David's Pov
Ero imbambolato a fissare Ian dormire da quelle che mi parvero ore.
Stavo pensando al modo migliore per farlo smettere di russare.
Magari potevo soffocarlo con un cuscino. Oppure tappargli semplicemente il naso. E poi la bocca. E soffocarlo direttamente con le mani.Quei pensieri mi divertivano leggermente.
Forse tramutare quei pensieri in realtà mi avrebbe fatto divertire di più.
Ci pensai su seriamente. Ma poi se fosse morto dove avrei nascosto il cadavere?
In mezzo alla strada, sembravano una buona idea. Tanto si poteva facilmente amalgamare con i vari rifiuti.
Come se Ian sentisse i miei programmi di morte feroce e violenta, smise di russare di colpo e spalancò gli occhi. Si alzò e si girò verso di me.
<<Che cazzo fai?>> mi chiese, passandosi una mano sugli occhi.
<<Progetto il tuo omicidio>> risposi noncurante, sorseggiando la mia quarta birra.
Lui mi fissò, indeciso se ridere o mandarmi a fare in culo.
Poi prese una birra e a sua volta iniziò a bere.
<<Dovresti essere lucido per continuare le ricerche, ne sei consapevole?>> mi chiese.
<<Fatti i cazzi tuoi>>.
Lui rise ma non mi rispose.
Se gli avessi spaccato in testa tutte le bottiglie che c'erano in quella stanza, avrei svegliato i miei amici? Probabilmente sì, dovevo pensare ad una morte più silenziosa.
<<Mi odi proprio, eh?>>.
<<Cosa te lo fa pensare?>> dissi a denti stretti.
Lui fece spallucce. <<Sesto senso>>.
Forse avrei potuto avvelenargli la birra. Ma dove avrei preso del veleno alle cinque del mattino?
<<Io non ti odio>> disse.
<<Sai quanto me ne fotte>>.
<<Hai detto tu a Jennifer che ero io l'ideatore del piano di farvi allontanare, tramite Lory?>> chiese con aria strafottente.
Le bottiglie spaccate in testa mi sembrava ancora l'ipotesi migliore.
Annuii, fissandolo con disprezzo.<<Nessuno può allontanarmi da Jennifer, né tu né quel sociopatico di tuo fratello>> ringhiai. <<Ringrazia che ci servi, sennò...>>.
<<Micky ha fatto tanti sbagli. Ma mi ha aiutato spesso, era l'unica persona che avevo>> spiegò concitatamente.
<<Non mi fai pena, Ian. Non ti devi giustificare per essere uno stronzo che è il fratello di uno stronzo al quadrato>> dissi.
<<Non mi sto giusitificando. È che non capisco come sia arrivato ad essere così... avrei dovuto capirlo quando ha fatto abortire una ragazza che avevo accidentalmente messo incinta. Senza dirmelo>> borbottò.
Ormai non ero poi tanto sicuro che stesse parlando ancora con me.
<<Ma pensavo volesse proteggermi>>.
<<Evidentemente le droghe ti hanno smangiato il cervello più di quanto credessi, se hai pensato questo anche solo per un secondo della tua vita di merda>> risposi infastidito. Non volevo sapere un cazzo della vita di Ian, a dire il vero non volevo proprio sentire Ian parlare ancora.
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Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONARE
RomanceJennifer, ragazza proveniente da una buona famiglia con un padre molto severo, dopo il diploma decide di andare a studiare fuori città. Lei sa che uno dei motivi per cui si allontana da casa è perché non vuole lavorare nell' azienda di famiglia, com...