Capitolo 47

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<<J-J...>> sussurrò David nel mio orecchio, scuotendomi delicatamente per farmi svegliare. 

<<Mmh>> mugugnai ancora mezza addormentata, avevo ancora sonno e non volevo svegliarmi.

David iniziò a baciarmi la guancia, poi le labbra e il collo ed io sorrisi, ancora ad occhi chiusi. 

<<Jeeennifer, dai svegliati>>.

<<Ho sonno, voglio dormire ancora>>.

<<Mi è venuta un'idea>>.

<<Qualsiasi fantasia sessuale tu abbia tienila per dopo, di mattina si dorme>> borbottai, girando il viso dall'altra parte. Lui sbuffò, poi iniziò a tirarmi delicatamente una ciocca di capelli. Mi rigirai verso il suo viso ed aprii un occhio solo, cercando di guardarlo male. 

<<Nessuno dice che di mattina non si può fare sesso...>> cominciò.

<<David!>>.

<<...ma non intendo fare quello. Certo, se poi tu hai voglia non rifiuto di certo>> commentò, alzando il lenzuolo che mi copriva. Schiaffeggiai la sua mano e mi girai, di nuovo, a guardarlo male, stavolta con entrambi gli occhi, aspettando di sentire cosa volesse.

<<Stavo pensando... vuoi ancora fare quel tatuaggio? Cioè, vuoi ancora che ti accompagni?>> mi chiese con un sorrisino  malizioso; sapeva benissimo che lo volevo ancora.

Mi alzai di scatto, senza riuscire ad impedire ad un sorrisino simile al suo di comparirmi sul volto.

<<Certo che lo voglio ancora>> gli risposi, gettandogli le braccia al collo. <<Grazie!>>.

<<Allora vestiti>> disse lui ridacchiando mentre mi accarezzava la schiena.

<<Adesso?>>. Ero un po' preoccupata ma non volevo darlo a vedere. Pensavo che avessi avuto più tempo per prepararmi psicologicamente all'idea di un ago che mi pungeva più e più volte, però adesso che l'idea si era fatta strada nella mia mente fremevo dall'impazienza. Lui annuii contento, poi si alzò. La visione di David solo in mutande, per un attimo, fece vacillare la mia idea di alzarmi dal letto e di ascoltare la sua constatazione che di mattina si poteva benissimo fare sesso. I suoi capelli scompigliati, il suo sorriso malizioso, i suoi addominali scolpiti e quelle fossette lungo i fianchi...

<<Che c'è J-J, qualcosa ti distrae?>> mi chiese lui con un luccichio divertito negli occhi. Sentii le mie guance arrossire, così girai di scatto la testa e mi alzai, avvolta dal lenzuolo.

<<La doccia la faccio prima io>> gli risposi, ignorando la sua domanda e avviandomi di fretta verso il bagno.

<<Sì, credo proprio che ti serva una bella rinfrescata!>> commentò lui ridendo mentre io chiudevo la porta del bagno con un sorrisino stupido stampato in volto. 

Indossai un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia, un maglioncino rosa pallido ed un cappellino di lana in tinta sopra i miei capelli raccolti in una treccia laterale. A David il mio modo semplice di vestire sotto sotto piaceva, ma sapevo che adorava quando mi vestivo un po' più sbarazzina.

Scesi di sotto e lo guardai sistemare in alcuni container un paio di sandwich e delle bottiglie di coca-cola.

<<Perché prepari uno spuntino?>> gli chiesi avvicinandomi a lui. David alzò lo sguardo dal bancone della cucina e mi squadrò, poi ammiccò.

<<Ma come siamo carine>> commentò, senza staccare gli occhi dal mio corpo. Io arrossì compiaciuta e mo sedetti sulla sedia di fronte a lui.

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora