Capitolo 42

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<<Pensi mai al futuro?>> gli chiesi, mentre eravamo sdraiati sul letto a parlare del più e del meno. Lui era sdraiato, con metà busto poggiato alla testiera del letto, mentre io ero sdraiata con la testa poggiata sulla sua pancia. 

<<Ogni giorno,  anche se provo a non farlo>> rispose David, che mi stava intrecciando una ciocca di capelli.

<<Come lo vedi?>>. 

<<Mmh... pieno di ostacoli da affrontare...>> borbottò.

<<Perchè?>> gli chiesi, alzando il viso per guardarlo.

<<Perché sì... la mia vita è sempre stata piena di ostacoli, in un modo o nell'altro>> disse. Aveva negli occhi lo stesso sguardo duro e triste e avrei dato di tutto per sapere cosa stesse pensando, avrei fatto di tutto per sapere uno sprazzo in più sulla sua vita, sul suo passato... solo una volta mi aveva rivelato un po' di se, parlandomi della sua ex Roxenne. E se fosse ancora legato a lei, in qualche modo? Se, nonostante tutto, non riusciva a dimenticarla?

<<E poi ci sei tu...>> aggiunse. 

Alzai di nuovo il viso per guardarlo negli occhi. Manteneva la stessa espressione di prima, ma aveva un sorriso malizioso.

<<Io sono uno degli ostacoli?>>.

<<No. Tu sei una delle poche cose per cui dovrò affrontare e superare ogni singolo ostacolo>> rispose sempre con il sorriso. La tristezza se n'era un po' andata dai suoi occhi e a quelle parole il mio cuore scoppiò di gioia. Lo guardai con un sorrisino che andava via via crescendo, alzandomi e adagiandomi sul suo corpo gli diedi un intenso e passionale bacio. Il quadro del Coldplay, quella frase... come potevo pensare che nel cuore avesse un'altra ragazza?

Conoscevo David, o almeno conoscevo una parte di lui. Quella che mi aveva sempre protetta e aiutata, ed ora che i nostri sentimenti si stavano approfondendo le cose non potevano peggiorare, dovevano solo migliorare, costi quel che costi. 

Perchè io lo sentivo dentro di me, ogni volta che lo guardavo, ogni volta che, come in quel momento iniziava ad accarezzarmi ovunque preso dalla voglia di avermi sua completamente,  non si sbilanciava mai troppo perchè sapeva che non ero pronta a quel passo.

Ma io lo sentivo, sentivo che mi stavo innamorando di lui. 

E avevo una paura folle che per lui non fosse lo stesso.

Smisi di baciarlo prima di perdere definitivamente il controllo e lo guardai, cercando di prendere aria. Lui non spostò le mani dal mio sedere ma a me non dispiaceva.

Mi sorrideva malizioso, contento dell'effetto che riusciva a farmi. Per stemperare un po' sia la mia che la sua eccitazione mi diede un bacio sul naso.

<<Quali sono le altre cose per cui saresti disposto a superare i tuoi ostacoli?>> gli chiesi curiosa.

<<Be'...Destiny c'entra sicuramente>> rispose, guardandomi leggermente imbarazzata.

Io mi sollevai leggermente dal suo petto. <<Chi, scusa?>>. E ora chi era questa? 

<<Il mio primo amore in assoluto, prima ancora di tutto e di tutti. Destiny è mia sorella>> disse, orgoglioso. 

<<Oh>> sussurrai, appoggiandomi di nuovo sopra di lui. Un'altra cosa che non sapevo di lui.

Un'altra cosa che ti ha confidato, stupida.

<<Lo vedi, non ti fidi proprio di me, scatti subito su...>> borbottò ma io lo bloccai.

<<Ti va' di parlarmi di lei?>> gli chiesi, dolcemente. 

Con te o senza te. COMPLETA DA REVISIONAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora