sesso>> rispose Cristal.
<<Smettetela! No, non in quel modo! Intendo tipo... dolce, dispiaciuto...>>.
<<Ci risiamo>>.
Sospirai frustata per l'ennesima volta.
<<Ho pensato a David quando mi ha baciata. Contente? Mi credete?>>.
<<Oh mio Dio!>> squttii Julie.
<<E secondo te che vuol dire?>> chiese Cristal.
Mi presi 10 secondi per rispondere.
<<Non lo so>> le risposi infine,  sincera.
<<Cerca di scoprirlo. A parte tutto, non puoi stare in bilico tra due ragazzi>>.
<<Non puoi tornare con lui, Jenny. Lo sai meglio di me che non cambierà mai e che dopo due settimane di smancierie tornerà il solito porco don Giovanni. Fa così perché senza di te si sente insicuro, tu gli davi stabilità e adesso che non vi sei si sente come un cucciolo smarrito. Tu gli servi per farlo sentire sicuro, non per altro. E meriti molto di più e molto di meglio che fungere da pompaggio per il suo ego>> aggiunse dolcemente Julie.
<<Lo so,davvero. Tranquilla. E grazie>>.
<<E con David? Ci parlerai?>> mi chiese Cristal.
<<Si... ma dopo la fine di quest'anno. Voglio concluderlo in pace>> dissi e loro risero. Continuammo a parlare per altri dieci minuti e poi ognuna di noi andò a cenare.
Dopo aver chiarito la cosa con loro, mi sentivo meglio, più determinata. Julie mi aveva riportato con i piedi a terra e ne fui felice, non dovevo lasciarmi tentare.

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora