Capitolo 40

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Julie continuava a fissarmi, senza riuscire a darmi una risposta. Infine si sedette, ancora in reggiseno e mutande. Cristal si caccio il cardigan che aveva addosso e glielo diede, per farla coprire.

<<Will... dopo che ha scoperto di Andrew è cambiato. All'inizio era solo possessivo, poi è diventato violento. Ma solo quando beveva. Non lo faceva apposta... non si rendeva conto...>>.

<<Non ti azzardare a giustificarlo!>> le urlai, interrompendola. <<Ma ti sei guardata allo specchio? Ti sei resa conto che è da settimane che non esci di casa perchè lui non vuole?>>.

<<Non so nemmeno come ci sono finita in questa situazione, ragazze. Io credevo che se l'avessi rassicurato il giusto, avrebbe smesso di reagire così. La maggior parte delle volte era dolce e premuroso, poi si trasformava ed io non capivo più niente...>> disse, tra i singhiozzi.

<<Dovevi dircelo>> le risposi, con la rabbia che andava scemando pensando a quanto aveva sofferto.

<<Io mi vergognavo. Come potevo dirmi che il mio ragazzo era...di una bestia? Che non trovavo il coraggio di lasciarlo? Mi facevo pena ai miei occhi. Credevo di poterlo cambiare...>>.

<<Ti avremmo potuto evitare tutta questa sofferenza! Ti avremmo aiutata>> sbottai.

Avrei voluto correre da Will e ammazzarlo con le mie stesse mani, non avevo mai provato un odio così profondo per una persona.

<<Tu non tornerai mai più in quella casa, intesi?>> disse Cristial, mentre l'accarezzava.

<<Non posso, devo tornare>> rispose Julie.

Non potevo credere alle mie orecchie. <<Sei impazzita?!>> esclamai.

<<Non con lui! Ma devo tornare a prendere le mie cose, ho tutto lì. Il mio pc, i miei appunti. Tutto. Poi se non dovessi più tornare a casa di punto in bianco, mi perseguiterebbe, ne sono sicura>> disse con voce triste.

<<E noi glielo impediremo. Insieme siamo più forti, ricordi?>> le disse Cristal, citando una frase che ci dicevamo sempre nei momenti di maggior sconforto. Julie le sorrise debolmente, ma non disse nulla. Mi cacciai i pantacollant e glieli diedi, così da poterla far andare in camera a riposare e per coprire quei lividi.

<<Domani penseremo a qualcosa>> le dissi, porgendoli. <<Per adesso, vai a riposarti. Qui sei al sicuro>>.

Lei prese i miei pantacollant e li indossò. Poi si avvicinò e mi abbracciò. <<Lo so. Grazie>>.

Poi lei e Cristal aprirono la porta della cucina e andarono di sopra. David e Josh si girarono a guardarle e poi guardarono me, ferma sulla soglia della cucina con espressione vacua.

Dovevo pensare ad un modo per fargliela pagare a quello stronzo di Will. Non poteva di certo cavarsela così!

<<Perchè sei in mutande?>> mi chiese David, alzandosi e venendo verso di me. <<Non che mi dispiaccia...>>. Josh gli diede un pugno sul braccio e lo guardò male.

Non avevo testa per i loro battibecchi così mi allontanai, andando a sedermi sul divano.

<<Jen, mi dici che succede?>> mi chiese Josh, preoccupato.

Sospirai. Non ero sicura che a Julie avesse fatto piacere che loro sapessero di questa storia.

<<E' una cosa che riguarda Julie, quindi non so se posso dirla...>> mormorai, mortificata.

<<Be', non per guastarvi la festa eh Jen, ma diciamo che si è sentito quasi tutto. Non è che avete parlato molto a bassa voce, di là>> rispose David, sedendosi accanto a me.

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora