Le cose tra me e David erano tornate, fortunatamente, alla normalità. Niente imbarazzo, niente riferimenti al nostro bacio. Io da parte mia mi sforzavo di non pensare a Freya quando lo vedevo, quando mi abbracciava o quando scherzavamo. Solo un giorno fui sul punto di aprire l'argomento, ma poi mi tornò il buonsenso; lui era libero di frequentare chi voleva e se lui voleva Freya, avrei potuto anche farmela andare a genio. Sempre che lei mi chiedesse scusa.
Eravamo vicino la spiaggia, lontani dalla cittadella universitaria. David si era comprato una moto, non so nemmeno per quale strano motivo. ''Mi andava e basta'' aveva detto.
Era un po' fuori di testa, secondo me.
Nelle mani avevamo un thermos di caffè-latte e stavamo guardando le onde infrangersi sugli scogli poco distanti da noi, tanto che qualche volta sentivamo delle goccioline leggere arrivarci sul viso, sulle mani. Odoravamo entrambi di salsedine.
<<Secondo te quanto è fredda l'acqua?>> mi chiese.
<<Gelata>>.
<<Ti ci butterei. Ma se poi dovessi morire di ipotermia mi sentirei in colpa>>.
<<Oh, che tenero, grazie>> dissi, lanciandogli un sassolino in testa.
<<Ahia, mi hai fatto male!>> piagnucolò.
<<Chissà, magari con questa botta ritorni intelligente>> dissi, facendomi pensierosa. Lui mi guardò male, poi mi strappò il thermos dalle mani per prendere un sorso di caffè e si allontanò un poco da me.
<<Eddaaaai, non fare l'offeso>> gli dissi avvicinandomi, con l'aria da bambina e i miei occhioni dolci.
<<Mpf>> sbuffò lui, cingendomi però le spalle con un braccio.
<<Sei insopportabile, lo sai?>>.
<<Però mi adori>>.
<<Ciò non toglie che resti insopportabile>> disse, indifferente e io mi misi a ridere. Se io ero insopportabile allora lui cos'era? Mi passava almeno 100 punti.
<<E tu sei troppo permaloso>>.
<<E tu sei puntigliosa>> mi rimbeccò lui.
<<Be', tu sei anche presuntuoso se è per questo!>>
<<Ma senti chi parla>> borbottò lui, tra un colpo di tosse e l'altro, credendo che non lo capissi.
Lo guardai male. <<Credi che sono stupida?!>>.
<<Vuoi davvero una risposta?>> mi chiese, con tono provocatorio.
<<Stronzo!>> sbottai, cercando di non ridere e di mantenere un'aria dignitosamente arrabbiata, mentre mi alzavo, cacciando bruscamente il suo braccio dalla mia spalla e andando verso la sua moto parcheggiata poco distante da noi.
<<Te l'hanno mai detto che sei incredibilmente goffa mentre cammini sulla sabbia?>> urlò lui, che si stava sganasciando dalle risate sulla sabbia.
''AAAAH'' gridai, in preda alla frustrazione. Come faceva ad essere così irritante e divertente insieme? Mi raggiunse poco dopo e mi prese in braccio, sempre ridendo e tornò indietro, fino alla riva.
<<David, giuro che se mi butti in acqua non ti parlo più!>> gridai, terrorizzata. Non sapevo nuotare! Ma a parte quello, mi sarei bagnata, avrei avuto un freddo bestiale e poi sarei sicuramente morta sulla moto nel tragitto di ritorno a casa.
<<Ohohoh, che liberazione>> disse, continuando a tenermi a testa in giù dandomi una panoramica visualizzazione del suo sedere. Mmh.
<<Non sto scherzando!>> urlai ancora, ma lui continuava a ridere e a girare in tondo.
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Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONARE
RomanceJennifer, ragazza proveniente da una buona famiglia con un padre molto severo, dopo il diploma decide di andare a studiare fuori città. Lei sa che uno dei motivi per cui si allontana da casa è perché non vuole lavorare nell' azienda di famiglia, com...