Capitolo 55

2.1K 103 23
                                    

Jen's Pov.
Mi ero svegliata da qualche minuto ormai, ma non volevo aprire gli occhi.

Non volevo aprirli per tornare alla realtà assurda che stavo vivendo.

Ma gli altri miei sensi, mi avvertirono lo stesso della situazione in cui ero, ancor prima di aprire gli occhi.

Sentivo la testa di Julie sulla mia pancia, la sua mano stretta alla mia, nella stessa posizione in cui ci eravamo addormentate la sera prima.

Sentivo la durezza del pavimento in cui ero stesa, con il cardigan di Julie a farmi da cuscino sotto la testa. Sentivo l'odore stantio della cantina che ci teneva imprigionate al suo interno.

Ci avevano portate un panino e una bottiglia d'acqua a testa, una coperta e a turni ci avevano portate in bagno, bendate. Julie aveva richiesto dei vestiti puliti e di poter fare una doccia, ma non eravamo state accontentate.

Il sole filtrava debole dalla finestra e dei nostri 6 rapitori conoscevamo solo Ty e Gas, non avevamo visto nessun'altro.

La porta si aprì improvvisamente e Julie e Freya sussultarono, svegliandosi improvvisamente.

C'erano Ty e Gus, e con loro una terza persona.

La guardai negli occhi, nauseata. Allora gli occhi azzurri che avevo intravisto erano i suoi. Mi sorrideva in modo accattivante, camminando spavaldo verso di me. Non potevo credere che fosse lui ad aver architettato tutto.

<<Mi fai schifo, Micky>> esclamai, senza riuscire a fermarmi.

Lui rise. Una risata roca, di una persona che si stava davvero divertendo. Si avvicinò a me e si inginocchiò, parlando con la sua voce dura.

<<Così mi ferisci>> commentò. Guardò Julie che di scatto si ritrasse più possibile vicino al muro. Le fece un ghigno e tornò a guardare me.

Per tutta risposta, gli sputai addosso. Non so con quale audacia lo feci, ma mi sentivo un tantino meglio. Freya ridacchiò di lato a me ed io la ricambiai, mio malgrado, con un piccolo sorrisino.

Anche Micky rideva. Sì pulì il volto, poi con la stessa mano mi diede uno schiaffo, facendo girare il mio viso contro il muro. Sentivo ancora le sue dita  pulsare contro la mia guancia e il bruciore espandersi per tutto il viso. Volevo piangere, ma non gli avrei dato quella soddisfazione, così tornai a guardarlo, fiera.

Freya cercò di schiaffeggiarlo a sua volta, ma Gus la tenne ferma, lo stesso fece Ty con Julie anche se lei era rimasta pietrificata e non distoglieva lo sguardo dai miei occhi.

<<Siamo violente, eh. Ma io so esserlo di più>> commento Micky, ridendo. Non gli risposi.

<<Volevo sapere una cosa da te, mia piccola micina>> continuò.

<<Non ti dirò un cazzo>> risposi, con tutta la rabbia che avevo in corpo e lui mi diede un altro schiaffo.

<<Prima o poi dovrai farlo, se non vuoi che passi alle maniere pesanti>> minacciò, sempre con il sorriso.

<<Dicevo... tuo padre è il proprietario della Miller Fast Company, è esatto?>> chiese ed io mi pietrificai. Aveva intenzione di ricattare mio padre? Non potevo permetterlo. Se mio padre avesse saputo dov'ero finita, ne sarebbe morto.

<<Rispondi, o ti arriva un altro schiaffo>> mi minacciò di nuovo. Chiusi gli occhi, pronta al colpo, ma fu Julie a rispondere per me.

<<Sì>> quasi urlò.

<<Brava, tu sei una brava micina>> gli disse con un sorriso affabile, poi tornò a guardarmi.

<<Long Beach, eh? Josh il pasticciere è tuo fratello... chi preferisci che chiamo, per il riscatto? Tuo padre o tuo fratello?>> chiese. Stavo per rispondere, ma mi bloccò.

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora