Capitolo 32

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Mi svegliai nemmeno tre ore dopo essermi addormentata. La sveglia sul comodino segnava le 7.20.
Provai a riaddormentarmi ma non ci riuscii, così andai a farmi una doccia calda. I fatti del giorno precedente mi travolsero come un uragano e il fatto che il giorno dopo avrei dovuto affrontare mio padre mi faceva venire l'ansia.

Mi cambiai, indossando i pantacollant che usavo per correre e una vecchia felpa di Cristal, scrissi un biglietto veloce alle mie amiche spiegando che ero andata a correre e uscii di casa. L'aria fresca della mattina associata alle canzoni dei Coldplay mi fecero tornare un po' di buon'umore. Ti senti come fossi un puzzle, e non puoi trovare il tuo pezzo mancante? Dimmi come ti senti. Beh, mi sento come se stessero parlando in una lingua che non parlo.

Avevo i crampi allo stomaco dalla fame, così mi fermai in un bar e feci colazione. Avevo un aspetto terribile, lo sapevo. Una vecchia felpa, una crocchia disordinata in testa e delle occhiaie scurissime, ma era l'ultimo dei miei pensieri. Quella mattina, passando dalla camera di Cristal mi ero soffermata a guardare Daniel dormire. Le sue parole erano state di grande aiuto, per me. Il fatto che nonostante tutto c'era stato per me, contava molto. Mentre passavo dal soggiorno per uscire notai Julie ed Andrew dormire abbracciati sul divano.

Non capivo cosa stesse combinando Julie. Will era tutto quello che aveva sempre desiderato, quindi perché ancora una volta la trovavo tra le braccia di Andrew? Avrei dovuto parlarle, appena avessi risolto la questione con i miei genitori.

E Cristal? Era praticamente la ragazza di Josh... di mio fratello. Lei, che si era fatta chiunque volesse solo per stancarsene dopo qualche settimana... avrebbe scaricato anche lui, come se non contasse niente?

Non fare la stupida pensai. Già dall'inizio della loro storia, prima di tutto questo casino, lei sembrava essere totalmente presa da lui. Risi, pensando all'assurdità del nostro litigio visto da quell'ottica. Lei credeva che mi piacesse Josh, Josh, che era mio fratello. Io credevo che lui ci stesse provando non solo con lei, ma anche con me. Per fortuna che non mi piaceva in quel senso, altrimenti la situazione sarebbe stata grave e i miei sentimenti ne sarebbero stati provati. Come quella serie TV,  Shadowhunters, dove i due protagonisti si innamorano e in seguito scoprono di essere fratelli. Non avevo finito di vedere la serie per mancanza di tempo, ma sperai per loro due che la realtà fosse un'altra. Le mie risate divennero incontrollabili e un paio di signore di mezz'età sedute qualche tavolino più in la mi guardarono come se fossi pazza e forse un po' lo ero davvero.

Si avvicinò a me il cameriere che mi aveva portato la mia ciambella e il succo all'ananas.
<<Gradisce altro?>>.
<<No, grazie>> gli risposi. Pagai a lui e gli dissi di tenersi il resto.

<<Oh, non c'era bisogno di lasciarmi una mancia così alta>> disse, sorridendomi. Ricambiai al sorriso scrollando le spalle e feci per alzarmi.

<<Mi permetta almeno di portarla a pranzare qualcosa, più tardi signorina>> mi disse, sempre con il suo sorriso gentile.

<<No dico, ma mi ha vista?>> gli chiesi, ridendo. Non potevo di certo aver fatto colpo in quello stato.

<<Si. Credo che lei sia di una semplicità bellissima>>.

<<Mi creda, sono tutto meno che semplice>> gli risposi, alzandomi. <<Comunque grazie per l'invito, ma devo rifiutare per questa volta. Non sia mai scopro che anche lei è mio fratello>> gli dissi ridendo e me ne andai, lasciandolo leggermente basito.

Erano le nove, così decisi di tornare a casa. Nonostante le sue bugie, mi fermai di fronte casa di Mark per parlare con David, per spiegargli che probabilmente non ci saremmo visti per un paio di giorni, e magari raccontargli di Josh. Suonai ma non mi rispose nessuno, forse stavano ancora dormendo. Provai di nuovo, e questa volta venne ad aprirmi Mark.

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora